"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

sabato 8 aprile 2017

torto o ragione... affermazione e negazione dello Stato Islamico

Ho letto questo libro che parla dell'ISIS. Delle ragioni della sua nascita, dei suoi protagonisti e della minaccia che rappresenta per il mondo occidentale e per il medio oriente.

Ci sono al cune valutazioni che, alla luce dei fatti, vanno considerate:

al contrario delle precedenti organizzazioni terroristiche, l'ISIS si è dato un obbiettivo nuovo, quello di una piena affermazione come entità statale: il Califfato.

L'ISIS sta in effetti riuscendo in questo intento conquistando con la forza il proprio territorio e il proprio spazio vitale. 

Il consenso e il pur semplice sistema amministrativo che adotta al proprio interno e che regola la vita dei propri cittadini, da in effetti l'idea di un rudimentale funzionamento basato su regole, anche se difficilmente condivisibili in occidente poiché basate sulla sharia.

Sfido inoltre chiunque ad affermare che l'ISIS non è sovrano all'interno dei propri confini, anche se al momento sono confini molto elastici.

Per diventare uno stato vero e proprio necessità del riconoscimento internazionale che ovviamente non ci sarà, dal momento che è in corso una vera e propria guerra per non farlo affermare anzi, per far si che ne scompaia anche l'idea stessa.

Eppure ci sono precedenti nella storia in cui, stati ad oggi potenti e autorevoli, si sono affermati con la forza (quasi tutti), in alcuni casi massacrando popolazioni autoctone sui loro territori. In altri casi ci sono stati che si sono affermati esclusivamente grazie all'intervento e alla volontà di nazioni grandi e potenti, anche comtro il diritto internazionale. Precedenti gravi per poter negare a priori la creazione di un altro stato....

Pur non condividendo le idee del Califfo, riconosco che nel tentativo di affermazione del Califfato, egli utilizzi dei modi diretti e dichiaratamente basati sulla forza anziché sull'ipocrisia tipica della politica.

Mettendo su un tavolo la determinazione del Califfo, l'opportunismo americano e l'insignificante politica europea, può anche darsi che l'incertezza e la paura creata dagli attentati suicidi dell'ISIS, possa diventare merce di scambio per una vera e propria affermazione nazionale... 



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