"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 13 ottobre 2014

Il Fu Mattia Pascal

Ho riletto "Il Fu Mattia Pascal" dopo anni.
L'ho letto sul Kindle mentre mi trovavo in viaggio.
E' strano come lo stesso libro riesca a suscitare emozioni diverse, che variano in base a momenti diversi della nostra vita.

Treno, aereo e autobus. Un viaggio tra luoghi geograficamente abbastanza vicini ma estremamente lontani a causa dei collegamenti.

Nelle dodici ore trascorse tra l'inizio e la fine del mio viaggio, anche io mi sono trasformato da una specie di Mattia Pascal inserito nella mia realtà naturale, nel mio mondo dove sono nato, con cui ho familiarità e dove mi muovo a mio agio, ad una specie di Adriano Meis che vive inserito in una realtà con cui ha familiarizzato volentieri e che per un periodo ha fortemente cercato e voluto.

Anche io, come Adriano Meis, ho maturato la convinzione che la mia avventura debba giungere ad un epilogo. E' ora di tornare a casa, tornare a vestire i panni di Mattia Pascal... 
...il fu Mattia Pascal, perché quando si ha la fortuna di tornare in luoghi che ci appartengono e a cui apparteniamo, non si torna mai ad essere uguali a quelli di una volta... altrimenti l'esperienza fatta sarebbe stata solo una perdita di tempo.    

(@)

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