"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

domenica 12 maggio 2013

Geopolitica e ingerenza negli affari interni... la posizione della Bolivia

In molti casi il controllo su paesi non allineati o che occupano una posizione nelle "aree geografiche di influenza" non si realizza scatenando una guerra supportata da scuse ipocrite avallate dall'ONU o da false informazioni di "intelligence".

L'ingerenza nelle aree di influenza, si realizza con ogni mezzo, anche tramite il controllo di organizzazioni "paravento" che formalmente assolvono ad uno scopo umanitario o di aiuto sociale.

Questo sembra che succedesse in Bolivia con USAID.

Il Presidente boliviano Morales il 2 Maggio 2013, ha infatti espulso l'organizzazione americana, con l'accusa di tentare di destabilizzare il paese con ingerenze politiche nell'ambito dei sindacati contadini.

Tra Bolivia e USA esiste un accordo quadro firmato da entrambi i paesi, con il quale veniva deciso di portare avanti rapporti bilaterali basati sul rispetto reciproco.

Il trattato era stato firmato all'indomani dell'espulsione dal paese dell'Ambasciatore americano Philip Goldberg per collusione con gruppi di dissidenti.

Successivamente anche la DEA, Agenzia Antidroga americana era stata espulsa dalla Bolivia con l'accusa di spionaggio.

Più recentemente e come se non bastasse, il Segretario di Stato americano John Kerry aveva infelicemente dichiarato che l'America Latina è il "cortile degli Stati Uniti".

L'ultimo atto in ordine di tempo è l'espulsione dell'organizzazione USAID. 

Sarà interessante da ora in poi seguire la campagna di discredito dei media nei confronti del Presidente boliviano Evo Morales e cercare di capire in che modo l'America porterà avanti la sua politica di ingerenza nell'area di influenza boliviana. 


Fonti: 



Nessun commento:

Posta un commento