"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 14 maggio 2014

Supernotes

Il racconto di una storia vera al limite dell'incredibile. La storia di un uomo condannato a morte senza processo per essere arrivato a scoprire segreti indicibili che nessuno intende rivelare. 

Una storia che svela i retroscena di intrighi segreti e dei crimini commessi nell'ombra, proprio da quelli che si definiscono i protettori del mondo civile.

Sembra di leggere un racconto di Andy McNab. In effetti anche lo stile gli somiglia molto; la descrizione dei luoghi, degli stati d'animo, la preparazione di certe azioni. Si potrebbe definire una storia avvincente se si trattasse di un romanzo o di un racconto di fantasia.

Purtroppo si tratta di una storia vera che lascia a bocca aperta.

Riguardo al protagonista, molti dicono che tutte le vicende che ha dovuto affrontare se le sia andate a cercare e che "chi è artefice del proprio male, pianga se stesso". Forse in parte è vero. In fin dei conti anche il protagonista poteva vivere una vita mediocre senza farsi domande; poteva anche lui rimanere confinato all'ignoranza dolosa che caratterizza la maggior parte degli esseri umani, anziché andare alla ricerca di verità sempre più pericolose.

Si tratta comunque di un uomo che ha lavorato per la sicurezza della Patria, sporcandosi le mani personalmente e per conto delle stesse autorità che lo hanno comandato e poi dimenticato. 

Nessuno merita di morire senza processo; e soprattutto nessuno merita di essere abbandonato, dimenticato e poi ammazzato, per aver scoperto atti criminali commessi da governi e istituzioni governative.
Cose inconcepibili come la produzione e l'utilizzo delle "supernotes", che è e deve rimanere un segreto.

Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Ne abbiamo parlato tante volte... L'apparenza spesso inganna, molto spesso buoni e cattivi coincidono in maniera sorprendente; e comunque "quelli con il bastone più grosso, rimangono sempre i più buoni di tutti" (a patto di non finire nelle loro grinfie).


Per me è sicuramente un libro da leggere.


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