Oggi, anzi ieri, in Kosovo, al suono di fuochi d'artificio, si è celebrato il sesto anniversario della dichiarazione unilaterale d'indipendenza dalla Serbia.
Come accade sempre durante questa e altre ricorrenze kosovare, ad ogni angolo delle strade c'è qualcuno che vende delle piccole bandiere del Kosovo indipendente, oltre ad un gran numero di bandiere albanesi e americane.
Una gran festa anche quest'anno. Tutti felici per essere un paese indipendente, in banca rotta, che vive sull'assistenzialismo internazionale e preda del crimine organizzato. Un paese in balia di un'anarchia dilagante che va dal traffico stradale senza regole, fino a dentro le istituzioni.
Un posto che avrebbe vissuto una guerra, ma dove i bambini giocano alla guerra con pistole e fucili di plastica e sparano centinaia di petardi.
Un paese dove manca l'acqua in modo drastico, ma l'attività principale rimane lavare automobili e marciapiedi.
Un luogo dove il reddito medio si aggira intorno ai 300 Euro, ma circolano un numero incredibile di auto nuove di fabbrica come Hammer, Mercedes e BMW ultimo modello, oltre ad ogni sorta di SUV e anche Ferrari.
Dal Kosovo partono ancora quintali di eroina verso l'Europa, centinaia di immigrati clandestini provenienti dal medio oriente e dalla Turchia.
Il Kosovo indipendente festeggia nonostante non abbia la minima intenzione di rispettare degnamente le minoranze etniche anzi, tenta continuamente di escludere i loro rappresentanti dalla vita politica del paese.
In effetti il Kosovo istituzionale può festeggiare...
Può festeggiare per aver trovato il modo di spendere i soldi della Comunità Europea, senza fare nessun passo avanti verso una qualsiasi cooperazione con l'Europa.
Insomma... dopo 6 anni di indipendenza si può sicuramente dire di aver creato, non un paese indipendente, ma un posto dove le persone che ci abitano, sono singolarmente indipendenti l'una dall'altra e a loro volta indipendenti dalle Stato.
Una realtà avulsa dalla Comunità Europea, molto vicina alla politica di ingerenza degli Stati Uniti che in questa confusione, mantengono il loro presidio militare post guerra fredda, proprio nel Kosovo indipendente.
Non a caso, nel giorno dell'indipendenza del Kosovo, si vendono ad ogni angolo delle strade, le bandiere del Kosovo indipendente, insieme a quelle degli Stati Uniti d'America, il paese più amico del Kosovo indipendente.
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Link ad un articolo sul tema delle minoranze etniche del Kosovo:
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