"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

venerdì 27 maggio 2016

Dovevo morire da "vedova nera"

Un libro su un aspetto del terrorismo islamico che ultimamente sembra ritrovare un certo interesse.

Il libro tratta di un episodio, probabilmente il primo, in cui le "vedove nere" cecene hanno richiamato l'attenzione della cronaca mondiale e dei governi. Si tratta del sequestro del teatro Dobrovka di Mosca nel 2002, risolto dopo giorni di sequestro, con oltre 100 civili e quasi 40 sequestratori e sequestratrici morti.

Questo testo ripercorre quell'evento attravarso la narrazione della vita di una famiglia cecena, affrontando tradizioni arcaiche di quel popolo, situazioni e motivazioni da ricercare in una radicalizzazione religiosa importata da paesi islamici e prodiga di promesse discutibili.

Tutti questi fattori, inducono giovani generazioni ad estraniarsi dalla vita sociale, dalla scuola e dal lavoro, convincendoli ad intraprendere una guerriglia per l'indipendenza della Cecenia che alla fine è funzionale solo al terrorismo e al radicalismo islamico. Una situazione che pregiudica la vita precaria di molti giovani ceceni, principalmente uomini ma ora anche donne, fino a convicerli a sacrificare la loro vita per un poco chiaro ideale di indipendenza; ideale inquinato da un radicalismo islamico spietato e feroce, che nella migliore delle ipotesi porterebbe il popolo ceceno ad ulteriori sofferenze.


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