"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 6 aprile 2011

Preda


Un romanzo senza riferimenti a persone e cose vere. 
In circa 400 pagine, l'autore narra una storia intricata che si sviluppa tra famiglia, ricerche sulle nanotecnologie e sperimentazioni tecnologiche avventate.
Molto interessante è il parallelo tra lo studio del comportamento animale e lo sviluppo di tecnologie avanzate basate sugli stessi principi istintivi e di apprendimento.
La storia riconduce anche a valutazioni su di un problema reale, quello dell'etica nella ricerca scientifica, il limite alla sperimentazione le implicazioni per la sicurezza e la sopravvivenza del genere umano.
Il finale lascia un po' a desiderare ma il racconto mi è sembrato avvincente.

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