Negli ultimi giorni la TV al
servizio della politica ci sta tempestando di servizi su quanto i migranti
siano funzionali e utili alle risorse dell'INPS. 8 miliardi di Euro di
contributi incassati dal lavoro di extracomunitari a fronte di 3 miliardi di
servizi erogati a loro favore.
Che significa? Per la televisione
di stato significa che la politica migratoria selvaggia di questo momento ha
dei risvolti positivi, infatti nei servizi successivi si parla dei successi
conseguiti dei fautori di questa invasione, dei successi di tutto lo stuolo di
comunisti che hanno aperto le frontiere del nostro Paese, come se veramente
avessero fatto il bene del Paese alla faccia di tutti i paesi europei.
Bene... il gregge di pakistani,
siriani, marocchini, tunisini e nigeriani che arriva nel nostro Paese
clandestinamente non c'entra niente con le entrate dell'INPS.
Gli extracomunitari che ad oggi
hanno trovato un lavoro e che pagano le tasse, sono stranieri assunti quando la
legge Bossi-Fini funzionava, o almeno ci provava; sono persone assunte mediante
il decreto flussi, in base al quale venivano stabilite aliquote di migranti per
i quali il lavoro già c'era.
Anche quella norma aveva dei
difetti, infatti la maggior parte degli extracomunitari che godevano del
decreto flussi non si trovava nel proprio paese di origine, ma era già
clandestina in Italia.
Ad ogni modo veniva offerta una
possibilità di regolarizzazione a una parte di questi clandestini, la cui opera
lavorativa era in gran parte già verificata dal datore di lavoro che li stava
facendo lavorare in nero, o che al massimo assumeva un parente o un amico
fidato di qualche straniero già conosciuto.
Questo significa che già prima
che iniziasse l'invasione facilitata dagli ultimi governi di sinistra, si
stentava a controllare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, vi si poneva comunque
un rimedio parziale e postumo.
Attualmente i clandestini che
arrivano in Italia a frotte, sono così tanti che nessuno riesce veramente a
contarli. Provengono da luoghi così desolati e così remoti che a mala pena
sanno scrivere il loro nome. Nessuno di loro conosce la cultura, le tradizioni,
gli usi e costumi italiani e pochi hanno intenzione di imparare qualche cosa.
Arrivano però abbondantemente indottrinati
sui propri diritti e forti del loro sedicente status di rifugiati, da
pretendere e non chiedere di essere aiutati, sfamati e remunerati, in cambio di
niente.
Ci troviamo così con uno stuolo
di mendicanti nigeriani che ad oggi sono almeno uno per ogni negozio o
supermercato presente sul territorio nazionale. Tutti con un bicchiere di
plastica in mano ad aspettare una moneta senza fare niente dalla mattina alla
sera.
Fino a pochi anni fa, mendicare
davanti ai negozi era un business degli zingari che nel frattempo se potevano
si prendevano tutto il portafogli, oggi gli zingari sono stati soppiantati da
nigeriani.
I senegalesi vendono
cianfrusaglie in spiaggia. Mentre fino a qualche anno fa erano pochi, adesso
sono una coda continua su tutte le spiagge, i pakistani si danno ad ogni tipo
di attività e vivono con il minimo indispensabile in 20 dentro lo stesso
appartamento, niente tasse, niente contratti di affitto, spesso vittime di qualche
criminale che per pochi soldi, esentasse, ne sfrutta la manodopera.
I tunisini in gran parte spacciano
droga in concorrenza con i marocchini. Inizialmente alcuni avrebbero anche
propositi più onesti, di lavoro di una vita pacata, poi questi propositi si
dissolvono davanti all'impossibilità e alla poca volontà di integrarsi.
Nessuno che parli italiano, i
nigeriani parlano solo quell'inglese africano con poche parole semplici e poca
grammatica, altri un po' di francese, la maggior parte un arabo che spesso
cambia in base alla provenienza geografica.
Non venite adesso a portare
l'esempio dell'unico migrante nigeriano o pakistano che parla correttamente inglese, italiano ed è laureato ad Oxford,
perché nella marea di extracomunitari che arrivano in Italia clandestinamente,
uno buono lo troviamo sicuramente.
Anche volendo, che tipo di lavoro potrebbe
essere offerto a questa gente? E se questo lavoro si trovasse, siamo sicuri che
lo vorrebbero fare o continuerebbero a preferire starsene con le mani in mano
davanti alla porta di un supermercato? Tanto alla fine della giornata il
guadagno è lo stesso e vitto e alloggio sono garantiti gratuitamente dai
contribuenti.
Ad oggi non ho alcuna notizia di
alcun migrante nigeriano assunto da un mostro parlamentare come giardiniere
nelle loro tenute o come cameriere per i loro lauti banchetti; eppure sono loro
a farli arrivare, a meno di G8 e summit internazionali, perché in queste
occasioni si riesce anche ad arginare il fenomeno dei migranti.
Qui non si tratta delle casse
dell'INPS, le orde di migranti di questo periodo non pagano un soldo alle casse
della previdenza, ci costano solo 35 Euro al giorno se maggiorenni e di più so
sono minorenni.
Viviamo in un paese a rischio
idro-geologico altissimo e con tutti questi "nulla facenti a scrocco"
non riusciamo a trovare una forma di lavoro regolare per fargli ripulire gli
alvei dei fiumi o tagliare un filo d'erba.
In Italia ci sono musei chiusi
perché manca il personale, siti archeologici chiusi per le stesse ragioni,
servirebbero volontari per ogni tipo di servizio, incluso l'anti incendio,
visto che ultimamente brucia tutto il Paese. Eppure teniamo migliaia di persone
a carico del sistema senza fargli fare niente.
Visto che tutta questa gente ce
l'abbiamo già e che li manteniamo, responsabilizziamoli e facciamogli
guadagnare i 35 Euro al giorno che ci costano. Farebbe comodo all'efficienza
dei servizi nazionali e servirebbe a loro per capire come si sta al mondo in
Italia, che ci sono oneri e onori, diritti e doveri, dare e avere.
Spieghiamo a queste persone che
la vita non è assistenzialismo gratuito ma guadagno attraverso il lavoro. Così
diventerebbero anche funzionali alla società, alle casse dell'INPS e alle
pensioni di chi vive con 400 al mese dopo una vita di lavoro.
Alcuni link... solo alcuni:
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