è fuori da ogni dubbio che tutti noi "contribuenti ligi al dovere", siamo chiamati ad onerosi sacrifici "anti-crisi".
E' altrettanto vero che finalmente l'Italia sta cambiando faccia, o meglio sta lentamente riacquistando una faccia, grazie alla lungimiranza del Presidente Napolitano e alla competenza del Premier Monti.
Dopo aver camminato sul bordo del baratro del fallimento per tanto, troppo tempo, finalmente l'Italia come Stato sembra uscire dalla crisi. Per qualche anno in crisi ci saranno alcune categorie di lavoratori e alcune classi sociali più di altre, ma la ripresa sembra una certezza e il futuro più roseo del presente.
Cercando di dare uno sguardo obbiettivo ai recenti fatti di politica economica, va rilevato che Monti si sta muovendo in base ad un piano di ripresa ben preciso e molto elaborato. Non è facile. Per tutti noi cittadini comuni, elettori e contribuenti, le cose non andavano bene e tutti noi avremmo fatto questo o quello per migliorare la situazione.
Tra le chiacchiere da bar e l'agire politico concreto c'è però una bella differenza, quella differenza che corre tra teorie approssimative basate su scarsa informazione e chiacchiere, e una pratica fondata sulla profonda conoscenza della situazione economica del paese e la capacità di mediare tra le varie forze politiche che continuano ad esistere e ad esercitare pressioni verso obbiettivi diversi dalla ripresa economica, tentando di conservare il proprio elettorato in vista di elezioni future.
Ma veniamo all'argomento di queste poche righe:
eliminare il superfluo sembra di per se sufficiente a garantire al paese una discreta ripresa. Bene, alla luce dell'ottimo lavoro portato avanti da Monti, il superfluo si identifica ad esempio e tra l'altro, in un numero eccessivo di parlamentari.
Quante volte abbiamo sentito dire frasi del tipo; "ma che ci facciamo con mille deputati in Parlamento?", "come fanno a trovare un accordo in così tanti?" "ma quanto ci costa tutta questa gente in Parlamento?"
Domande semplici ma legittime, tutte queste persone sono troppe. Sono troppe soprattutto in virtù del fatto che l'assenteismo in Parlamento raggiunge livelli incredibili.
Proviamo ad immaginare poi: mille politici significa altrettanti stipendi, indennità, benefici, rimborsi milionari, significa un numero imprecisato di raccomandati, la maggior parte dei quali non si rivelano all'altezza di altri più meritevoli. Significa altrettanti "portaborse", "lecchini" e "ruffiani" che galleggiano nell'ambiente politico senza un ruolo preciso. Un numero esagerato di politici non fa il bene del popolo, fa solo il bene dei politici.
Con la metà dei parlamentari si potrebbe fare tutto e molto più in fretta, soprattutto risparmiando un sacco di soldi tra stipendi rimborsi, benefici, indennità e pensioni d'oro.
Superfluo quindi, come superflua sembra la classe politica che continua a percepire fondi per giornali di partito che non legge nessuno o quasi.
Partiti politici che continuano ad esistere nonostante i propri membri siano stati eletti in una coalizione e adesso vagano tra destra e sinistra senza trovare posto. La verità è che tali partiti in cerca di identità cercano freneticamente una propria collocazione, alleanze di comodo per accaparrarsi più voti possibili.
Questa classe politica, in realtà mai cambiata, è quanto di più superfluo ci sia nel nostro Paese.
Politici strapagati di destra, sinistra, centro, ma oramai anche di "sopra", di "sotto", di "fuori" e di "dentro". Voltagabbana in base ai propri interessi, oggi alleati a destra, domani a sinistra, nostalgici di compagini politiche oramai anacronistiche ed estinte. Ferventi sostenitori di bandiere bianche (alcune), rosse (molte), nere (poche), che non capiscono che il mondo è cambiato (per fortuna) e che la gente ha bisogno di un lavoro, di uno stipendio, di una casa, e ne ha bisogno ora, per crescere la propria famiglia e i propri interessi e le proprie aspirazioni.
Soprattutto la gente ha bisogno di avere certezze: la certezza che lo stipendio basti per arrivare alla fine del mese, basti anche, perché no? Per qualche settimana di ferie. La certezza che in treno non arriverai puntualmente in ritardo, che la posta verrà recapitata regolarmente, che andando all'ospedale troverai personale qualificato e cortese, consapevole che viene pagato con i soldi delle nostre tasse e, soprattutto che quando un cittadino ha bisogno di cure mediche o di analisi diagnostiche, ne ha bisogno subito e non tra un anno.
Il superfluo da eliminare è quindi la classe politica, una banda organizzata, pagata profumatamente perché le cose in Italia vadano bene e i cittadini possano accedere a servizi garantiti anche senza raccomandazioni e senza avere qualche amico che possa "dare una mano". Un compito certo non facile quello di gestire lo Stato e la vita sociale, ma sicuramente un compito non impossibile se espletato con altruismo, disinteresse e senso del dovere.
Da anni e anni le cose non vanno così. Da sempre ci sono dei cittadini che non riescono ad accedere ai servizi per cui pagano le tasse. Da sempre il paese viene gestito aumentando il debito pubblico e sperperando soldi destinati al benessere comune.
In una semplice ottica di mercato, comparando il paese ad una impresa, se le spese sono più dei ricavi, ci sono due possibilità: aumentare i ricavi, ma nel caso dell'Italia il fisco è già sin troppo oppressivo, o diminuire le spese e cambiare gli amministratori dell'impresa. I politici, sono loro la parte estremamente superflua, eccessivamente onerosa ed evidentemente incompetente nella gestione dell'impresa "Stato"..
In questo momento storico anche i politici si sono accorti che per risolvere il problema della crisi economica si deve fare come dice Monti, le decisioni impopolari del governo tecnico sono l'unica via d'uscita. Il ruolo del politico si è ridotto a blande lamentele e a chiacchiere che per tramite dei mass media mirano a convincere il futuro elettorato.
I politici per come si sono ridotti oggi, a noi contribuenti onesti, non ci servono! Anzi, ci rallentano, ci impoveriscono, ci prendono in giro; come ci prendono in giro tutte le chiacchiere che i TG riportano dal mare di dichiarazioni che ogni politico dispensa ogni giorno.
Per fare un altro esempio: se in Italia ci sono persone che si permettono di non pagare le tasse, queste andrebbero perseguite con leggi che permettano di recuperare efficacemente i soldi sottratti al fisco. Bene, i nostri cari politici, di destra, di sinistra e senza identità, non sono mai riusciti a fare si che questo potesse accadere. Poi viene fuori che membri di partiti hanno fatto sparire milioni di Euro, altri sono collusi con tangenti su appalti e contratti, altri semplicemente vivono alle spalle della collettività.
Questi politici non ci servono. Sono superflui e ci arrecano un danno... a noi onesti contribuenti.
Eliminiamo il superfluo, diminuiamo il numero di politici e scegliamoli onesti, disinteressati e altruisti. Tutte qualità che si addicono ad amministratori della cosa pubblica che mirano al bene dei propri elettori, non alla sopravvivenza di una bandiera di partito, o solo ai propri interessi personali e di qualche amichetto.
E soprattutto, questi politici... paghiamoli di meno.