Ho letto questo bel libro che è una raccolta di testimonianze delle lotte portate avanti in prima persona dall'autrice e dalle così dette "donne in nero", un movimento pacifista femminile.
Un movimento di donne di ogni nazionalità e etnia che ha come scopo utopico quello di far cessare le guerre e dare a tutti i popoli la possibilità di vivere in pace e nel dialogo.
L'autrice pur non nascondendo affatto la sua appartenenza politica ad una sinistra oramai fuori moda, ha lottato e lotta per i diritti delle donne e per la fine delle guerre.
Ha dedicato molto del suo impegno alla questione palestinese come si legge chiaramente nelle testimonianze del libro, rappresentando il problema dell'oppressione della Palestina anche al Parlamento Europeo, non dimenticando comunque la questione bakcanica e il Sud America.
Luisa Morgantini è stata anche candidata al premio Nobel per la Pace, una delle 1000 donne al mondo ad ottenere tale candidatura anche se, come sappiamo, il Nobel per la Pace ha un signficato molto relativo da quando, nel 2009 è stato attribuito addirittura al presidente Obama.
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