"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 26 novembre 2014

Bruges.... senza parole !!!

Bruges ( o Brugge) è probabilmente uno delle città più belli del mondo!!
Camminare a Bruges è come camminare nel regno delle favole. Tutta la città è attraversata da canali navigabili, da ponti di pietra e piazze, chiese e palazzi stupendi. 
Città medievale, Bruges era il più importante centro di scambi commerciali d'Europa tra la fine del 1200 e il 1700. 
A Bruges è stata inventata la borsa valori....




Bruges è "tutta bella", sia che si percorra in barca, in carrozza o a piedi.
Non c'è traffico, è pulita e ben tenuta, nei periodi giusti non c'è neppure troppa gente....












A Bruges è custodita la Reliquia del Sacro Sangue, un'ampolla che si dice contenga il Sacro Sangue di Gesù.

Bruges è sicuramente il luogo che, dopo esserci stati, si desidera tornarci tante e tante volte ancora.


domenica 26 ottobre 2014

Forse è meglio nascere uomo...

Certo che ultimamente... ma da un bel po' di tempo, è meglio nascere uomo... 

Oggi è stata "giustiziata" in Iran una ragazza di 26 anni, rinchiusa dal 2009 per aver ucciso un uomo che la voleva violentare.

Non c'è stato niente da fare. La ragazza di nome Reyhaneh Jabbari è stata impiccata e sembra che lo sgabello da sotto i suoi piedi sia stato tolto proprio dal figlio del personaggio che la voleva violentare.

In Nigeria, il gruppo terroristico chiamato Boko Haram, notoriamente legato ad Al Qaeda, due giorni fa, durante l'ennesimo raid nel nord-est della Nigeria, oltre ad aver ucciso diverse persone, ha rapito altre 30 donne che si vanno a sommare alle circa 200 già rapite alcuni mesi fa.

Quando i fatti non fanno più "notizia" spariscono dai media, quindi non dimentichiamo gli omicidi a seguito di stupro che pochi mesi fa sono avvenuti in India (ultimamente non se ne parla più). Ragazze stuprate e uccise da "branchi" di criminali di qualche casta più alta, che difficilmente vengono portati davanti alla giustizia.

In molti paesi e molte zone del mondo, forse anche in questo momento, ci sono donne lapidate da uomini, in nome e per conto di non si sa quale dio. In altre aree ci sono donne che con i loro figli, sono costrette a fuggire da guerre fatte da uomini armati fino ai denti.

In molte parti del mondo, non sembra proprio un bel momento per nascere donna... essere donna in molti paesi sembra costituire un problema aggiunto a condizioni di vita già molto complicate.

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sabato 25 ottobre 2014

Quote of the day... after - Frase del giorno... dopo


"Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro.
E se tu scrutassi a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te"
Friedrich Nietzsche

venerdì 24 ottobre 2014

Quote of the day - Frase del Giorno

Le cose belle mi hanno insegnato ad amare la vita.
Le cose brutte a saperla vivere
Bob Marley


mercoledì 15 ottobre 2014

Ma guarda che bello spettacolo...

Ma che bella partita si è disputata ieri tra Serbia e Albania !!
Più che una partita di calcio è diventata una partita di calci... e pugni.



Si trattava della partita di andata tra le due nazionali per la qualificazione all'Europeo di Calcio.
Paradossalmente entrambi gli Stati giocano anche partite separate per l'ingresso in Europa; l'Europa della Comunità; quella dove si vive tutti insieme e si fanno grasse risate, affermando che il processo di ammissione di Serbia e Albania è quanto mai imminente e la questione Kosovo sta facendo passi da gigante, verso una soluzione condivisa.

Bene. a smentire questa marea di dichiarazioni e belle aspettative, ci ha pensato niente di meno che una partita di calcio e l'eco che ha avuto.

Una bandiera appesa ad un drone che tra l'altro costa svariate migliaia di euro (il drone, non la bandiera) e richiede una certa abilità per essere manovrato propriamente.
Così tanta abilità che si potrebbe pensare ad un volo già programmato da tempo. Non solo per come volava il drone, anche per la bandiera, che qualcuno avrà pur preparata.

Intanto nella bandiera non c'era disegnato il Kosovo o l'Albania. La bandiera mostrava la così detta Grande Albania, con Albania appunto, un buona parte di Montenegro, il Kosovo, una bella parte della Macedonia o FYROM e anche un pezzetto di Grecia. 

Rappresenta uno stato che non è mai esistito, se non per un breve periodo durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera del fascismo. 

Si tratta quindi di una provocazione, Ancora più grave se è stato, come si dice, il fratello del Primo Ministro albanese a inscenarla.

La partita si giocava nello stadio del Partizan, a Belgrado. Anche li come in Italia, c'è una forte influenza di ideologie politiche e nazionalismo che si mescolano allo sport. 
La presenza del tifoso/nazionalista Ivan il Terribile era una certezza, non una sorpresa come appare dai TG. 

Far volare quella bandiera sopra il campo durante la partita, è più di una provocazione da idioti. Si tratta della volontà di voler provocare ciò che è successo.

Che poi in TV si vedano i tifosi serbi che partecipano ai tafferugli è normale, visto che di tifosi albanesi non ce n'erano. Tra l'altro se i giocatori albanesi non fossero andati con tanta veemenza, ad impadronirsi di quella bandiera staccata dal drone, forse non sarebbe successo nulla.

Non si tratta della bandiera albanese né di nessuno Stato!! E' una bandiera che non rappresenta nulla, se non la volontà di creare problemi !! Rappresenta solo la scusa per provocare ciò che in effetti è accaduto.

Attenzione quindi. Perché il torto o la ragione, come al solito non stanno da una sola parte... L'evento della partita di calcio tra Serbia e Albania, è l'ennesima dimostrazione che siamo ben lontani dall'andare tutti d'amore e d'accordo.

Tra l'altro in Italia, in concomitanza delle partite di calcio, succede anche di peggio.  

lunedì 13 ottobre 2014

Il Fu Mattia Pascal

Ho riletto "Il Fu Mattia Pascal" dopo anni.
L'ho letto sul Kindle mentre mi trovavo in viaggio.
E' strano come lo stesso libro riesca a suscitare emozioni diverse, che variano in base a momenti diversi della nostra vita.

Treno, aereo e autobus. Un viaggio tra luoghi geograficamente abbastanza vicini ma estremamente lontani a causa dei collegamenti.

Nelle dodici ore trascorse tra l'inizio e la fine del mio viaggio, anche io mi sono trasformato da una specie di Mattia Pascal inserito nella mia realtà naturale, nel mio mondo dove sono nato, con cui ho familiarità e dove mi muovo a mio agio, ad una specie di Adriano Meis che vive inserito in una realtà con cui ha familiarizzato volentieri e che per un periodo ha fortemente cercato e voluto.

Anche io, come Adriano Meis, ho maturato la convinzione che la mia avventura debba giungere ad un epilogo. E' ora di tornare a casa, tornare a vestire i panni di Mattia Pascal... 
...il fu Mattia Pascal, perché quando si ha la fortuna di tornare in luoghi che ci appartengono e a cui apparteniamo, non si torna mai ad essere uguali a quelli di una volta... altrimenti l'esperienza fatta sarebbe stata solo una perdita di tempo.    

(@)

lunedì 6 ottobre 2014

L'Agenda Kosovo


Un racconto relativamente breve ma dall'intreccio avvincente.

Una storia ambientata nel Kosovo, nel periodo immediatamente precedente alla dichiarazione di indipendenza.

Anche se i fatti narrati sono frutto della fantasia dell'autore, così come i personaggi che ne fanno parte, l'intreccio non sembra poi così distante da tante vicende avvenute in Kosovo dal dopo guerra ad oggi e riferite, nel corso degli anni, da numerose fonti di stampa.

Un racconto che si legge tutto d'un fiato.
(@)

domenica 5 ottobre 2014

Quote of the Day - Frase del Giorno


Quando si tratta della verità e della Giustizia, 
non c'è distinzione tra i grandi problemi e i piccoli, 
perché i principi generali che riguardano l'azione dell'uomo sono indivisibili.

Albert Einstein

martedì 30 settembre 2014

Il Corpo Segreto


Un bel romanzo che descrive le sensazioni di un protagonista che si trova a stare male improvvisamente e inaspettatamente.

La descrizione dei pensieri e sentimenti di chi improvvisamente si trova a fare i conti con il reale e imminente problema della malattia che porta vicino alla morte.



domenica 14 settembre 2014

Ma quanto è bella Parigi !

E' sempre bello tornare a Parigi!
L'ho sempre considerata quasi alla pari di Roma per la bellezza dei monumenti e il fascino dei luoghi; ma al contrario di Roma, Parigi è rimasta almeno la stessa nel corso degli anni, una città fantastica.
Roma invece è sempre più sporca e imbrattata.





domenica 17 agosto 2014

Massa Marittima

Massa Marittima si trova sulle Colline Metallifere in Provincia di Grosseto e si affaccia sulla Maremma Toscana.




















Cittadina di rara bellezza, è luogo di una manifestazione storica che risale al XIV secolo: il Balestro del Girifalco che è una gara di tiro con la balestra a cui partecipano 24 tiratori; 8 per ognuno degli storici "terzieri", le tre zone in cui si divide la città: Terziere di Borgo, Terziere di Città Nuova e Terziere di Citta Vecchia, ognuno con i propri colori, le proprie bandiere e i propri costumi storici.




La manifestazione del Balestro di Massa Marittima si svolge ogni anno la quarta domenica di Maggio e la seconda domenica di Agosto.



lunedì 4 agosto 2014

Beethoven - Moonlight Sonata

Molto spesso condividiamo pensieri relativi a cose brutte che avvengono nel mondo.
Guerre, ingiustizie, tragedie e catastrofi di varia natura.

Oggi vorrei condividere un brano musicale...
Un brano bellissimo...



Beethoven - Sonata al chiaro di luna

domenica 3 agosto 2014

La città di Skopje

Skopje è la capitale dello Stato della Macedonia (fino a poco tempo fa FYROM - Former Yugoslavian Republic of Macedonia).
E' proprio il nome a procurare non pochi problemi ai rapporti internazionali di questo Stato dal momento che la Grecia non riconosce lo stato della Macedonia, rivendicando l'attribuzione del nome alla zona Nord-Ovest della Grecia stessa. 
Oltre ai rapporti internazionali la Macedonia è ad oggi uno stato multietnico con due lingue ufficiali (macedone e albanese, utilizzato dalla minoranza di etnia albanese, che rappresenta circa il 15% della popolazione). 
Nonostante la minoranza etnica albanese sia da sempre riconosciuta e rappresentata nell'ambito del parlamento macedone, sporadicamente la differenza etnica sfocia in proteste pubbliche e fino a qualche anno fa, in sporadici episodi di rappresaglia messi in atto da estremisti, soprattutto nelle zone di confine con il Kosovo. 


La disputa coinvolge anche momenti e personaggi storici, primo fra tutti Alessandro Magno, di cui la Macedonia rivendica i natali. 
Negli ultimi anni Skopje ha in effetti cambiato volto, abbellendosi di statue e monumenti che rappresentano un passato storico glorioso. 
La gigantesca statua di Alessandro Magno, posta nella piazza principale di Skopje, è il fulcro di questo notevole cambiamento subito dalla città. 


Parchi, fontane, nuovi ponti e costruzioni moderne, sono tutte abbellite da una quantità di statue raffiguranti soggetti mitologici e personaggi storici protagonisti di epiche battaglie.






Nonostante i cambiamenti degli ultimi anni, Skopje, preserva la parte vecchia della città, risalente alla dominazione Ottomana, che è ancora attraente e metà di molti turisti.


 


Skopje è anche la città dove è nata Madre Teresa di Calcutta nel 1910. Monumenti di dimensioni minori rispetto ad Alessandro Magno, rendono onore a Madre Teresa e l'antica casa natale è oggi sede di un museo dedicato alla religiosa. 


Skopje non è una delle capitali europee del turismo ma negli ultimi anni ha fatto un cambiamento notevole. Grazie agli ingenti investimenti nel miglioramento infrastrutturale e nell'abbellimento monumentale della città, Skopje è una città tranquilla e accogliente che racchiude testimonianze delle varie dominazioni avvicendatesi nel corso dei secoli.


martedì 29 luglio 2014

4 min in Gaza .. 4 Minute in Gaza .. 4 دقائق في غزة



Questo video è stato postato su youtube e già riportato da vari media on-line.

Le notizie di oggi riferiscono dell'uccisione di altri 8 bambini palestinesi che si trovavano in un parco.
I morti in totale sono oramai migliaia e l'offensiva israeliana sembra non volersi fermare.

Migliaia di morti tra cui molti, troppi bambini che però non sembrano suscitare reazioni internazionali sufficienti a fermare questo massacro.

Il Premio Nobel per la pace Obama sembra essere latitante, il leader più costoso e inutile del mondo, Ban Ki Moon ripete di cessare le ostilità senza proporre alcuna misura o azione rivolta allo scopo.
La Coumità Europea brancola nell'incapacità di prendere una decisione (e forse è meglio così anziché provocare un'altro disastro disastro come in Ucraina).

In passato questo tipo di aggressioni sono state fermate dalla forze bruta dell'America e della NATO. 
Gli interventi per ragioni strategiche militari, mascherati da interventi umanitari non si contano più, dala Bosnia, al Kosovo; dall'Iraq all'Afghanistan; a tutte le operazioni più o meno ufficiali in Somalia, Yemen, Pakistan e Syria.
Un esempio per tutti deve essere l'omicidio di Gheddafi e il bombardamento della Lybia.

In quel caso L'ONU (e  Ban Ki Moon) aveva fatto approvare una no-fly zone per dare il pretesto alla NATO, ai francesi e agli americani di intervenire "a difesa" - dicevano loro - "di popolazioni tribali oppresse da Gheddafi". 

Per Gaza nulla di tutto questo. Neppure l'inutile embargo imposto a decine di paesi ritenuti ostili; nessuna misura, nessuna iniziativa ufficiale, nulla di nulla per tentare di fermare il lento genocidio dei palestinesi intrapreso da Israele, ben prima degli attacchi degli ultimi giorni. 

Tutto il mondo fermo a guardare; fermo ad assistere ad un massacro di civili e bambini perpetrato senza pietà.
Solo qualche discorso di circostanza che non serve a niente se non a lavarsi le mani di quanto sta accadendo. 

Per l'ennesima volta la storia non insegna niente. Un popolo che ha vissuto l'olocausto sulla propria pelle dovrebbe avere più scrupoli di coscienza. Dovrebbe capire che tutti, anche i palestinesi hanno bisogno di una terra dove poter vivere e non di piccoli recinti dove gli viene concesso di sopravvivere.

Basta! Ascoltate gli appelli del Papa! Basta uccidere innocenti! 
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lunedì 28 luglio 2014

Eremo "Le Celle" - Cortona

"Ci sono luoghi sulla terra dove il cielo è più vicino"
A. Gentili

L'Eremo "Le Celle" è un luogo meraviglioso si silenzio, preghiera e spiritualità.
Risale ai primi anni del 1200 e qui sostò in più di una occasione San Francesco d'Assisi, durante la sua predicazione in Toscana. 








Dalla seconda metà del 1500, con alcune interruzioni intercorse nel corso dei secoli, il Convento è gestito dai Frati Cappuccini. La cella che ospitò San Francesco d'Assisi è oggi luogo di pellegrinaggio e metà turistica. 



mercoledì 16 luglio 2014

Bombardamenti sulla striscia di Gaza

Come al solito le vittime della guerra non sono mai i colpevoli o presunti tali, ma semplicemente civili indifesi.

Eppure gli israeliani dovrebbero sapere bene cosa significa essere vittime indifese alla mercé di eserciti armati fino ai denti.

E' ovvio che la storia non insegna nulla, neanche la propria storia, nonostante la si ricordi regolarmente in tutto il mondo. 

L'attacco di Israele su Gaza ha già fatto qualche centinaio di vittime (oltre 200) e tra le ultime registrate ci sono quattro bambini che giocavano a pallone in spiaggia.

Da alcune dichiarazioni riferite dai media si dice che l'attacco che ha ucciso i quattro bambini fosse diretto verso un probabile obbiettivo ostile.
Forse i militari avevano paura che gli lanciassero il pallone.

Ma come è possibile che la tecnologia militare di Israele, che annienta tutti i razzi lanciati da Hamas, prima che raggiungano qualsiasi obbiettivo, diventi così scadente quando si tratta di attaccare e non riesca a distinguere tra obbiettivi militari e civili indifesi.... bambini !

La scusa dell'obbiettivo potenzialmente ostile non regge.

Inoltre dopo aver ucciso quattro bambini appartenenti alla medesima famiglia (solo per fare un esempio, visto che i civili innocenti caduti sono decine), che cosa si aspettano le autorità israeliane? Si aspettano forse che la mamma dei bambini si presenti con un mazzo di fiori a chiedere scusa? O che nutra un normale e umano impulso di vendetta?

Qual'è il risultato degli attacchi israeliani su Gaza? 
Fino ad ora non sono certamente riusciti a fermare i lanci di razzi di Hamas. Fino ad ora sono riusciti solo ad uccidere civili, i cui parenti andranno ad alimentare ulteriore odio per Israele e la sua politica di espansione e di occupazione delle terre palestinesi. 
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Alcune fonti: (anche perché sui media italiani è tutto un copia e incolla)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-07-16/gaza-ultimatum-israele-100mila-residenti-via-entro-8-074658.shtml



venerdì 11 luglio 2014

Prizren























Prizren è una cittadine di circa 175.000 abitanti nel sud dell'attuale Repubblica del Kosovo, verso il confine con l'Albania.
Si tratta probabilmente del centro abitato più antico della regione, le cui origini sono documentate intorno al 2 secolo AC.

Nel corso dei secoli Prizren è passata dalla dominazione dell'Impero Romano, a quella bulgara a quella bizantina, fino ad arrivare alla dominazione serba a partire dagli ultimi anni dell'XI secolo.
Successivamente Prizren è stata conquistata dall'Impero Ottomano durante il periodo di espansione dello stesso, diventando la città più importante della provincia ottomana del Kosovo intorno al 1450.
La Prizren ottomana era un importante punto di incontro per gli scambi commerciali e la capitale culturale della regione.

Dal punto di vista etnico-religioso Prizren è storicamente un luogo di frontiera. Sin dalle origini si documenta la presenza prevalente di popolazioni di etnia albanese e una prevalenza di fedeli greco ortodossi.
A seguito delle varie dominazioni, l'ortodossia greco bizantina venne sostituita per imposizione da quella serba, fino al periodo di dominazione ottomana che segnò un incremento dei fedeli musulmani fino al 70% della popolazione.

La chiesa cattolica ha sempre rappresentato una minoranza nella regione, riuscendo comunque a sopravvivere fino ai nostri giorni.

Dal 1912 Prizren fu inglobata dall'Impero Serbo per poi essere annessa all'Impero Austro Ungarico e successivamente ceduta all'Impero Bulgaro.
L'Impero della Sebia successivamente alla Prima Guerra Mondiale, aquisì il controllo di Croazia, Slovenia, espandendosi nuovamente sino alla regione e alla regione di Prizren. 

La regione e la città di Prizren diventarono ufficialmente parte del Regno di Yugoslavia nel 1929. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Prizren su invasa dalle truppe italiane nel 1941 e annessa all'Albania già conquistata dalle forze fasciste.

L'offensiva russa e bulgara del 1944, costrinse le truppe dell'Asse a ritirarsi dalla zona di Prizren e da tutto il Kosovo, dando vita alla nuova provincia autonoma del Kosovo e della Metohija , inglobata nella Repubblica Yogoslava di Tito.

Durante il periodo Yogoslavo, la larga autonomia del Kosovo e Metohija, con le differenze etnico religiose derivanti dal burrascoso passato dell'area, hanno dato vita a movimenti indipendentisti più o meno accesi, fino alla fine del XX secolo, quando il Presidente Yogoslavo Milosevic, tentò di stringere ulteriormente il controllo sulla regione limitando i diritti civili della popolazione albanese dell'area.

I movimenti indipendentisti della regione hanno poi vissuto una nuova vita durante l'ultima guerra Yugoslava, Riorganizzati e supportati dalle forze della NATO, sono riusciti a cacciare prima le forze serbe e poi gran parte della popolazione serba che viveva anche nell'area di Prizren.

La completa "bonifica etnica" di Prizren è stata poi completata nel Marzo del 2004 a seguito di un riacutizzarsi dell'odio etnico-religioso. In questo periodo, nonostante la numerosa presenza di forze internazionali, la rimanente minoranza serba è stata costretta a lasciare la zona per motivi di sicurezza e molte chiese ortodosse della zona distrutte.

Oggi Prizren fa parte della Repubblica del Kosovo di cui rappresenta la massima espressione storica.
Moschee, chiese e antiche costruzioni, convivono con monumenti a improbabili eroi dell'ultima guerra e ad una edilizia caotica e mal regolata.