"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 31 agosto 2016

Un Giorno, in Settembre

E' un libro documentario della strage delle Olipiadi di Monaco del 1972, che ripercorre l'evento dalla sua ideazione alle estreme conseguenze che hanno avuto ripercussioni nei 20 anni successivi e oltre.

Paradossalmente la tragicità dell'evento, per la prima volta ha messo in luce la questione palestinese davanti al grande pubblico mondiale, in un momento storico dove attentati e dirottamenti aerei ad opera di attivisti palestinesi erano frequenti ma venivano messi in secondo piano mai media.

Il rapimento di Israeliani ad opera di palestinesi, in Germania, davanti alle telecamere di tutto il mondo, in occasione delle olimpiadi, ha necessariamente acceso l'intersse mondiale.

E' una lettura interessante per capire come gruppi estreminsti quali Settembre Nero riuscissero ad organizzare i propri attentati; i loro appoggi politici, i finanziamneti, la logstisìca.

E' altrettanto interessante capire quanti errori vengono commessi dai governi e dalle forze di sicurezza nel tentare di prevenire e all'evenienza reprimere simili azioni terroristiche.

Non a caso, solo dopo i fatti di Monaco del 1972, il governo tedesco creo la sua prima unità anti terrorismo appositamente addestrata, il GSG-9.

lunedì 25 luglio 2016

Il Profeta - Kahlil Gibran

"Almustafa, 

l'eletto e il beneamato, 

alba del suo giorno, 

aveva aspettato dodici anni 

nella città di Orphalese che 

la sua nave tornasse".




Un racconto che attraversa il rapporto dell'uomo con Dio, con il mondo e con se stesso.
(Questa edizione è in italiano e in inglese)

giovedì 14 luglio 2016

Bruciata viva

La testimonianza di una donna nata nei territori arabi della Cisgiordania, vittima di tradizioni e regole arcaiche che non consentono alle donne di avere una vita "normale".

Un racconto agghiacciante sul modo di vivere delle donne. Una vita priva di diritti, fatta di lavoro, silenzio e sempre in bilico tra la vita e la morte.

Un racconto di crudeltà e regole sociali che consentono il così detto "delitto d'onore".

Delitto d'onore che non dovrebbe essere mai ammesso ma che viene sempre giustificato e lasciato impunito. Un delitto che gli uomini non esitano a commettere nei confronti delle donne, basandosi su voci, pettegolezzi o semplicemente in preda alla rabbia.

Una testimonianza al limite dell'incredibile.

domenica 10 luglio 2016

Visita a Mantova



Mantova, piccola e bellissima città dei Gonzaga. Uno dei centri del rinascimento italiano. 
Eletta capitale della cultura italiana 2016.

Bella città riccadi chiese, parchi e monumenti. Splendida destinazione per un fine settimana all'insegna della cultura e della tranquillità.




giovedì 7 luglio 2016

FOIBE

Solitamente la Seconda Guerra Mondiale si studia più nei dettagli rispetto alla Grande Guerra.
Ci sono comunque episodi, periodi e vicende che rimangono misteriosi e taciuti. Uno di questi episodi è il grande mistero che avvolge le stragi delle foibe.
Tra il '43 e il '45, dopo l'ascesa delle organizzazioni partigiane della Jugoslavia e della Venezia Giulia, prima e soprattutto dopo l'avvento di Tito al potere nei Balcani, con il relativo disinteresse alleato, si è consumata una strage di italiani, alcuni di loro additati come fascisti, altri come anti comunisti, altri solo per vendette private e altri ancora proprio perché italiani.

In un momento storico, dopo la sconfitta dei tedeschi nazisti, dove i confini tra i blocchi occidentale e sovietico erano in piena fase di definizione, con un equilibrio politico internazionale da definire, gli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria, uccisi dopo processi sommari o senza alcun processo e poi gettati nelle foibe, non sono mai veramente interessati a nessuna delle parti in causa.

I morti delle foibe sono interessati nei limiti del possibile alla Repubblica Sociale, nel tentativo di inscenare una propaganda anti jugoslava e anti comunista. Non sono invece interessati agli alleati, più orientati al futuro scenario internazionae e alla spartizione della Germania. 
Non sono interessati alla Jugoslavia neanche dopo la guerra e nonostante la politica espansionistica di Tito verso Trieste, sia stata la vera causa di quei morti.
Ciò che è peggio è che i morti delle foibe non sono interessati neanche alla politica italiana. 

Sarebbe sconveniente soprattutto per alcune fazioni politiche, riconoscere che dopo l'armistizio, per la leadership comunista, Togliatti in testa, era più importante affermare l'internazionalità del partito comunista e la sua influenza verso ovest in base alla strategia dell'Unione Sovietica (volta a riunire tutti i partiti e movimenti comunisti europei, in un unico grande coordinamento internazionale), anziché fare gli interessi degli italiani che vivevano nell'Istria e nella Venezia Giulia, massacrati e fatti sparire, forse per sempre, nelle foibe.

Questo libro presenta un quadro completo degli avvenimenti delle foibe, della situazione bellica e politica dell'Italia e dell'Europa negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale e del primo dopoguerra.

martedì 28 giugno 2016

La Guerra dei nostri Nonni

La guerra dei nostri nonni è in effetti la guerra che si studia meno a scuola e di cui non si conoscono affatto i protagonisti.

Questo libro ci racconta i fatti della Grande Guerra attraverso le testimonianze dei protagonisti veri.
Non quelle dei generali, emeriti incompetenti messi li per discendenza o raccomandazione, ma dal punto di vista dei soldati.

I soldati che andavano all'assalto in salita per ordine dei loro generali, mentre ogni altra via era bloccata dai carabinieri, loro sono gli eroi della Grande Guerra.

Chi sa perché a qualche incompetente come Cadorna continuano ad intitolare vie e piazze, quando è stato responsabile di migliaia di morti tra i militari lanciati allo sbaraglio contro il nemico e decine e decine di soldati fucilati per dare l'esempio...? Chi sa poi quale esempio?

Questo è un bel libro, si legge "tutto di un fiato" e ci aiuta a dare un valore a quello che abbiamo, alla nostra Patria, al frutto nato dal sangue dei nostri nonni e bisnonni.

Ci aiuta inoltre a capire quali esperienze belliche ed ingiustizie post-belliche, abbiano contribuito a creare i personaggi più sanguinari della Seconda Guerra Mondiale e le masse che li hanno assecondati e seguiti.