Un frigorifero che funziona senza corrente elettrica...
sembra niente ma pensiamo semplicemente a quanta energia elettrica consuma un frigorifero e ci rendiamo subito conto di cosa potrebbe significare questa invenzione una volta perfezionata e messa sul mercato
Gli articoli che seguono e soprattutto le parole stesse della persona che ha inventato questo frigorifero, ci danno idea di quanto la scienza potrebbe fare in chiave ecologica e ci confermano quanto in Italia i talenti non siano riconosciuti e valorizzati (spesso a vantaggio di qualche raccomandato), costringendo chi veramente vale ad andare via, in paesi dove, al contrario, i talenti e le loro idee sono ricercati, apprezzati e valorizzati.
Per fortuna ai tempi di Leonardo da Vinci l'America non era quella di oggi, altrimenti avremmo fatto emigrare anche lui !
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Ha inventato il frigorifero senza corrente: in Usa la svolta alla carriera. A 23 anni - Il Fatto Quotidiano
La differenza tra gli Stati Uniti e l’Italia? Caterina Falleni, livornese, 23 anni, appena rientrata dalla Silicon Valley, la spiega così: ”Il primo giorno in un’università italiana il direttore ha salutato gli studenti con queste parole: ‘Ragazzi, guardatevi intorno perché il 70 per cento di voi non riuscirà a passare l’anno’. Stessa scena in America, solo che il capo dell’istituto ha esordito dicendo: ‘Ragazzi se siete qui è perché siete i migliori, siete forti e siete il futuro. Guardatevi intono perché le relazioni che stringete adesso vi accompagneranno e vi sosterranno per tutta la vita’”.....
....“A Livorno, prima di partire avevo provato a bussare alle porte della Provincia, della Regione, per cercare di coinvolgerli in quest’avventura americana, ma ho trovato enormi difficoltà, tanta diffidenza e poca trasparenza. In California ho cenato con i fondatori di Google Earth e improvvisato con loro sedute di brainstorming davanti ad una bistecca con ai piedi un paio di infradito. .....
.... Eppure, anche quando conferma che tornerà negli Stati Uniti per continuare a realizzare i suoi progetti, lo dice con un filo di tristezza. “Il mio Paese è e sarà sempre l’Italia. Il livello di cultura e di storia che si respira in ogni vicolo, città, villaggio è incomparabile così come le persone che incontri, hanno un approccio profondamente umano. Ma quando si tratta di lavorare è un’altra cosa”.
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