"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 22 ottobre 2018

sabato 5 maggio 2018

Niente Governo ma i parlamentari lo stipendio lo prendono senza lavorare...

Alla fine non vale la pena neppure di parlarne.
Abbiamo votato il 4 marzo e a distanza di due mesi il Governo in carica è sempre quello inventato dal precedente Presidente della Repubblica e non scaturito dalle elezioni, Governo che essendo al termine del mandato non fa più assolutamente niente.
A distanza di due mesi dal voto sembra che non ci sia alcuna possibilità di fare un nuovo Governo.
Perché?
Siamo andati a votare con una legge elettorale che predilige le coalizioni di partiti e che è in vigore solo perché tutte le fazioni politiche credevano di poterne trarre vantaggio. Alla fine abbiamo votato e con questa legge elettorale è venuto fuori che nessuno riuscirà mai a formare un governo.
Sicuramente vanno fatti i complimenti ai parlamentari che hanno architettato una legge elettorale così  stupida da risultare inutile Eppure va detto che qualche parlamentare che ha preso fior fiore di stipendi e vitalizzi, si è occupato solo di quella legge inutile e dannosa, oltre che degli affari suoi personali.

fonte dei dati al seguente link
Torniamo a noi, nonostante l'incredibile numero di parlamentari che solo in Italia continuiamo ad avere, tutti i nuovi eletti sono in carica da oramai oltre due mesi senza aver lavorato un singolo giorno.
Due mesi in cui ogni neo eletto parlamentare, pur non avendo lavorato un solo giorno, ha già percepito due stipendi da nababbi. Stipendi che arrivano puntuali come la morte, non come quelli di tanti avoratori che vengono pagati con mesi di ritardo.
Il parlamentare è probabilmente l'unico impiego al mondo dove si viene abbondantemente pagati anche senza lavorare e dove nessuno misura il rendimento o il lavoro fatto.
Con una mentalità imprenditoriale volta alla produttività, chi ha inventato l'attuale legge elettorale non sarebbe mai stato pagato bensì cacciato via a calci, mentre lo stuolo di neo parlamentari non avrebbero mai preso un soldo non avendo lavorato neanche un giorno.
Al contrario nella vomitevole mentalità assistenzialista dello Stato italiano, sin da subito si pagano  profumatamente centinaia di parlaentari che non fanno niente.

Vergogna! E comunque sappiate, voi cari parlamentari, che un giorno verrete giudicati. Sicuramente non giudicati in Italia da gente come voi e probabilmente non in questa vita, ma verrete giudicati, perché se in Italia anche un solo cittadino italiano muore di fame, di stenti o di depressione perché non riesce a trovare lavoro, a mantenere la sua famiglia o a garantirsi un futuro, la colpa è in gran parte la vostra.

Vergogna.


giovedì 26 aprile 2018

25 Aprile e decennali polemiche

Se fossi un marziano che arriva sulla terra, in particolare in Italia, nel giorno del 25 Aprile,mi sentirei a dir poco confuso.

Mi troverei davanti a un mare di gente che festeggia la liberazione d'Italia come se fosse stata ad un tempo dominata da una forza straniera, esterna al paese. Ma in Italia no, in Italia si festeggia l'opposto, ovvero la liberazione da un governo, regime o come vogliamo chiamarlo, comunque italiano e con un gran consenso fino alla ratifica delle leggi marziali, avvenuto ad opera di forze militari straniere.

Continuando la visita in Italia, da marziano, mi imbatterei sicuramente nelle manifestazioni organizzate in tutte le piazze pianificate da partigiani e autorità, fiorite da bandiere tricolore che sono in tema, bandiere rosse fuori tema e bandiere della Palestina, sicuramente più adatte di quelle rosse.

Palestina unico popolo mai riconosciuto e mai liberato da nessuno, la cui bandiera sventole nel giorno della così detta liberazione italiana. Strano vero? Meno di quanto possa sembrare ad un marziano.

Sempre nel mio peregrinare da marziano, noterei poi che nessun ebreo ha partecipato alle celebrazioni della liberazione italiana, proprio perché vi hanno partecipato palestinesi e portatori di bandiere palestinesi.

Ebrei, proprio loro che hanno conosciuto il rifiuto, addirittura il rifiuto di esistere, rifiutano non solo di riconoscere uno stato palestinese, ma rifiutano anche di partecipare alle manifestazioni del 25 Aprile con gente palestinese.

Da marziano noterei sicuramente l'ostilità ebrea nei confronti dei palestinesi, sentimento che in loro non dovrebbe proprio albergare, avendo loro stessi sofferto il rifiuto a loro spese, proprio durante la così detta dominazione fascista, dominazione do cui il 25 aprile celebra la liberazione.


Alla fine, da marziano, me ne tornerei a casa mia, pensando a quanto strano sia il genere umano che non impara niente dalla storia e soprattutto, quanto strana sia l'Italia e quanto strane siano certe ricorrenze italiane con tutte le polemiche che portano.

lunedì 16 aprile 2018

Fallito per non aver riscosso soldi da amministrazioni pubbliche e alla fine sfrattato da casa. Accade in Italia !!!

Fortunatamente una notizia come quella dello sfratto dell'imprenditore Sergio Bramini fa notizia e suscita emozioni nel pubblico, per questo ha avuto notevole risonanza su tutti i mass media... almeno per oggi.

Una copertura tale non rende necessario ripercorrere le vicende dell'imprenditore, che dopo aver lavorato con la propria azienda, non ha mai riscosso crediti con amministrazioni pubbliche ed enti vari per 4 milioni di Euro, fino a dover dichiarare fallimento. 

FALLITO PER AVER LAVORATO PER ENTI E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E POI, COME SE NON BASTASSE, SFRATTATO DALLA PROPRIA CASA DALL'INFLESSIBILE AUTORITA' DELLO STATO. Fortunatamente lo sfratto è stato rinviato ma probabilmente non abbastanza a lungo da rislvere il problema.

Il colmo dei colmi ! Solo in Italia!

Quanto accaduto al Sig. Bramini non succede neanche in qualche paese sottosviluppato del terzo mondo perché, dove ci sono meno regole, chi ha un debito lo onora come può se non altro per paura di una giustizia fai da te, un po' intuitiva ma quanto mai efficace quando serve.

Attenzione. Bramini non è l'unico. Nonostante anni e anni di governi nominati artificiosamente (non scaturiti dalle elezioni) e formati da comunisti o pseudo tali, chi ha lavorato per lo stato e le sue amanazioni periferiche, si è puntualmente trovato ad un passo dal baratro del fallimento per la mancata riscossione dei crediti.

ATTENZIONE! Tutti, tranne chi lavora nel business dei migranti. Per l'accoglienza i soldi arrivano puntualmente ogni mese altrimenti le strade sarebbero inondate di migliaia migranti irregolari privi di accoglienza, molti più di quanti siano adesso.

Vorrei vedere come se la passano "in questi tempi di crisi" i soliti "membri della casta" Mario Monti, Enza Fornero,Giuliano Amato o gli stessi Romano Prodi, Massimo D'Alema, Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, tanto per fare alcuni nomi di chi ha imperversato nella politica nazionale fino ad oggi, facendo piangere milioni di persone. E' indubbio che prima di loro le cose non andassero benissimo comunque ma adesso siamo alo stremo.

Vergogna! Dovrebbero solo chiedere scusa e vergognarsi. Da comunisti avrebbero dovuto fare una legge che prevede di prendere i soldi a chi i soldi li ha in abbindanza, per pagare i debiti a chi i soldi sono dovuti, se lo stato debitore non può farlo.

Peccato che quelli con i soldi siano proprio loro, quindi meglio tagliare le pensioni e non onorare i debiti dello stato anziché togliersi un euro dalle proprie tasche. 

Sono stufo anche di continuare a parlare di questo branco di "luminari della pubblica amministrazione" o più semplicemente "oculati curatori dei c...i loro".

venerdì 13 aprile 2018

Signore e Signori.... entra in scena Macron !!!


"Molti uomini, come i bambini, 
vogliono una cosa ma non le sue conseguenze"
Josè Ortega Y Gasset
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Non c'è niente di più pericoloso di leader politico in cerca di fama personale. E' il caso Macron.

La scusa americana delle armi chimiche per attaccare nuovamente la Syria, come al solito è giustificata da "intelligence" che paventerebbero prove sull'uso di armi chimiche. Trattandosi sempre dello stesso copione oramai da decenni, già faceva sorridere il fatto che tali intelligence venissero da fonti americane, le stesse fonti che collocavano armi chimiche mai esistite nell'Iraq di Saddam Hussein. Insomma, uno spettacolo già visto che non fa più il tutto esaurito.

Sarebbe stata la solita truffa già vista e già smascherata in passato, che diventa difficile propinare di nuovo all'opinione pubblica mondiale, nonostante l'efficientissimo strumento della propaganda occidentale.

Ed ecco la mossa a sorpresa! Trump ha trovato un nuovo alleato che può mentire al mondo al posto suo ed inventarsi "informazioni attendibili" sulle armi chimiche che avrebbe usato Assad contro i ribelli e contro ogni logica bellica, politica e strategica.

Attenzione, attenzione! Entra in scena Macron signore e signori!
E' arrivato il presidente francese che dopo aver messo una "barchetta" nello scacchiere del "Risiko Mediterraneo", accanto a quelle di Trump e ai sommergibili della signora May, si sta facendo carico delle prove a carico della leadership Syriana dando il "la" alla guerra e finalmente trovando il mezzo per mettersi in mostra a livello internazionale come a suo tempo il suo predecessore Sarkozy in Lybia.

Ha finalmente trovato un palcoscenico per farsi vedere da tutti e dal quale vuol farsi carico di una importante incombenza internazionale: produrre le prove, al posto degli americani, ed affermare che in Syria sono state usate armi chimiche, decretando così l'apertura delle danze e scatenando l'ennesima guerra mediorientale ma di portata mondiale, solo per avere il proprio momento di gloria, il proprio posto al sole e nei libri di storia.

Bravo Macron! Dopo vari fallimenti e figure imbarazzanti in politica internazionale, a causa del solito complesso di inferiorità nei confronti della Germania, stessa sindrome di cui soffriva Sarkozy (ricordiamo che il presidente francese Macron aveva recentemente proposto di mediare una pace tra curdi e turchi, proposta rimandata al mittente in malo modo; ha poi tentato di "invadere" Bardonecchia con le proprie guardie di confine per identificare dei migranti e minacciare dei cooperanti), Macron ha finalmente trovato la scusa per togliersi i panni del bambino e diventare grande agli occhi dell'Europa e del mondo: aprire il sipario sui bombardamenti della Syria.


Attenzione però. Diventare grande con le mani sporche di sangue di solito porta con se delle conseguenze. Forse sarebbe meglio aspettare che il tempo faccia il suo corso, per diventare grande e saggio, senza pesi insormontabili sulla coscienza, come quello di aver scatenato una nuova, inutile e imprevedibile guerra fondata su bugie. 
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Alcuni articoli  suil'argomento:

mercoledì 11 aprile 2018

Ancora minacce di bombardamenti contro la Syria.... e sempre con le stesse scuse....

Fino a quando la guerra la fa' l'America nessuno dice niente, anche i giornali ci vanno leggeri, come se i morti fatti dagli americani e dai suoi alleati contassero meno degli altri. Fosforo, claster bombs, mine, bombardamenti di settimane. Per loro è tutto legale, per gli altri no; per i siriani e i russi, come a suo tempo per i serbi, per gli iracheni, fino a quando erano nemici, la guerra deve tassativamente seguire delle regole come se si trattasse di una partita di Risiko.

(La mappa è quella di un articolo de' il Sole 24 Ore del  10.04.2018 che 
sembra la più eslicativa per mostrare quali sono le forze in campo  o  
deve si combatte al 9.04.2018)

Finalmente, dopo anni di battaglie, il problema ISIS a suo tempo creato dalle amministrazioni americane succedutesi negli anni, non ultima quella del Premio Nobel per la Pace Barak Obama, sta per essere risolto.

Finalmente il legittimo leader siriano Bashar Al-Assad sta sconfiggendo le ultime resistenze di ciò che rimane dello stato islamico, insediatosi in territorio siriano.

In questi giorni la storia si ripete. Come al solito gli americani tentano di giustificare l'ennesimo intervento in Siria spacciandosi per i paladini della giustizia contro l'uso di armi chimiche.

Armi chimiche? Ma dove sono? E soprattutto chi le sta usando e contro chi? Come al solito nessuno dice (o lo dicono in pochi) che l'uso di armi chimiche da parte della Syria, sarebbe un atto controproducente. Perché usasse armi chimiche in una guerra praticamente vinta? Per inimicarsi ancora una volta l'America che si sta finalmente ritirando?

Come a suo tempo avvenuto in Iraq, in Bosnia e in tutte le guerre jugoslave, gli americani cercano delle scuse per fare le proprie guerre di interesse, da loro stessi fomentate e scatenate in paesi a loro non allineati.

Le scuse le cercano e le trovano gli americani, anche costruendo "intelligence" e informazioni non verificate o del tutto false. Ricordiamo il caso emblematico Iraq, con le armi chimiche di Saddam che solo dopo anni e dopo una guerra, si è capito non essere mai esistite.

Cambia l'area geografica o il paese straniero coinvolto ma non cambia il copione. Americani in prima linea sulla base di informazioni prodotte dai loro poco attendibili servizi di intelligence, l'alleato inglese sempre pronto a dare manforte e la Francia del neo presidente Macron in cerca di gloria e affermazione internazionale a discapito di chiunque gli passi a tiro.

Spero che l'Italia non si faccia coinvolgere per l'ennesima volta in un crimine come sarebbe l'ennesimo bombardamento della Syria. Spero che almeno per questa volta si riesca a pensare autonomamente e non lasciarsi trasportare dalla corrente europea ciecamente pro americana e priva, come sempre, di qualsiasi strategia a livello esterno.

Ora che l'ISIS non sembra più in grado di realizzare la minaccia di creare uno stato canaglia, pericoloso per tutti, lasciamo che in Syria le cose ritrovino il loro normale e duraturo ordine; sarebbe il caso di astenersi da interferenze motivate solo da ragioni ipocrite e soprattutto senza che l'America allunghi nuovamente i tempi di una guerra che ha già visto troppi morti.

Confidiamo fiduciosi nel buon senso di Trump che, nonostante continui a gridare la propria aggressività sui social networks, sembra nei fatti il Presidente americano con il maggior buon senso (oppure senza una vera e propria visione sul da farsi), rispetto a tutti i suoi predecessori che di guerre ne hanno scatenate coscientemente a non finire in tutto il mondo.


Trump ha addirittura trovato un equilibrio con la Korea del Nord  (non grazie a lui ma fortunatamente su iniziativa della sua controparte Kim Jong Un). Speriamo che il buon senso (o la sua mancanza di visione strategica) continuino a prevalere nel presidente americano e finalmente decida di dedicarsi ad altro, anziché a fomentare guerre come hanno fatto i suoi predecessori.