"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

giovedì 26 aprile 2018

25 Aprile e decennali polemiche

Se fossi un marziano che arriva sulla terra, in particolare in Italia, nel giorno del 25 Aprile,mi sentirei a dir poco confuso.

Mi troverei davanti a un mare di gente che festeggia la liberazione d'Italia come se fosse stata ad un tempo dominata da una forza straniera, esterna al paese. Ma in Italia no, in Italia si festeggia l'opposto, ovvero la liberazione da un governo, regime o come vogliamo chiamarlo, comunque italiano e con un gran consenso fino alla ratifica delle leggi marziali, avvenuto ad opera di forze militari straniere.

Continuando la visita in Italia, da marziano, mi imbatterei sicuramente nelle manifestazioni organizzate in tutte le piazze pianificate da partigiani e autorità, fiorite da bandiere tricolore che sono in tema, bandiere rosse fuori tema e bandiere della Palestina, sicuramente più adatte di quelle rosse.

Palestina unico popolo mai riconosciuto e mai liberato da nessuno, la cui bandiera sventole nel giorno della così detta liberazione italiana. Strano vero? Meno di quanto possa sembrare ad un marziano.

Sempre nel mio peregrinare da marziano, noterei poi che nessun ebreo ha partecipato alle celebrazioni della liberazione italiana, proprio perché vi hanno partecipato palestinesi e portatori di bandiere palestinesi.

Ebrei, proprio loro che hanno conosciuto il rifiuto, addirittura il rifiuto di esistere, rifiutano non solo di riconoscere uno stato palestinese, ma rifiutano anche di partecipare alle manifestazioni del 25 Aprile con gente palestinese.

Da marziano noterei sicuramente l'ostilità ebrea nei confronti dei palestinesi, sentimento che in loro non dovrebbe proprio albergare, avendo loro stessi sofferto il rifiuto a loro spese, proprio durante la così detta dominazione fascista, dominazione do cui il 25 aprile celebra la liberazione.


Alla fine, da marziano, me ne tornerei a casa mia, pensando a quanto strano sia il genere umano che non impara niente dalla storia e soprattutto, quanto strana sia l'Italia e quanto strane siano certe ricorrenze italiane con tutte le polemiche che portano.

lunedì 16 aprile 2018

Fallito per non aver riscosso soldi da amministrazioni pubbliche e alla fine sfrattato da casa. Accade in Italia !!!

Fortunatamente una notizia come quella dello sfratto dell'imprenditore Sergio Bramini fa notizia e suscita emozioni nel pubblico, per questo ha avuto notevole risonanza su tutti i mass media... almeno per oggi.

Una copertura tale non rende necessario ripercorrere le vicende dell'imprenditore, che dopo aver lavorato con la propria azienda, non ha mai riscosso crediti con amministrazioni pubbliche ed enti vari per 4 milioni di Euro, fino a dover dichiarare fallimento. 

FALLITO PER AVER LAVORATO PER ENTI E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E POI, COME SE NON BASTASSE, SFRATTATO DALLA PROPRIA CASA DALL'INFLESSIBILE AUTORITA' DELLO STATO. Fortunatamente lo sfratto è stato rinviato ma probabilmente non abbastanza a lungo da rislvere il problema.

Il colmo dei colmi ! Solo in Italia!

Quanto accaduto al Sig. Bramini non succede neanche in qualche paese sottosviluppato del terzo mondo perché, dove ci sono meno regole, chi ha un debito lo onora come può se non altro per paura di una giustizia fai da te, un po' intuitiva ma quanto mai efficace quando serve.

Attenzione. Bramini non è l'unico. Nonostante anni e anni di governi nominati artificiosamente (non scaturiti dalle elezioni) e formati da comunisti o pseudo tali, chi ha lavorato per lo stato e le sue amanazioni periferiche, si è puntualmente trovato ad un passo dal baratro del fallimento per la mancata riscossione dei crediti.

ATTENZIONE! Tutti, tranne chi lavora nel business dei migranti. Per l'accoglienza i soldi arrivano puntualmente ogni mese altrimenti le strade sarebbero inondate di migliaia migranti irregolari privi di accoglienza, molti più di quanti siano adesso.

Vorrei vedere come se la passano "in questi tempi di crisi" i soliti "membri della casta" Mario Monti, Enza Fornero,Giuliano Amato o gli stessi Romano Prodi, Massimo D'Alema, Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, tanto per fare alcuni nomi di chi ha imperversato nella politica nazionale fino ad oggi, facendo piangere milioni di persone. E' indubbio che prima di loro le cose non andassero benissimo comunque ma adesso siamo alo stremo.

Vergogna! Dovrebbero solo chiedere scusa e vergognarsi. Da comunisti avrebbero dovuto fare una legge che prevede di prendere i soldi a chi i soldi li ha in abbindanza, per pagare i debiti a chi i soldi sono dovuti, se lo stato debitore non può farlo.

Peccato che quelli con i soldi siano proprio loro, quindi meglio tagliare le pensioni e non onorare i debiti dello stato anziché togliersi un euro dalle proprie tasche. 

Sono stufo anche di continuare a parlare di questo branco di "luminari della pubblica amministrazione" o più semplicemente "oculati curatori dei c...i loro".

venerdì 13 aprile 2018

Signore e Signori.... entra in scena Macron !!!


"Molti uomini, come i bambini, 
vogliono una cosa ma non le sue conseguenze"
Josè Ortega Y Gasset
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Non c'è niente di più pericoloso di leader politico in cerca di fama personale. E' il caso Macron.

La scusa americana delle armi chimiche per attaccare nuovamente la Syria, come al solito è giustificata da "intelligence" che paventerebbero prove sull'uso di armi chimiche. Trattandosi sempre dello stesso copione oramai da decenni, già faceva sorridere il fatto che tali intelligence venissero da fonti americane, le stesse fonti che collocavano armi chimiche mai esistite nell'Iraq di Saddam Hussein. Insomma, uno spettacolo già visto che non fa più il tutto esaurito.

Sarebbe stata la solita truffa già vista e già smascherata in passato, che diventa difficile propinare di nuovo all'opinione pubblica mondiale, nonostante l'efficientissimo strumento della propaganda occidentale.

Ed ecco la mossa a sorpresa! Trump ha trovato un nuovo alleato che può mentire al mondo al posto suo ed inventarsi "informazioni attendibili" sulle armi chimiche che avrebbe usato Assad contro i ribelli e contro ogni logica bellica, politica e strategica.

Attenzione, attenzione! Entra in scena Macron signore e signori!
E' arrivato il presidente francese che dopo aver messo una "barchetta" nello scacchiere del "Risiko Mediterraneo", accanto a quelle di Trump e ai sommergibili della signora May, si sta facendo carico delle prove a carico della leadership Syriana dando il "la" alla guerra e finalmente trovando il mezzo per mettersi in mostra a livello internazionale come a suo tempo il suo predecessore Sarkozy in Lybia.

Ha finalmente trovato un palcoscenico per farsi vedere da tutti e dal quale vuol farsi carico di una importante incombenza internazionale: produrre le prove, al posto degli americani, ed affermare che in Syria sono state usate armi chimiche, decretando così l'apertura delle danze e scatenando l'ennesima guerra mediorientale ma di portata mondiale, solo per avere il proprio momento di gloria, il proprio posto al sole e nei libri di storia.

Bravo Macron! Dopo vari fallimenti e figure imbarazzanti in politica internazionale, a causa del solito complesso di inferiorità nei confronti della Germania, stessa sindrome di cui soffriva Sarkozy (ricordiamo che il presidente francese Macron aveva recentemente proposto di mediare una pace tra curdi e turchi, proposta rimandata al mittente in malo modo; ha poi tentato di "invadere" Bardonecchia con le proprie guardie di confine per identificare dei migranti e minacciare dei cooperanti), Macron ha finalmente trovato la scusa per togliersi i panni del bambino e diventare grande agli occhi dell'Europa e del mondo: aprire il sipario sui bombardamenti della Syria.


Attenzione però. Diventare grande con le mani sporche di sangue di solito porta con se delle conseguenze. Forse sarebbe meglio aspettare che il tempo faccia il suo corso, per diventare grande e saggio, senza pesi insormontabili sulla coscienza, come quello di aver scatenato una nuova, inutile e imprevedibile guerra fondata su bugie. 
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Alcuni articoli  suil'argomento:

mercoledì 11 aprile 2018

Ancora minacce di bombardamenti contro la Syria.... e sempre con le stesse scuse....

Fino a quando la guerra la fa' l'America nessuno dice niente, anche i giornali ci vanno leggeri, come se i morti fatti dagli americani e dai suoi alleati contassero meno degli altri. Fosforo, claster bombs, mine, bombardamenti di settimane. Per loro è tutto legale, per gli altri no; per i siriani e i russi, come a suo tempo per i serbi, per gli iracheni, fino a quando erano nemici, la guerra deve tassativamente seguire delle regole come se si trattasse di una partita di Risiko.

(La mappa è quella di un articolo de' il Sole 24 Ore del  10.04.2018 che 
sembra la più eslicativa per mostrare quali sono le forze in campo  o  
deve si combatte al 9.04.2018)

Finalmente, dopo anni di battaglie, il problema ISIS a suo tempo creato dalle amministrazioni americane succedutesi negli anni, non ultima quella del Premio Nobel per la Pace Barak Obama, sta per essere risolto.

Finalmente il legittimo leader siriano Bashar Al-Assad sta sconfiggendo le ultime resistenze di ciò che rimane dello stato islamico, insediatosi in territorio siriano.

In questi giorni la storia si ripete. Come al solito gli americani tentano di giustificare l'ennesimo intervento in Siria spacciandosi per i paladini della giustizia contro l'uso di armi chimiche.

Armi chimiche? Ma dove sono? E soprattutto chi le sta usando e contro chi? Come al solito nessuno dice (o lo dicono in pochi) che l'uso di armi chimiche da parte della Syria, sarebbe un atto controproducente. Perché usasse armi chimiche in una guerra praticamente vinta? Per inimicarsi ancora una volta l'America che si sta finalmente ritirando?

Come a suo tempo avvenuto in Iraq, in Bosnia e in tutte le guerre jugoslave, gli americani cercano delle scuse per fare le proprie guerre di interesse, da loro stessi fomentate e scatenate in paesi a loro non allineati.

Le scuse le cercano e le trovano gli americani, anche costruendo "intelligence" e informazioni non verificate o del tutto false. Ricordiamo il caso emblematico Iraq, con le armi chimiche di Saddam che solo dopo anni e dopo una guerra, si è capito non essere mai esistite.

Cambia l'area geografica o il paese straniero coinvolto ma non cambia il copione. Americani in prima linea sulla base di informazioni prodotte dai loro poco attendibili servizi di intelligence, l'alleato inglese sempre pronto a dare manforte e la Francia del neo presidente Macron in cerca di gloria e affermazione internazionale a discapito di chiunque gli passi a tiro.

Spero che l'Italia non si faccia coinvolgere per l'ennesima volta in un crimine come sarebbe l'ennesimo bombardamento della Syria. Spero che almeno per questa volta si riesca a pensare autonomamente e non lasciarsi trasportare dalla corrente europea ciecamente pro americana e priva, come sempre, di qualsiasi strategia a livello esterno.

Ora che l'ISIS non sembra più in grado di realizzare la minaccia di creare uno stato canaglia, pericoloso per tutti, lasciamo che in Syria le cose ritrovino il loro normale e duraturo ordine; sarebbe il caso di astenersi da interferenze motivate solo da ragioni ipocrite e soprattutto senza che l'America allunghi nuovamente i tempi di una guerra che ha già visto troppi morti.

Confidiamo fiduciosi nel buon senso di Trump che, nonostante continui a gridare la propria aggressività sui social networks, sembra nei fatti il Presidente americano con il maggior buon senso (oppure senza una vera e propria visione sul da farsi), rispetto a tutti i suoi predecessori che di guerre ne hanno scatenate coscientemente a non finire in tutto il mondo.


Trump ha addirittura trovato un equilibrio con la Korea del Nord  (non grazie a lui ma fortunatamente su iniziativa della sua controparte Kim Jong Un). Speriamo che il buon senso (o la sua mancanza di visione strategica) continuino a prevalere nel presidente americano e finalmente decida di dedicarsi ad altro, anziché a fomentare guerre come hanno fatto i suoi predecessori.

venerdì 6 aprile 2018

La Rovesciata di Cristiano Ronaldo a Torino... il bello del calcio

Peccato per la Juventus ma il gol di Ronaldo nella partita di andata dei quarti di finale di Champions League 2018, è destinato a rimanere negli annali del "calcio spettacolo".


Trentatre anni e ha preso una palla in rovesciata a due metri e quaranta di altezza.
Molto più che bravo... un  fenomeno !

giovedì 5 aprile 2018

Riguardo alla gendarmeria francese e alla vicenda dei migranti sul treno a Mentone



Credetemi, non è la manie di dire sempre il contrario di quello che dicono i nostri professionali telegiornali e autorevoli giornalisti, proprio non riesco a vedere queste cose nell'ottica ipocrita e perbenista che rappresenta il modo in cui le notizie ci vengono propinate, il modo standardizzato dei giorni nostri di voler imporre il modo di vedere le cose.

Forse i nostri media hanno colto l'occasione per sparare a zero sui francesi dopo i fatti di Bardonecchia, dove i francesi hanno torto marcio, ma che la politica dovrebbe far pagare diplomaticamente al nuovo, giovane presidente francese, sempre in cerca di affermazione internazionale e sempre in corsa per diventare grande.

Parliamo quindi di una diversa lettura dei fatti del treno di Mentone (di cui ripostiamo anche il noto filmato, prendendolo da YouTube). Una famiglia di clandestini sul treno, che si rifiutano di farsi identificare e poi di scendere, nonostante invitati a farlo con le buone maniere e con il rispetto che si deve a qualsiasi essere umano, fino a quando è ragionevole.

Chi è il primo a strillare? Chi è il primo a ribellarsi all'autorità che rappresenta lo stato? Chi sono i primi a non volere bene a quel bambino piccolo e quello non ancora nato? Chi paga per il ritardo del treno? Chi paga il disagio degli altri passeggeri tra i quali, chi sà, forse c'era anche qualche altra donna incinta con l'esigenza di partire e arrivare in orario?

Guardate bene il filmato e poi domandatevi: "se io fossi stato il gendarme francese, cosa e come avrei potuto e dovuto fare per fare il lavoro che mi viene imposto dalla legge; ovvero far rispettare le regole e mantenere l'ordine e la sicurezza pubblica? Fare il proprio lavoro e il proprio dovere anche se bersagliato da qualche coglione con il telefonino che riprende e pubblica fuori contesto e nonostante l'opinione pubblica controllata da ipocriti e gente pronta a dire che non va bene, senza però proporre alcuna alternativa."

La responsabilità di quanto accaduto è esclusivamente dei migranti clandestini. I nostri paesi, Francia, Italia e altri paesi europei, offrono molto di più rispetto al nord Africa e ai paesi centro africani, lo dimostra il fatto che a migliaia vengono in Europa scappando dai propi paesi. Bene, a questi migranti andrebbe spiegato che se da noi si vive meglio che da loro, è grazie alle regole che ci siamo dati e che vogliamo rispettate, anche tramite persone preposte a tale scopo, dicasi ad esempio la gendarmeria in Francia.

Regole. Quelle regole che i migranti del treno di Mentone non hanno dimostrato di essere intenzionati a capire e rispettare, nascondendosi dietro troppo vaghi diritti umani e senza comprendere alcun dovere imposto dalle regole come ad esempio, attraversare frontiere legalmente, fornire le generalità alla gendarmeria, agevolare e non ostacolare i controlli dei gendarmi, tutte regole funzionali alla sicurezza di tutti!

Né la madre, né il padre di quel bambino non ancora nato, hanno dimostrato di volergli bene altrimenti non avrebbero opposto resistenza ai controlli a loro carico. Nessuno in Europa nega assistenza ad una donna incinta, né l'Italia e voglio credere neanche la Francia. Allo stesso tempo un
treno carico di passeggeri non può attendere all'infinito i comodi di un clandestino che non vuole essere identificato e che pensa solo a se stesso e a non essere rimandato a casa in base alle già citate regole, sin troppo elastiche ed ignorate.

mercoledì 4 aprile 2018

Tracce nel buio

Tracce nel buio. 
Un romanzo fantastico dall'intreccio avvincente e imprevedibile, tra fine del mondo ed esperimenti segreti, tra personaggi improbabili e storie di vera amicizia. 
Una storia lunga due notti raccontata in oltre 450 pagine. Una lettura avvincente che incuriosisce e coinvolge fino all'ultima pagina. 


martedì 3 aprile 2018

Il gioco d'azzardo e il crollo dei "valori" per chi lo pubblicizza

E' noto come la pubblicità di un prodotto, qualsiasi prodotto, ne condizioni la vendita al rialzo e come la stessa pubblicità riesca ad essere convincente riguardo alla qualità dei prodotti senza ulteriori verifiche da parte degli acquirenti e anche come la pubblicità particolarmente aggressiva riesca a creare la necessità di un determinato prodotto.

Tutto questo non è una novità e per questi motivi la pubblicità la felicità di siti internet e social networks che di per se sarebbero solo programmi per computers ma diventano una miniera d'oro quando vengono utilizzati da milioni di persone che ci trovano ogni sorta di pubblicità, profumatamente pagata.

In tutto questo sistema di pubblicità sempre più aggressiva e rivolta ad un pubblico, specialmente quello dei social, mediamente sempre meno intelligente e sempre più condizionato dallo strumento informatico, quello che fa veramente schifo è l'aumento esponenziale della pubblicità del gioco d'azzardo.

Il gioco d'azzardo è una pratica notoriamente deleteria per le finanze di molte persone, che facilmente induce in tentazione e che altrettanto facilmente diventa un vizio patologico riconosciuto anche dal mondo medico.
A poco serve l'ipocrisia del gioco responsabile architettata dal governo per lavarsi la coscienza dal rovinare migliaia di cittadini in cambio del gettito fiscale garantito dal gioco.

Quello che però sembra ancora peggiore è che il gioco d'azzardo venga pubblicizzato da personaggi ricchi e famosi. Ci sono personaggi del calibro di Francesco Totti e Claudio Amendola, solo per citarne due, un ex calciatore milionario il cui talento calcistico gli ha permesso di ritirarsi ancora giovane e non lavorare per il resto della sua vita, godendo di milioni guadagnati dando calci ad un pallone e un attore famoso, almeno in Italia, la cui carriera è stata sicuramente facilitata dal padre che era già nel settore e che lo fa dormire tranquillo dal punto di vista economico, anche lui senza dover fare i conti con 1000 euro al mese, turni, mobilità, precarietà e rinunce.

Proprio due personaggi del genere, che non hanno certo bisogno dei soldi che guadagnano facendo i testimonial del gioco d'azzardo, invogliano le persone a giocare e potenzialmente a rovinarsi facendo pubblicità al gioco d'azzardo. Ma dov'è finito un minimo di amor proprio?

Non dico che ci sia qualcosa di illegale. Sarà tutto perfettamente legale ma non è sicuramente etico. Possibile che questi facoltosi testimonial non abbiano mai sentito parlare delle patologie legate al gioco d'azzardo e dei problemi correlati?

Popolari personaggi dello sport e del cinema, milionari che non hanno mai vissuto i problemi del lavoratore medio, che con la loro popolarità, invogliano migliaia di persone a gettare via soldi nel gioco d'azzardo...


Tutto legale, certo... ma neanche un po' di vergogna?