"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

domenica 4 giugno 2017

La barzelletta del terrore islamico, psicosi collettiva e ipocrisia...

Mentre la Juve prendeva quattro "pappine" dal Real Madrid nella finale di Champions, si registravano altri due eventi che ovviamnete passano in secondo piano rispetto alla partita, per diventare interessanti solo dopo che milioni di spettatori hanno soddisfatto la sete di sport.

Uno di questi eventi è grave, ovvero l'ennesimo attentato a Londra con sei morti e 48 feriti, oltre a tre terroristi islamici uccisi.Si tratta dell'ennesimo episodio dove un maledetto (in questo caso tre), ha investito persone e ne ha accoltellate altre, credendo di compiere la volontà di un improbabile dio inteso in maniera distorta.

Non vogliamo entrare nei particolari dell'attacco che non conosciamo se non dalla televisione, sembra comunque ovvio che, se Trump continua a vendere armi alle fazioni sunnite salafite, identificando il nemico con gli stati sciiti, non possiamo nenache sperare di sconfiggere l'ISIS.

Ma questo riguarda la stupidità della politica internazionale e la limitata e povera visione delle cose che caratterizza l'occidente oramai da decenni, anche se il senno lo abbiamo perso con l'avvento della Comunità Europea, con la tendenza di inquadrare la NATO come il sistema di difesa dell'Unione anche se egemonizzato dall'America e con le grasse risate che si fanno i politicanti di Bruxelles su quasiasi argomento debbano affrontare.

Certe volte mi domando ma che c...o avrenno da ridere? Ora un motivo l'ho trovato:
il fatto di Torino di ieri sera, durante l'evento sportivo più importante del mondo, la Finale di Champions.

Ripetiamo che a Londra c'è stato un attentato di matrice islamica, con 6 morti e 48 feriti.

A Torino invece, c'è stato un rumore, sembra la caduta di un'inferiata, secondo altri potrebbe essersi trattato di un petardo. Non c'è stato nessun attentato dell'ISIS e nonostate tutto, ci sono 1400 feriti. 1400, millequattrocento...!! Di cui sembra 7 gravi tra cui un babino... tutte persone che si sono calpestate a vicenda per scappare da niente. Ma poi... per scappare dove? Abbandonando zaini, giacche, addirittura scarpe! correndo all'impazzata... per andare dove?

E poi ci domandiamo perché l'ISIS non ha ancora compito in Italia...In Italia l'ISIS ha già vinto senza combattere... facciamo entrare migliaia di migranti che scappano da guerre inesistenti o nella migliore delle ipotesi da guerre fomentate sempre dal solito amico americano. Li facciamo entrare in Italia sotto la bandiera di diritti umani puntualmente disattesi nei riguardi di molti connazionali, Addirittura andiamo a prenderli, i migranti, quasi a casa loro perché ognno di loro vale 35 Euro al giorno e poi, ad un tratto la paura latente di poter essere vittime di un attentato e i nervi a fior di pelle esplodono in una psicosi collettiva come quella di ieri sera a Torino.

Ricapitoliamo: a Londra in un attentato vero sono morte 6 persone e 48 sono state ferite.... e a londra gli attentatori c'erano da vero e sono stati uccisi dalla polizia.

A Torino per la caduta di una inferiata che ha fatto rumore (oppure un per un petardo scoppiato da qualche idiota) ci sono stati oltre 1400 feriti, di cui 7 gravi.... facce affrante, impaurite, lascime... ma nel peggiore dei casi, chi non è stato calpestato si è ferito con i cocci di qualche bottiglia di birra che non doveva entrare in piazza perché vietata.

Ma "dove vogliamo andare"? Le immagini dei telegiornali sono chiare, chi ha iniziato a scappare nella folla scappava perché già scappava il tizio di fianco. Tutti scappavano ma nessuno sapeva da cosa. E poi, ma dove andavano? Scappavano sì... ma verso dove?

E' altrettanto chiaro l'effetto "branco di pecore", dove la massa si muove per imitazione, per istitnto, per non motivata paura, dove nessuno pensa più al prossimo, sia esso un bambino, un invalido, una donna... un fuggi fuggi generale scatenato dalla paura immotivata per un "buuhh!" capace di inibile ogni forma di intelligenza umana a favore dell'istinto animale che prende il sopravvento.

L'ISIS ha vinto perché è riuscito ad incutere così tanta paura latente che basta un "niente" fatto da "nessuno" per provocare oltre 1400 feriti durante un "partita di pallone", per far cessare qualsiasi iniziativa dettata dalla ragione, qualsiasi senso di appartenenza, amicizia, conoscenza, altruismo nei confronyi del prossimo e scatenare un fuggi fuggi generale, così devastante da fare più danni di un attentato vero e proprio.

Tutto questo è evidente, è un dato di fatto, il resto sono scuse e ipocrisia dilagante.


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