Anche io sto con il Signor Stacchio, il coraggioso benzinaio che con un fucile da caccia, ha ingaggiato una sparatoria con una banda di rapinatori armati di kalashnikov, tra l'altro sventando la rapina.
Il fatto che il Signor Stacchio sia indagato è un atto dovuto della Magistratura che deve accertare come si sono svolti i fatti. Non voglio neanche pensare ad un eventuale rinvio a giudizio.
E' chiaro che non fa piacere ritrovarsi indagato alla stregua dei criminali che ha affrontato. Per le persone oneste doversi giustificare davanti ad un Magistrato, non è una bella esperienza, neanche quando sono pienamente dalla parte della ragione.
Io sto con il Signor Graziano Stacchio che ha agito per proteggere la vita delle persone che si sono rifugiate nel suo distributore e la vita della commessa della gioielleria. Il Signor Stacchio ha compiuto un gesto coraggioso e soprattutto senza esitare, quasi sicuramente senza mettersi a pensare all'articolo 52 del codice penale o al concetto giuridico di proporzionalità tra offesa e difesa, che in un Tribunale viene valutato a posteriori e con molta calma.
Io sto con il Signor Stacchio anche perché non credo che la maggior parte della gente comune, che non ha alcun obbligo o dovere di difendere il prossimo, si sarebbe opposta ad un gruppo di rapinatori armati fino ai denti con armi da guerra automatiche, intenti a commettere una rapina.
La reazione dei più, comunque non biasimabile, sarebbe quella di darsela a gambe o semplicemente di farsi gli affari propri.
Io sto con il Signor Stacchio che adesso, suo malgrado, rappresenta la necessità di ogni cittadino di difendere la propria e l'altrui vita; comprese le cose che garantiscono una vita decente, vale a dire la famiglia, gli affetti, la proprietà e le cose che ogni cittadino onesto si guadagna con il lavoro e pagando le tasse.
Alcuni link alla cronaca del fatto:
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