"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 27 marzo 2017

pensioni dei politici e ingiustizia sociale

In uno dei tanti gruppi WhatsApp ho ricevuto questo video.
Anche se non mi posso definire un elettore del Movimento 5 Stelle, mi fa piacere che qualche rappresentante del Parlamento che noi tutti eleggiamo, si faccia sentire in maniera diretta e parli una lingua comprensibile e non il solito 'politichese'.
Certo è che l'ennesima beffa dei politici nei confronti del cittadino meriti una riflessione.
E meno male che l'attuale maggioranza dovrebbe essere di sinistra!
Mi sa che queste nuove generazioni di comunisti... di comunista non hanno altro che il nome...


Per la cronaca il provvedimento di ritoccare i vitalizi dei politici non è passato, ovviamente! 
Ed è solo una delle tante cose che doveva fare il PD di Renzi.

Complimenti... e intanto ci sono pensionati che con 450 Euro al mese ci fanno rientrare tiket sanitario, medicine, cibo e spese varie, mentre i politici sguazzano in pensioni milionarie che non gli bastano mai.

sabato 18 marzo 2017

Un libro su Putin, il lungimirante Zar dei tempi moderni

L'attuale leader russo è uno dei personaggi più discussi o per meglio dire "chiacchierati" del mondo.
Finalmente in questo libro ho trovato un punto di vista obbiettivo, una biografia che si rifà a documenti e fonti esistenti e che quindi, rappresenta Putin alla luce dei fatti e non della propaganda.

Putin, nato e cresciuto lontano dai palazzi del potere, un giovane irrequieto diventato poi uno studente di indubbio valore, uomo e marito che lavora assiduamente per raggiungere i propri obbiettivi come quello di entrare a far parte dei servizi segreti russi.

Una acarriera politica senza colpi di mano bensì auspicata dalle varie caste che si sono spartite il potere nell'ex Unione Sovietica, caste che Putin stesso ha poi combattuto e annientato in visione della ricostruzione di una grande nazione: la Russia di oggi.

Un libro che si basa su fonti documentali e valutazioni obbiettive, non soltanto sulle affermazioni dei media occidentali che dipingono costantemente un dittatore e un uomo senza scrupoli. 

Putin è un uomo politico tra i più potenti al mondo. Studiato in maniera obbiettiva e fuori dalle mire propagandistiche occidentali, non è sicuramente peggiore dei leader americani, francesi inglesi e di tutti gli altri leader mondiali, inclusi i nostri "amatissimi" governanti.

Proprio in relazione ai nostri governanti, Putin ha riportato la Russia agli antichi splendori, mentre i nostri politici non fanno che aggravare l'agonia dell'Italia che da altrettanti antichi splendori proviene.

La lungimirante visione politica di Putin, non solo ha portato la Russia a riprendersi l'appellativo di superpotenza, rimettendola di diritto tra i paesi più ricchi e potenti del pianeta, Putin ha anche intuito in anticipo rispetto a tutti gli illustri analisti e politici occidentali, il rischio derivante dall'ascesa dello Stato Islamico e degli estremismi religioni mediorientali.

Di non secondaria importanza è il legame che la Russia ha sempre avuto con la Chiesa Ortodossa e con i valori cristiani, legame che Putin ha reinserito tra i valori fondamentali della nazione, con tradizioni secolari e consuetudini, dando alla nuova Russia una chiara indicazione sul passato, per capire esattamente in che direzione andare e quali obbiettivi persseguire.

Pe me questa è una lettura consigliata se si è disposti ad ascoltare un punto di vista diverso rispetto alle "verità assolute" propinate dei mass media e dalla politica occidentale.

giovedì 9 marzo 2017

Migranti e accoglienza

Eccoci qua, prima di fare altra retorica sull'obbligo morale di ospitare migranti che scappano dalla guerra, guardate questo video.
Oramai circola su WhatsApp e su vari social ma non circola sui media nazionali e in televisione.
Una cosa è scappare dalla guerra, cosa ben diversa è andare a prendere i migranti direttamente a casa loro, per portarli in Italia ad opera di sedicenti organizzazioni benefiche e farli passare per vittime di chi sa quali crimini.
Quello dei migranti è un business che prescinde dal benessere del migrante. E' un business di 38 Euro al giorno per migrante che vanno nelle tasche di tutti quelli che, con "spirito altruista", si propongono di ospitarli.
Ci sono organizzazioni in Italia che ne hanno in carico migliaia. Migliaia di migranti moltiplicato per 35 o 38 euro a testa fa un sacco di soldi, in cambio di un pasto prodotto da qualche catering, che certamente è un pasto di buona qualità ma che per i grandi numeri costa pochissimo.


Video a parte, ci sarebbe poi da capire perché in certe località italiane i migranti vanno ospitati per forza e in altre località, dove ha casa qualche esimio riccone e politico di sinistra, i migranti non si possono proprio accogliere, come è avvenuto a Capalbio e come denunciato pubblicamente da politici di destra come Salvini in quest'altro video.

C'è una considerazione da fare in relazione alle misteriore guerre da cui scapperebbero i migranti che tanto generosamente accogliamo. Se di guerre si tratta, si tratta di guerre fomentare e pagate da governi occidentali, vedi in Libia, in Iraq, in Syria, in Afghanistan, solo per fare degli esempi.

In altri casi si tratta di situazioni che hanno origine dalla disastrosa situazione post-coloniale lasciata da paesi europei che per decenni hanno sfruttato e continuano a sfruttare risorse naturali, in cambio di niente, per poi andare via abbandonando tutto senza rimorsi e senza obblighi di sorta nei confronti delle popolazioni e dei dei governi locali.

Paradossalmente anche la Corte di Giustizia Europea continua a certificare la non responsabilità dei paesi coloniali ritenendo fondato il diritto dei Governi Europei a non ospitare i fuggiaschi di Africa e Medio Oriente, rimettendo tale possibilità a quanto stabilisce il diritto dei singoli paesi membri. 
(Questo video è uno dei tanti)

E' inutile poi nascondersi dietro ai soldi spesi dai paesi europei nei progetti di cooperazione internazionale. Questi soldi sono per legge lo 0,7% del PIL di ogni paese, soldi che finiscono in tasca ad altrettante organizzazini non governative per implementare progetti mai terminati, in molti casi inutili o irrealizzabili, progetti tra l'altro sui quali, nella grande maggioranza dei casi, i governi che finanziano non esercitano alcun tipo di controllo efficace.

Quello 0,7% serve a tutti per pulirsi la coscenza e per poter dire davanti ai media compiacenti che stiamo operando per il miglioramento delle condizioni dei paesi del Terzo Mondo. La stessa storia che sentivo in televisione anche 30 anni or sono. Da allora con tutti i soldi spesi in progetti di cooperazione, se fossero veramente serviti, nessun cittadino di quei paesi dovrebbe avere intenzione di emigrare altrove. 

Purtroppo siamo riusciti solo ad implementare un meccanismo di assitenzialismo sterile senza portare know-how o lavoro, ma solo qualche sacco di farina o di riso che nei nostri paesi avanzava, oppure finanziare qualche organizzazione non governativa, esattamente come faccaimo adesso in Italia con il fenomeno "migranti".

Mi fermo qui perché già mi viene da vomitare; senza entrare nel merito delle maggiori organizzazioni internazionali e delle loro agenzie e uffici in giro er il mondo. Di loro abbiamo già parlato in passato e non è cambiato niente.