"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

giovedì 27 febbraio 2014

Ancora Somalia. Ancora problemi mai risolti...

Passa il tempo ma i problemi vecchi rimangono. 
La Somalia ha oramai un governo suo, eletto non si sa da chi e da quanti cittadini, ma la Comunità Internazionale ha la pretesa di definirlo legittimo.

Legittimo si, ma corrotto e che non ha il controllo sulla propria economia e neppure sul proprio territorio, dove ancora imperversa la presenza del movimento estremista islamico Al-Shabaab.
Come sempre chi ci rimette sono i civili. E non i civili che riescono ad arrangiarsi; a rimetterci sono soprattutto i bambini.

A mio modo di vedere non è sufficiente denunciare la corruzione del Governo. Quello della Somalia è un Governo che è nato corrotto, sin da quando era un Governo transitorio supportato dall'ONU e da milioni di dollari che mai sono stati completamente convertiti in aiuti concreti e che raggiungessero tutti i bisognosi.

E' incredibile come, ogni volta che un paese viene destabilizzato per interessi economici, strategici o religiosi, ogni successiva istituzione creata a forza in quel paese, dall'intervento occidentale e dalle Nazioni Unite (gli esempi sono molti, dall'Afghanistan, al Kosovo), sia affetta da livelli di corruzione altissimi e con un'autorevolezza sul proprio territorio ridotta al minimo.

La storia ovviamente non insegna.
Peccato che a rimetterci in prima persona siano sempre i bambini. 
Bambini che in alcuni casi hanno un'aspettativa di vita di circa 5 anni....

Max
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AFRICA/SOMALIA - A rischio 50 mila bambini somali per malnutrizione e condizioni igienico sanitarie inadeguate

Mogadiscio (Agenzia Fides) – In Somalia la carestia del 2011 è finita, i miliziani sono stati mandati via da Mogadiscio, in politica sono stati fatti grandi progressi. Eppure le Nazioni Unite e il Governo somalo continuano a chiedere ai benefattori internazionali di aiutare il Paese, che sostengono essere in grave crisi. Le associazioni umanitarie, pressate dalle situazioni di emergenza in Somalia degli ultimi anni, non sono state in grado di impiegare tempi e risorse necessarie per la ricostruzione del Paese. Molti sopravvivono in condizioni terribili, la vita di 50 mila bambini è a rischio per malnutrizione severa. I benefattori internazionali, a causa del perdurare della crisi in Siria e delle nuove continue emergenze in Sud Sudan e nella Repubblica Centrafricana, hanno dato meno contributi alla Somalia, anche se gli indicatori sanitari somali sono molto più gravi rispetto a quelli di altri paesi. Destano inoltre preoccupazione i furti di denaro e la corruzione, in un Paese dove il Governo non ha un controllo efficace sull’economia. Un rapporto del gruppo di monitoraggio delle Nazioni Unite sulla Somalia e l’Eritrea aveva già denunciato in passato casi di corruzione tra i ministri del Governo, di appropriazione indebita di generi alimentari destinati agli aiuti, di cattiva amministrazione. Circa il 60% della popolazione, 3milioni e mezzo di persone che vivono nella Somalia centro meridionale, sono sotto il controllo di al-Shabab. L’ONU teme che l’offensiva potrebbe scattare nella stagione della semina proprio in questa regione conosciuta come paniere di beni di consumo e di servizi essenziali del Paese, e potrebbe quindi avere un grave impatto sul prossimo raccolto. (AP) (27/2/2014 Agenzia Fides)

Same article in english.



martedì 18 febbraio 2014

Kosovo in festa

Oggi, anzi ieri, in Kosovo, al suono di fuochi d'artificio, si è celebrato il sesto anniversario della dichiarazione unilaterale d'indipendenza dalla Serbia. 
Come accade sempre durante questa e altre ricorrenze kosovare, ad ogni angolo delle strade c'è qualcuno che vende delle piccole bandiere del Kosovo indipendente, oltre ad un gran numero di bandiere albanesi e americane.

Una gran festa anche quest'anno. Tutti felici per essere un paese indipendente, in banca rotta, che vive sull'assistenzialismo internazionale e preda del crimine organizzato. Un paese in balia di un'anarchia dilagante che va dal traffico stradale senza regole, fino a dentro le istituzioni.

Un posto che avrebbe vissuto una guerra, ma dove i bambini giocano alla guerra con pistole e fucili di plastica e sparano centinaia di petardi. 

Un paese dove manca l'acqua in modo drastico, ma l'attività principale rimane lavare automobili e marciapiedi.

Un luogo dove il reddito medio si aggira intorno ai 300 Euro, ma circolano un numero incredibile di auto nuove di fabbrica come Hammer, Mercedes e BMW ultimo modello, oltre ad ogni sorta di SUV e anche Ferrari.

Dal Kosovo partono ancora quintali di eroina verso l'Europa, centinaia di immigrati clandestini provenienti dal medio oriente e dalla Turchia.

Il Kosovo indipendente  festeggia nonostante non abbia la minima intenzione di rispettare degnamente le minoranze etniche anzi, tenta continuamente di escludere i loro rappresentanti dalla vita politica del paese. 

In effetti il Kosovo istituzionale può festeggiare... 
Può festeggiare per aver trovato il modo di spendere i soldi della Comunità Europea, senza fare nessun passo avanti verso una qualsiasi cooperazione con l'Europa.

Insomma... dopo 6 anni di indipendenza si può sicuramente dire di aver creato, non un paese indipendente, ma un posto dove le persone che ci abitano, sono singolarmente indipendenti l'una dall'altra e a loro volta indipendenti dalle Stato. 

Una realtà avulsa dalla Comunità Europea, molto vicina alla politica di ingerenza degli Stati Uniti che in questa confusione, mantengono il loro presidio militare post guerra fredda, proprio nel Kosovo indipendente. 

Non a caso, nel giorno dell'indipendenza del Kosovo, si vendono ad ogni angolo delle strade, le bandiere del Kosovo indipendente, insieme a quelle degli Stati Uniti d'America, il paese più amico del Kosovo indipendente.
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Link ad un articolo sul tema delle minoranze etniche del Kosovo:

lunedì 17 febbraio 2014

Governo Renzi... ?

Oh via... 

per la terza volta consecutiva in Italia abbiamo un Governo che nessuno ha votato.
Ci hanno aumentato le tasse a dismisura per compiacere la Comunità Europea e per continuare a garantirsi stipendi e vitalizzi miliardari, auto blu a rimborsi spese per acquisti vergognosi, quando una famiglia italiana media non riesce ad arrivare a fine mese anche se ha uno stipendio.

Prima Monti, poi Letta e adesso Renzi. 
Tutti nominati e non eletti, con qualche interpretazione normativa poco chiara ai più, soprattutto ai cittadini che almeno fino ad ora andando a votare, avevano l'impressione di avere i governanti che si meritavano. 

Sembra che "Renzi il giovane" abbia un piano aggressivo in chiave di riforme, speriamo che tutta l'energia che promette, non si esaurisca contro un sistema di vecchi ben radicati al sistema e alle poltrone. Speriamo che si circondi di buoni "cani da guardia" per evitare di essere sbranato alle spalle da qualche "vecchia belva" che si annida nei palazzi del potere.

Renzi dopo aver "ringraziato per il potere ottenuto", avrebbe previsto di fare una riforma al mese:

a Febbraio la riforma Costituzionale;
a Marzo la riforma del Lavoro;
ad Aprile la riforma della Pubblica Amministrazione 
e a Maggio il Fisco....

Speriamo che da Giugno in poi (visto che il calendario fino a Maggio è già pieno), si occupi anche del territorio e del patrimonio artistico, visto che ultimamente siamo stati in grado di far crollare mura che stavano in piedi dal Medioevo.

L'importante è che Renzi, nominato e non eletto (non dimentichiamolo mai), si occupi per prima cosa della riforma elettorale e per rispettare il proprio calendario, non ceda a "ricattini" e giochi di scambio, per poi negoziare:

i matrimoni gay per la riforma costituzionale, 
il diritto di cittadinanza per la riforma della pubblica amministrazione,
un allargamento del gioco d'azzardo per far passare la riforma del lavoro,  
sconti vergognosi sui capitali che devono rientrare dall'estero in cambio della riforma del fisco...

Questa non è merce di scambio !!!
La morale del Paese, le tradizioni, la storia e l'amor proprio sono patrimonio di tutti e non del volenteroso Presidente del Consiglio (nominato e non votato dal popolo).

Renzi la fiducia non l'ha avuta dal popolo, speriamo che dimostri al popolo di essersela meritata.


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La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.
Charles Bukowski

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P.S.: mentre scrivo sto ascoltando una persona intelligente che parla in TV e che come altri in passato, conosce e combatte il crimine organizzato in maniera efficiente.....

Caro Renzi, visto che il "toto ministri" non è ancora concluso.... 
alla Giustizia ci starebbe bene uno che "se ne intende"..... il Procuratore Nicola Gratteri !!!