Ci siamo seduti dalla parte del torto perché dalla parte della ragione i posti erano già tutti occupati - (B. Brecht)
"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)
sabato 28 dicembre 2013
giovedì 26 dicembre 2013
Natale...
E' un po' che non scrivo nulla...
ancora una volta sono entrato nel tunnel del lavoro...
Non so perché ma non riesco proprio a staccare la spina...
Questo Natale è passato proprio come non avrei voluto...
lavorare va anche bene, ma quest'anno mi sa che non va proprio così bene...
Né a Messa, né pranzo e anche cena proprio all'ultimo momento...
Chi sa...
forse mi meritavo questo...
come ai bambini che trovano il carbone sotto l'albero anziché un bel regalo...
eppure non mi pareva di essere stato particolarmente cattivo...
Si vede che era destino...
magari andrà meglio l'anno prossimo...
e Tanti Auguri a tutti...
ancora una volta sono entrato nel tunnel del lavoro...
Non so perché ma non riesco proprio a staccare la spina...
Questo Natale è passato proprio come non avrei voluto...
lavorare va anche bene, ma quest'anno mi sa che non va proprio così bene...
Né a Messa, né pranzo e anche cena proprio all'ultimo momento...
Chi sa...
forse mi meritavo questo...
come ai bambini che trovano il carbone sotto l'albero anziché un bel regalo...
eppure non mi pareva di essere stato particolarmente cattivo...
Si vede che era destino...
magari andrà meglio l'anno prossimo...
e Tanti Auguri a tutti...
lunedì 18 novembre 2013
Interrare rifiuti... seppellire vittime innocenti
Il caso dei rifiuti interrati dalla camorra in provincia di Caserta, è così all'ordine del giorno sui media nazionali che non si parla quasi più neppure della probabile guerra in Syria. Anche Berlusconi o la crisi economica passano quasi in secondo piano davanti alla devastazione dei rifiuti tossici in Campania.
Era ora! Mi viene da dire.
Era ora si... ma è possibile che fino ad ora non se ne sia mai parlato?
In effetti qualcuno aveva provato a dirlo, ancora prima che le dichiarazioni di Carmine Schiavone venissero divulgate.
Saviano lo aveva anche Scritto. I medici si erano accorti sicuramente che il numero di casi di tumore era in qualche modo anomalo, eppure nessuno ci faceva caso.
Eppure per interrare tonnellate di rifiuti non basta un giorno solo, servono macchine operatrici, serve manodopera, ma ancora di più serve il terreno per interrare qualche cosa.
Come si spiega che il fatto che non abbia visto niente nessuno?
Almeno il proprietario del terreno avrà visto che qualcuno ci lavorava?
Non si riesce a credere che il tutto sia avvenuto senza che nessuno, proprio nessuno abbia visto nulla di strano.
Adesso che è già morta tanta gente, adesso che i media cavalcano l'onda della notizia, adesso si... adesso sono tutti interessati a puntare il dito contro qualcuno, a cercare responsabilità.
Ognuno di quelli che sapevano, ogni autorità che ha tenuto segreti tutti i fatti, ogni responsabile degli interramenti abusivi, ogni persona che poteva fare qualche cosa ma non l'ha fatto... ognuno di questi soggetti un giorno, farà sicuramente i conti con la propria coscienza.
Per adesso tutti parlano di bonifica dei terreni contaminati.
E qui arriva il nuovo rischio...
Fino ad oggi, in un modo o nell'altro, la criminalità organizzata campana ha interrato rifiuti tossici abusivamente, incassando milioni di Euro per non aver rispettato alcuna regola a riguardo.
Adesso l'importante sarebbe fare attenzione ed evitare che proprio la criminalità organizzata si occupi della bonifica nel rispetto delle regole.
Sicuramente la criminalità organizzata non si lascerà sfuggire la possibilità di partecipare agli appalti per la bonifica. Si parla di altri milioni di Euro!
Speriamo che le autorità preposte a vigilare sui futuri appalti si rivelino vigilanti e oneste, altrimenti la criminalità organizzata riuscirà ad incassare il doppio dei soldi che ha già incassato, provocando al tempo la morte di migliaia di persone.
I rifiuti si tolgono dalla terra anche se costa soldi, mentre i morti a causa dei rifiuti non ritornano in vita.
E' necessario che quei morti non servano a procurare altri proventi alla criminalità organizzata, è necessario che l'urlo di quei morti ci rimanga nelle orecchia e ci spinga alla ricerca della giustizia.
C'è bisogno di onestà e coraggio! C'è bisogno di dimenticare il "dio denaro" e di iniziare finalmente a farsi carico della salute, dei diritti e del bene delle persone. C'è bisogno che chi sa qualche cosa si faccia avanti e che l'attenzione mediatica non diminuisca.
Quando si parla della vita delle persone non si può fare finta di niente, non si può permettere che l'attenzione diminuisca, c'è l'obbligo, almeno l'obbligo morale di fare qualche cosa per fermare la carneficina e rendere giustizia a chi ha già perso la vita.
Un esempio? Denunciare la criminalità organizzata, i suoi adepti e i suoi atti, senza avere paura, potrebbe essere un buon inizio. Il silenzio ha già fatto troppe vittime!
O no?
Speriamo bene.
sabato 16 novembre 2013
Frase del giorno - Quote of the day
martedì 15 ottobre 2013
Dove lo mettiamo il corpo di Priebke?
Erik Priebke, capitano delle SS del Terzo Reich, mai pentito per i crimini commessi e soprattutto per la strage delle Fosse Ardeatine, è morto a Roma alla veneranda età di 100 anni.
Questo è il fatto... ora guardiamolo più da vicino, senza pretese di dire qualche cosa di nuovo, solamente proponendo un punto di vista diverso:
dopo la Seconda Guerra Mondiale, Priebke ha vissuto da uomo più o meno libero in Argentina per 50 anni. L'Argentina ha storicamente ospitato e accolto diversi gerarchi nazisti in fuga dopo il crollo del Terzo Reich.
Per quanto questo rappresenti una colpa dell'Argentina nei confronti dei milioni di vittime in attesa di giustizia, va anche detto che la giustizia sicuramente non l'ha fatta il Processo di Norimberga; un processo amministrato da stranieri e non dai tedeschi, dove tutti i nazisti arrestati e presentati alla corte, erano già considerati colpevoli.
L'argomento meriterebbe una disamina accurata ma per i nostri scopi basta e avanza dire che gli altri ufficiali nazisti, superiori in grado a Priebke, Albert Kesselring e Herbert Kappler, sono stati entrambi condannati ed entrambi morti fuori dal carcere nella loro terra natia.
Dopo 50 anni, negli anni '90, l'Italia ha ottenuto l'estradizione del vecchio Priebke. Dopo altri 4 anni di processo lo ha condannato per i crimini commessi quando era ufficiale delle SS a Roma.
Anche qui non ci addentriamo nei particolari della condanna di Priebke che come dicevamo, non era l'ufficiale più alto in grado tra le SS assegnate a Roma.
Comunque vada, Priebke ha scontato la pena che è prevista dalla Legge italiana. Condannato all'ergastolo, ha vissuto in un regime di libertà limitata a Roma per il resto della sua vita.
Priebke ha quindi scontato la pena prevista.
Alla fine l'unica certezza della vita si è verificata anche per Priebke: all'età di 100 anni, è alla fine giunta la sua ora. Adesso le sue spoglie, volente o nolente, come sono venute dalla terra, alla terra torneranno.
Adesso che è morto, Priebke non lo vuole più nessuno:
l'Argentina che lo ha ospitato per metà della sua vita, rifiuta di seppellirlo;
Di rimandarlo in Germania da dove viene, non se ne parla nemmeno;
A Roma non lo vogliono...
Chi sa cosa pensavano le autorità romane quando lo hanno condannato a scontare l'ergastolo a Roma?
Forse pensavano che Priebke vivesse per sempre?
Va bene non rendergli omaggio in chiesa dal momento che il Diritto Canonico non prevede funerali religiosi per chi non si pente dei peccati commessi in vita... Priebke farà sicuramente i conti con la Giustizia Divina.
Due metri quadrati di terra per seppellire il corpo di un vecchio, credo che non si possano negare a nessuno.
Neanche ad un criminale che ha comunque subito una condanna e ha scontato la pena comminatagli come previsto dalla Legge.
Seppellirlo costituisce solo di un gesto di umanità che ci rende diversi da lui.
Per quanto riguarda il rifiuto di seppellire Priebke a Roma per paura che la tomba diventi meta di pellegrinaggio, a questo riguardo credo che se dovesse succedere un fatto simile, ognuno sia libero di andare in pellegrinaggio dove gli pare e piace, fin quando rispetta la Legge ed è in pace con la propria coscienza.
lunedì 14 ottobre 2013
Ma la RAI che "acquista" Croza".... ???
Sembra che Maurizio Croza, il comico, abbia firmato un contratto con la RAI, televisione di Stato, per 480 mila Euro a puntata.
Ma che trasmissione farà Croza per tutti questi soldi?
Per 480 mila Euro a puntata dovrà far ridere tutti a crepapelle!
Lui ride di sicuro !! Ma tutti questi soldi chi li paga?
Se è vero come è vero che la Rai pretende il canone da chiunque possieda una televisione, alla fine i 480 mila Euro a puntata li paghiamo noi.
A me sembrano troppi.
Ma siamo in "crisi" o no? Se siamo in crisi e la Rai ha tutti questi soldi da buttare via, allora facciamo a meno di Maurizio Croza alla Rai e i milioni di Euro che servono allo Stato, prendiamoli dalla Rai anziché aumentare le tasse.
480 mila Euro a puntata ad un comico, in un momento in cui non ride proprio nessuno a forza di pagare tasse su tasse?
La cosa buffa di tutto questo è che le risate più grasse se le farà proprio il comico e non il pubblico.
Dove si trovano i soldi per diminuire l'IVA, per i cassintegrati, per ricostruire l'Aquila?
Iniziamo a recuperare questi sprechi della Rai e poniamo un tetto "etico" a questi contratti.
In Italia in questo momento... non c'è nulla da ridere.
lunedì 7 ottobre 2013
Lotta al terrorismo e guerre ignote...
Anche oggi nel mondo e anche in Italia si è data notizia "dell'ennesimo successo americano contro il terrorismo"....
In due parti del mondo, in Libya e in Somalia, le truppe americano avrebbero catturato un pericoloso terrorista legato ad Al-Qaeda che si aggirava per le strade di Tripoli (a cui tra l'altro era stato dato asilo politico nel Regno Unito negli anni '90). Oltre a questo, sempre le truppe americane, avrebbero distrutto una base dei militanti Al-Shabaab in Somalia, in risposta a quanto avvenuto in Kenya non più di una settimana fa.
Bene... nonostante questo basti a far pensare all'opinione pubblica che da oggi il mondo è più sicuro e che la lotta al terrorismo procede bene (sembra di leggere 1984 di Orwell e io spero di non fare la parte del Signor Winston), cerchiamo di vedere questi fatti sotto un'ottica leggermente diversa e soprattutto cercando il punto di osservazione di chi subisce le aggressioni altrui....
L'attuale governo libico si è in effetti lamentato dell'ingerenza militare americana. L'azione di cattura del così definito terrorista islamico in territorio libico è avvenuta senza preavviso e senza il preventivo consenso delle autorità nazionali libiche, proprio come era avvenuto per l'omicidio di Osama Bin Laden in Pakistan.
Considerando che gli Stati Uniti si trovano ad almeno 9 ore di aereo dalla Libya, questo la dice lunga su quanto sia versatile "la falange armata di Obama" e quanto essa sia immune dal rispetto di qualsiasi legge e di qualsiasi confine.
Diciamo pure che fino a quando c'era Gheddafi, la Libya era immune dai movimenti estremisti islamici, infatti le porte verso l'Europa erano protette proprio dal leader non allineato della Libya che teneva a bada movimenti tribali avversi al suo potere, ma anche eventuali alleanze con estremisti e gruppi radicali fondamentalisti islamici.
Poi l'Occidente ha avuto la brillante idea di giustiziare senza processo il leader libico perché ci faceva pagare troppo caro il suo petrolio (la protezione dei diritti umani non centra niente, la Libya di Gheddafi era uno dei paese africani con il reddito pro-capite più altro e il paese africano a cui tutti i paesi occidentali e orientali avevano venduto armi a non finire).
Crollato il potere forte in Libya, rimpiazzato da un governo riconosciuto dall'Occidente ma che di fatto non governa il proprio territorio, è subentrato il problema terrorismo islamico che attecchisce in maniera impressionante dove non ci sono autorità fortemente radicate (e noi lo avevamo già preannunciato). Con l'insediamento del terrorismo, si rende anche necessario un intervento arbitrario americano che dimostra l'inefficacia del nuovo sistema di potere instaurato in Libya, ma che tristemente dimostra quanto il terrorismo si espanda proprio in conseguenza delle guerre occidentali.
Teniamo presente che un leader terrorista catturato, non significa che i terroristi in Libya se ne sono andati, l'azione americana era mirata a quella singola cattura, non a debellare cellule terroristiche insediate in Libya.
C'è una considerazione ulteriore da fare: nessuno vorrebbe essere vittima dei terroristi islamici, gente senza scrupoli che pur di creare danno all'occidente sarebbe disposta a farsi esplodere.
Ma chi vorrebbe essere vittima di un'aggressione militare americana non autorizzata da nessuno? Svegliarsi a casa propria con la canna di un fucile in bocca e circondato da militari americani non sarebbe sicuramente presagio di una buona giornata...
Eppure tutto questo succede. Non una volta sola: questo succede a seguito di attività costanti di spionaggio, che una volta ogni tanto si tramutano in una notizia "quasi" certa, che scatena un'azione militare arbitraria autorizzata da Obama.
In modo meno marcato, anche le precedenti amministrazioni americane fomentavano guerre (Iraq, Afghanistan, solo per citarne due scatenate da J.W. Bush) e alimentavano movimenti ribelli per destabilizzare governi non allineati alla politica del petrolio americana, o contrari al concetto di "sicurezza interna" degli USA (ad esempio la Syria).
Erano mosse che politicamente ci si potevano aspettare da un repubblicano come Bush, finanziato e autofinanziato dalle multinazionali del petrolio. Manovre mirate al controllo delle risorse petrolifere anche se mascherate dalla protezione dei diritti dei popoli.
Un incremento nel numero delle manovre militari segrete, l'uso smoderato di droni e la totale assenza di un coordinamento internazionale (neanche in ambito NATO) come quello degli ultimi anni ad opera di un democratico, premio Nobel per la Pace, come Obama, fanno pensare a scopi meno materiali come ad esempio il controllo del petrolio. Fanno più pensare all'auto proclamazione dell'America a protettore del mondo e all'elevazione di Obama a custode della pace e della sicurezza dell'America e di tutti i paesi che ad essa si assoggettano.
Fanno pensare a una percezione del rischio da parte americana molto più spasmodica rispetto al passato, ad una necessità di proteggere i propri interessi guardando a confini troppo lontani come quelli della Macedonia di Alessandro Magno, della Francia di Napoleone o della Germania del Terzo Reich; oltre ad un'assunzione di poteri sovrumani, senza controlli ulteriori, quasi "divini", da parte di Obama.
Scordiamoci per un attimo di essere in un paese alleato o comunque nell'area di influenza americana. Mettiamoci per un secondo nei panni dei così detti paesi non allineati: tutti quei paesi islamici che non praticano il terrorismo e neppure approvano il terrorismo islamico, mettiamoci anche nei panni della Korea del Nord, di tanti paesi cento e sud americani e di altri paesi che rivendicano la propria indipendenza in politica interna e nei rapporti con gli altri Stati...
In quest'ottica qual'è la differenza tra l'azione dei terroristi islamici e quella delle truppe di Obama? Entrambi tentano di annientarsi a vicenda, entrambi sparano e colpiscono con i mezzi che hanno a disposizione, entrambi credono di essere dalla parte della ragione, entrambi non concepiscono un modo di pensare diverso dal loro.
Obbiettare che gli americani non si fanno esplodere in mezzo a folle di civili non è sufficiente, dal momento che quando si tratta di attacchi di droni o bombardamenti, anche gli americani accettano un discreto numero di "danni collaterali" (si legga vittime civili) pur di raggiungere il loro scopo.
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Nel frattempo in Italia piangiamo le vittime di Lampedusa. Oltre 200 morti (destinati ad aumentare e che non contano tutti i morti di precedenti viaggi della speranza), tutti immigrati clandestini africani, in prevalenza somali, che fuggono da un paese ancora lontano dal trovare un assetto democratico; da un paese dove i terroristi di Al-Shabaab (che sembravano annientati, sui mass media lo erano) sono ancora più forti che mai.
Civili che fuggono dalla Somalia dove dopo anni di gestione transitoria supervisionata dalle Nazioni Unite, siamo ancora al punto di partenza; dove nonostante la presenza di migliaia di truppe dell'Unione Africana (con mandato ONU), non si riesce a creare un governo che controlli il territorio.
In questi paesi l'intervento si limita alle solite rappresaglie militari americane (senza mandato ONU), dove viene devastata una presunta base dei terroristi, ma dove non si ha intenzione di intervenire per dare sollievo alla popolazione civile, costretta a scappare per poi morire in prossimità delle coste italiane.
Ancora una volta mettiamoci per un istante "dalla parte del torto" e valutiamo se i morti di Lampedusa sono da attribuire alla Legge Bossi-Fini, alla Guardia Costiera italiana, oppure ad un intervento internazionale inefficace e approssimativo, sia che si tratti di intervento umanitario ONU, sia che si parli di intervento armato americano, nei paesi dove questi viaggi della speranza hanno inizio.
- - -
Articoli relativi alla notizia iniziale delle operazioni militari americane in Libya e Somalia:
http://www.lastampa.it/2013/10/05/esteri/preso-nelle-strade-di-tripoli-lideatore-degli-attacchi-alle-ambasciate-usa-4Ly318KG0WSQ9bpd20TMTK/pagina.html
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/libya/10359319/Abu-Anas-al-Libi-al-Qaeda-kingpin-caught-in-Libya-was-released-by-British-police-before-going-on-the-run.html
http://www.huffingtonpost.com/2013/10/05/abu-anas-al-libi-libya_n_4050844.html
http://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/alliby-capture-britain-asked-why-americas-most-wanted-alqaida-terror-suspect-was-given-uk-asylum-8863601.html
http://www.washingtonpost.com/world/national-security/us-navy-seals-raid-al-shabab-leaders-somalia-home-in-response-to-nairobi-attack/2013/10/05/78f135dc-2e0c-11e3-8ade-a1f23cda135e_story.html
domenica 6 ottobre 2013
martedì 24 settembre 2013
Pensiero di fine giornata.........
Dopo circa quarant'anni ho capito che:
per quanto ci si sforzi di prevedere tutto,
la vita ci riserva sempre un sacco di sorprese,
tra cui anche diverse "rotture di coglioni"
Max
sabato 21 settembre 2013
Cronaca di oggi...
Se la libertà significa qualcosa,
allora significa il diritto di dire alla gente
cose che non vogliono sentire.
George Orwell
21 Settembre 2013... di seguito la breve cronaca del massacro odierno:
Mentre seguo su Al-Jazeera la cronaca in diretta dell'attacco al centro commerciale West Gate di Nairobi in Kenya, al momento almeno 30 morti e un numero imprecisato di persone tenute in ostaggio, in televisione passano anche altre notizie di tragedie simili:
in Nigeria, dopo gli oltre 80 morti di ieri causati da un attacco dei terroristi islamici di Boko Haran, oggi ci sono stati almeno altri 7 morti in un conflitto a fuoco tra Polizia e terroristi;
in Iraq ci sono stati almeno 50 morti in un attentato con un'auto bomba in una zona a maggioranza sciita;
Tre soldati americani uccisi in Afghanistan;
Allo stesso tempo il Pakistan ha rilasciato e consegnato all'Afghanistan uno dei leader storici dei Talebani, Abdul Ghani Baradsr, arrestato tre anni fa;
In Syria si combatte ancora tra truppe governative, gruppi dissidenti e altri gruppi che sembrano legati ad Al Qaeda;
Nei territori palestinesi occupati è stato ritrovato il corpo di un militare israeliano, disperso da giorni;
Ad Ankara in Turchia ignoti hanno sparato un razzo su un palazzo della Polizia;
In Mauritania, come anche in Honduras i problemi sono dovuti ad allagamenti e smontamenti a seguito alle piogge torrenziali degli ultimi giorni. Almeno 2 morti in Honduras;
Le coste della Cina saranno investite da un uragano nelle prossime ore;
Nelle Filippine e a Taiwan lo stesso uragano ha già causato allagamenti e distruzione, con centinaia di famiglie evacuate;
In Messico ancora si lotta contro le piogge torrenziali degli ultimi giorni che hanno devastato intere aree del paese;
E poi rimane incombente la minaccia americana di iniziare un'altra guerra attaccando la Syria.
Chi sa domani... ?
giovedì 19 settembre 2013
Il Kosovo non va più di moda sui notiziari italiani...
Perché molto probabilmente è meglio far credere che, dopo 14 anni di presenza militare NATO, ONU e Comunità Europea, il problema Kosovo sia definitivamente risolto.
Non è così !!
A parte i milioni di Euro che si bruciano annualmente per far sviluppare una regione microscopica che è sempre stata depressa sin dagli albori della storia;
a parte lo sforzo diplomatico molto spesso impacciato, per facilitare il dialogo tra kosovari albanesi e serbi;
a parte aver fomentato la guerra nel 1999 e aver poi piazzato la più grande base militare americana in Europa;
a parte l'ennesima assoluzione di ex comandanti dell'UCK in processi per crimini di guerra, per mancanza di testimoni... causa "suicidio";
a parte tutto questo...
Oggi è stato ucciso in un agguato, un Ufficiale della forza internazionale della Comunità Europea in Kosovo (EULEX).
Da quanto riportato da fonti di stampa locali, pare che si sia trattato di un vero e proprio agguato, non un gesto dimostrativo come spesso accade nel Nord del Kosovo, ad opera della comunità serba, chi ha sparato questa mattina ha sparato per uccidere.
Si tratta di un atto criminale, un gesto del genere non può essere motivato dalla instabilità politica dell'area, né da interessi religiosi o di natura etnica.
Oggi è stato ucciso in una imboscata un ufficiale internazionale che, insieme ad altri si recava sul proprio posto di lavoro e che non aveva nulla a che fare con le interminabili dispute tra etnie serba ed albanese.
Per di più il fatto è stato compiuto in un momento in cui il dialogo tra Pristina e Belgrado sembrava andare nella giusta direzione e in un momento in cui, in vista delle elezioni kosovare di Novembre, i serbi del Kosovo sembravano orientati a votare, per la prima volta nella storia del dopoguerra balcanico.
Ma in Italia?
In Italia tutto questo non interessa, nonostante il Kosovo si trovi a due passi da casa.
In Italia le notizie che vanno di moda sono ancora "il destino politico di Berlusconi", "l'Inter comprata da un magnate indonesiano" e "la propaganda contro Al-Assad in Syria".
Tutto normale.... Auguri.
mercoledì 18 settembre 2013
Syria... chi ha usato le armi chimiche ?
Per adesso la Syria non verrà bombardata dalle truppe del premio Nobel per la pace Barak Obama.
A quanto sembra la Russia avrebbe presentato, se non prove schiaccianti, almeno documenti che suscitano un dubbio ragionevole sull'uso delle armi chimiche.
Non che queste armi chimiche non siano mai state usate, ma che potrebbero essere stati i ribelli ad impiegarle.
Questo scenario è di gran lunga il più logico in termini di rapporti di forza tra Al-Assad e ribelli, difronte alle ripetute minacce di rappresaglia da parte degli USA e non per ultimo, visti i precedenti casi analoghi di Bosnia-Herzegovina* e Iraq** dove, pur senza armi chimiche è stato necessario creare una scusa per dare il via alle rappresaglie americane e NATO.
Inoltre sembra che il rapporto ONU sull'uso delle armi chimiche in Syria, come sempre accaduto per altre indagini ONU commissionate in passato, pur non dovendo stabilire responsabilità da parte di Al-Assad o da parte di una delle circa 700 fazioni ribelli, abbia trascurato dei dettagli che ovviamente la Syria, per tramite della Russia, ha puntualizzato sollevando seri dubbi su chi sia il responsabile della strage con queste armi chimiche.
Per fortuna questo scenario di ragionevole dubbio, ha fermato l'unico "illuminato" che non aveva dubbi e che era pronto a bruciare altri (molti) milioni di dollari per bombardare la Syria, autoproclamandosi "salvatore del mondo".
In definitiva l'attacco americano (e non dimentichiamo, fortemente appoggiato dalla Francia, che evidentemente ha preso vigore dopo l'omicidio di Gheddafi e il sovvertimento del Governo libico), è per adesso rinviato ma non scongiurato. Obama sembra ancora fortemente motivato a scatenare l'ennesima guerra giustificando l'attacco con dei non meglio precisati motivi di "sicurezza nazionale", sentendosi minacciato a turno da tutti i paesi non allineati al pensiero americano, nel caso specifico Syria e Iran.
*Il riferimento è alla strage del mercato di Sarajevo del 1995, che secondo molte fonti non è attribuibile ad un razzo serbo ma ad una bomba esplosa nel mercato. Bomba che non poteva essere messa dai serbi dal momento che di serbi nella zona del mercato non ce n'erano più.
(A titolo di esempio si veda l'artico a questo link).
**E' oramai noto a tutti che in Iraq di armi chimiche non ce n'erano e i rapporti della CIA che sostenevano il contrario, si basavano su congetture ed erano completamente privi di elementi probatori.
(A titolo di esempio si veda l'articolo a questo link)
Fonti di stampa sull'argomento armi chimiche in Syria:
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/armi-chimiche-russia-accusa-i-ribelli-ispettori-torneranno-951273.html
http://www.agi.it/estero/notizie/201309182055-est-rt10343-assad_ringrazia_mosca_fermato_attacco_selvaggio
sabato 31 agosto 2013
Guerra è quando Obama decide....
In attesa che il Premio Nobel per la Pace Barak Obama influisca sulle sorti del mondo decidendo se attaccare la Syria o farsi gli affari propri, gli Stati Uniti con la solita scarsa pubblicità, continuano a mietere vittime in tutto il resto del globo:
Solamente oggi l'attacco di un drone ha ucciso un così definito leader di Al Qaeda che viaggiava su un'auto nella provincia di Bayda in Yemen. (fonte: Corriere della Sera)
Sempre oggi un'altro attacco di un drone ha ucciso almeno altre tre persone, asseritamente terroristi, nel nord del Pakistan. (fonte: ABC News) Tra l'altro sembra che il Pakistan non sia più così accondiscendente nei confronti degli attacchi USA nel proprio territorio.
Tutto questo oggi, e questo è quello che si riesce a sapere liberamente...
domenica 25 agosto 2013
Gone - Ioanna Gika
From the Soundtrack of the movie
"Whitesnow and the Huntsman"
venerdì 23 agosto 2013
Cosa succede in realtà in Egitto ?
Ma guarda che cosa succede in Egitto !!!
Tra i morti e i feriti di cui parlano i nostri telegiornali probabilmente hanno contato anche questo tizio.
E dire che questo servizio è andato in onda su Al Jazeera.
La storia si ripete sempre a quanto sembra...
ora in Egitto, poco tempo fa in Lybia e prima ancora in Bosnia...
L'importante sarebbe pagare qualche giornalista che dice la verità una buona volta...
e non solo ciò che la gente vuole sentire.
Allora inizieremmo ad avere un'idea più chiara di chi sono i buoni e chi invece i cattivi.
domenica 18 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
martedì 30 luglio 2013
Quote of the day - Frase del giorno
giovedì 4 luglio 2013
Sharlok Holmes
"Dopo aver eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità".
Sherlock Holmes
Deduzioni logiche, osservazione dei particolari.
Grandi enigmi risolti a partire da piccoli dettagli.
Tutto questo e molto altro è Sharlock Holmes.... un "dilettante" delle investigazioni come viene certe volte definito da illustri investigatori.
Un uomo annoiato dalla mediocrità e dalla routine scontata dell'esistenza, un uomo che ha bisogno di problemi da risolvere per tenere la mente occupata, per dare uno scopo alla propria esistenza.
Sherlock Holmes è più del protagonista dei racconti di Conan Doyle.
Holmes impersona un metodo, un modo di vedere il mondo a partire dalle cose piccole e insignificanti, un modo di dedurre fatti, di formulare ipotesi logiche a partire dall'osservazione di particolari;
procedimento che per essere efficace necessita di distacco, assenza di pregiudizi e onestà intellettuale nella verifica dell'ipotesi formulata.
E' impossibile riscontrare tutte le doti di Holmes in qualsiasi essere umano se non ipotizzando un mondo perfetto. Al contrario in un mondo perfetto Holmes non avrebbe problemi da risolvere e quindi non potrebbe esistere...
Forse è per questo che l'autore, di tanto in tanto precisa che anche Holmes non è infallibile, riportandolo ad una connotazione umana e allo stesso tempo dandogli uno scopo per vivere la sua umana esistenza.
lunedì 17 giugno 2013
mercoledì 12 giugno 2013
Kosovo 1998: quanto sono costate agli USA le armi fornite a UCK: La Voce della Russia
Pur tenendo a mente che i mass media non divulgano notizie per il bene di qualcuno o qualcosa, tranne che per il loro interesse di vendere, essere letti o ascoltati, o per mero interesse di una parte politica, di bandiera o di colore; tanto meno scrivono in onore della pura e semplice verità...
ogni tanto, per qualche strana combinazione, ci sono fatti che vengono riferiti proprio per come sono accaduti...
in questi casi vale la pena fare il poco che possiamo affinché vengano letti o ascoltati da più persone possibile.
La verità, per quanto si cerchi di nasconderla, prima o poi viene fuori...
Kosovo 1998: quanto sono costate agli USA le armi fornite a UCK: La Voce della Russia
Il presidente degli USA Bill Clinton non è stato amato nel Congresso USA perché per la disgregazione della Jugoslavia sono state spese ingenti somme di denaro che sarebbero potute essere investite in altri programmi.
Secondo le stime più modeste, la crisi nei Balcani è costata ai contribuenti statunitensi e occidentali 250 miliardi di dollari. Per questi soldi si sarebbe potuto costruire alcune nuove Jugoslavie e creare nei Balcani il paradiso eterno sulla terra. Invece tutti gli ultimi inquilini della Casa Bianca con un’invidiabile ostinazione hanno cercato di creare nella regione “area d’instabilità permanente”. Sono in molti ad aiutarli, ma soprattutto gli albanesi americani, che da tempo sono considerati molto influenti.
Oggi negli USA vivono tra 300 e 500 mila albanesi. Mentre in precedenza tutti loro sostenevano Ibrahim Rugova, all’inizio del 1998 la maggioranza è passata al “gruppo di sostegno” di Hashim Thaci. Sui suoi conti sono stati trasferiti legalmente da oltreoceano quasi 2 miliardi di dollari. Certamente una parte di queste somme è stata spesa per le armi e per la creazione di UCK. Tuttavia una parte – per sostenere l’immagine di Thaci e della sua squadra. I tecnologi politici hanno velocemente trasformato gli ex comandanti in campo in autorevoli e rispettabili leader politici. In primavera del 1998 gli americani, inaspettatamente per il mondo intero, hanno rinunciato alle operazioni per la ricerca di depositi d’armi segreti dei guerriglieri albanesi e al perseguimento dei più “attivi” estremisti.
Guadagnare nel Kosovo, facendosi schermo dei “diritti dell’uomo” (per qualche motivo, soltanto di etnia albanese), era possibile. Se i ricchi “padroni” ordinano questo o quello “scenario balcanico”, allora perché non attuarli? Gli attori erano numerosi, e la stragrande maggioranza di loro ha già imparato da tempo a sparare e a uccidere la popolazione serba. Washington ha semplicemente giocato le “partite combine” con Hashim Thaci e la sua gente che sono riusciti molto presto a ringraziare i loro protettori americani. Gli USA hanno occupato il posto di Tito e, tramite “troiani kosovari” hanno definitivamente messo i Balcani sotto il proprio controllo vigilante – militare, ideologico ed economico.
Certamente non solo gli americani, ma anche i vicini di Tirana, hanno aiutato Thaci. Già dopo la crisi albanese del 1997, quando la popolazione ha distrutto tutti i depositi d’armi appartenenti all’Esercito popolare albanese, era diventato chiaro che in breve tempo tutti i “Kalashnikov” sarebbero andati a finire nelle mani di UCK.
Il business delle armi è stato avviato velocemente e attraverso il confine aperto sono stati inviati regolarmente carichi d’armi per Thaci e uomini al suo comando. Inoltre nel Kosovo si sono precipitati rappresentanti della diaspora albanese da tutto il mondo. Sono confluiti nelle file dei combattenti di UCK. Grazie al commercio delle armi i secessionisti hanno avuto la possibilità di armarsi. Attraverso il confine con la Repubblica Federale di Jugoslavia sono stati forniti non solo i “Kalashnikov”, ma anche armamenti pesanti, proiettili anticarro.Nel corso di qualche anno il Nord dell’Albania era rimasto fuori controllo da parte del governo centrale. Era il territorio dove le bande rivali si contendevano il mercato, ingaggiando le sparatorie e terrorizzando la popolazione. Tutti si sono lanciati nella speculazione delle armi, offrendo a prezzi stracciati i mitra, le bombe a mano, i mortai, le munizioni provenienti dalle caserme depredate in Albania. La domanda era alta: chiunque poteva in un attimo fare una fortuna, rendendosi perfettamente conto che i kosovari pagavamo generosamente per le armi. Gli speculatori sono riusciti a inondare Kosovo con una tale quantità di mezzi militari che sarebbero bastati per armare alcuni eserciti. A volte le forniture d’armi erano in mano alle bande criminali. Nessuno però temeva che al business poteva essere posta la fine. Sono diventati “alleati” degli americani e non si combattono gli “alleati” ma si fa l’amicizia con loro e gli si aiuta. L’importante – è di fare tutto negli interessi di UCK e contro gli interessi della Repubblica Federale di Jugoslavia. Allora l’impunità è assicurata.
Pubblicato il 09-06-2013 su: http://italian.ruvr.ru/
Pubblicato il 09-06-2013 su: http://italian.ruvr.ru/
giovedì 6 giugno 2013
Quote of the day - Frase del giorno
mercoledì 5 giugno 2013
Libya: 5 dead in tribal clashes in southern town
Come in precedenza è successo per il Kosovo e per l'Iraq, nei telegiornali e anche sui giornali italiani, non si sente più parlare neppure della Libya. Anche l'Afghanistan sta piano piano scomparendo, tornando attuale ogni volta che c'è una nuova vittima italiana.
La Libya più di tutti è stato un lampo sui media nazionali. Ha riempito le pagine per qualche mese e poi più nulla.
Non pensate comunque che le cose si siano sistemate.
Dopo l'aggressione franco-americana al detentore del potere, Gheddafi, si sono verificate diverse situazioni:
- - si è riacceso l'odio tribale che Gheddafi teneva sopito;
- - Arrivano in Libya un mare di armi che finiscono in mano a chiunque se le può permettere e a chiunque sia intenzionato a portare avanti la causa dell'estremismo islamico;
- - I francesi si sono accaparrati lo sfruttamento delle risorse più che in passato e a prezzi più bassi;
- - Al-Qaeda è sempre più libera di agire in territorio libico.
Soprattutto quest'ultimo punto fa riflettere. L'intervento in Libya da parte di francesi e americani, supportato da tutti i paesi NATO interessati (compreso il nostro), è durato il tempo necessario di assassinare Gheddafi. Dopo l'omicidio del leader libico il paese è tornato sotto la guida di un governo di poco peso sul territorio che non riesce neppure a controllare le proprie frontiere nei deserti a sud.
Più recentemente, ancora i francesi hanno fatto la brillante pensata di intervenire militarmente in Mali. Questo è avvenuto a seguito del colpo di stato di marzo 2012, seguito da lotte tribali fomentate o alimentate da gruppi estremisti islamici (i gruppi che convenzionalmente riconduciamo ad Al-Qaeda).
L'offensiva francese ha respinto i "terroristi" verso il Nord-Est del paese, verso il Niger (il paese più povero dell'Africa) e l'Algeria, e da li proprio verso i confini a sud della Libya, che hanno lasciato sguarnita e disorganizzata nell'era post Gheddafi e che potrebbe diventare un vero e proprio arsenale nelle mani degli estremisti islamici. (A guardare la mappa, il deserto del Sahara sembra un ostacolo insormontabile e per noi occidentali potrebbe anche esserlo, ma non dimentichiamo che ci sono popolazioni che li si muovono a loro agio)
.
Di questo passo e con questa "tattica brillantemente architettata" che spinge la lotta islamica sempre più verso il Mediterraneo, noi paesi occidentali riusciremo sicuramente a sottrarre le risorse africane a buon mercato, ma quando i terroristi islamici arriveranno nel nostro paese armi e bagagli (soprattutto armi), non ci meravigliamo perché i motivi già li sappiamo.
Intanto in Libya, la conta dei morti continua...
- - - - -News Republic
Libya: 5 dead in tribal clashes in southern town
lunedì 3 giugno 2013 20:46 GMT
PARIS (AP) — A personal feud on Monday sparked clashes between tribes of African and Arab origins in southern Libya, leaving five people dead, according to a security official, in the latest sign of chaos in the country.
The vast, mostly barren southern two-thirds of Libya has largely gone its own way since the rebellion that overthrew longtime dictator Moammar Gadhafi in 2011, but now there are concerns that in addition to local tensions, the area might be drawn into larger regional conflicts involving al-Qaida.
The fight between two men from al-Shourafa Arab tribe and Tabu in Zweila town in the southern Fezzan region escalated to clashes between members of the two rival tribes.
Warring factions fired light weapons and rocket-propelled grenades at each other.
A number of houses and cars were set ablaze, the official said. The official spoke on condition of anonymity because of fear of reprisals.
The African Tabu, the original inhabitants of parts of south Libya, were heavily suppressed under Gadhafi. Successive governments with no unified army or central police force have struggled to impose order.
The situation in southern Libya has been affected by tensions elsewhere in northern Africa.
French troops drove al-Qaida forces out of nearby Mali, and there are concerns that the militants might try to regroup in southern Libya.
On Sunday, Libyan Prime Minister Ali Zidan discussed beefing up security measures in the southern region. He told reporters that the new steps are meant "to prevent the suspected elements from infiltrating." He said that a team of EU consultants will be sent in cooperation with Libya to increase border security.
French Foreign Minister Laurent Fabius said the new measures are in response to concerns that Libya's vast south could become a haven for al-Qaida-linked terror groups.
Fabius told reporters that France was investigating the possibility that south Libya was a staging area for deadly, simultaneous terror attacks in neighboring Niger last week, including one on a French-operated uranium mine.
Jouma Koussiya, a Tabu activist in Libya's Fezzan region, said tribes in the south are worried about random targeting by suspected militants and accused the Libyan government of reluctance to cooperate with the people in protecting the region.
"If the European Union and the government do not coordinate their intervention in the south with the people here, this might result in disastrous mistakes," he said. He said the government has already lost touch with the south by sending military commanders from the capital to direct security in the south.
"They know nothing about the region and they ultimately fail," he said in a telephone interview. "Now tribes are working together to form a unified military council in order to secure the region, instead of the government," he said.
Since the ouster of the Gadhafi regime, former rebel groups have turned into militias, filling a security vacuum. But at the same time, they have contributed to the state of lawlessness in the country.
On Monday, north eastern city of Tobruk military police confiscated large amounts of land mines and anti-tank explosives, said Hani Imargai of the military police, which runs checkpoints in the city located 150 kilometers (90 miles) from the Egyptian border.
martedì 4 giugno 2013
giovedì 23 maggio 2013
Anniversario dell'attentato di Capaci
Oggi ricorre l'anniversario della strage di Capaci.
21 anni fa, il Giudice Giovanni Falcone veniva ucciso dalla Mafia.
Falcone era già stato abbandonato da svariati suoi colleghi, per gelosie e poca fiducia nei metodi di indagine innovativi nella lotta alla Mafia.
Falcone era già stato avviato al patibolo dalla politica che non lo ha mai capito, o non ha mai voluto capire l'importanza del suo operato.
La Mafia il 23 Maggio 1992, ha solo vibrato il colpo di grazia.
Senza retorica cerchiamo di ricordare le cose proprio come sono andate.
Fin quando era in vita, non tutti parlavano bene di Falcone negli ambienti dell'antimafia e della politica... questo risulta chiaro da qualsiasi cosa si possa leggere su Giovanni Falcone.
Paura? Gelosia? Difficile da dire.
E' stato necessario morire per il Giudice Falcone, per dimostrare senza ombra di dubbio, il suo grande esempio di dedizione al dovere e totale devozione allo Stato.
lunedì 13 maggio 2013
Quote of the day - Frase del giorno
domenica 12 maggio 2013
Geopolitica e ingerenza negli affari interni... la posizione della Bolivia
In molti casi il controllo su paesi non allineati o che occupano una posizione nelle "aree geografiche di influenza" non si realizza scatenando una guerra supportata da scuse ipocrite avallate dall'ONU o da false informazioni di "intelligence".
L'ingerenza nelle aree di influenza, si realizza con ogni mezzo, anche tramite il controllo di organizzazioni "paravento" che formalmente assolvono ad uno scopo umanitario o di aiuto sociale.
Questo sembra che succedesse in Bolivia con USAID.
Il Presidente boliviano Morales il 2 Maggio 2013, ha infatti espulso l'organizzazione americana, con l'accusa di tentare di destabilizzare il paese con ingerenze politiche nell'ambito dei sindacati contadini.
Tra Bolivia e USA esiste un accordo quadro firmato da entrambi i paesi, con il quale veniva deciso di portare avanti rapporti bilaterali basati sul rispetto reciproco.
Il trattato era stato firmato all'indomani dell'espulsione dal paese dell'Ambasciatore americano Philip Goldberg per collusione con gruppi di dissidenti.
Successivamente anche la DEA, Agenzia Antidroga americana era stata espulsa dalla Bolivia con l'accusa di spionaggio.
Più recentemente e come se non bastasse, il Segretario di Stato americano John Kerry aveva infelicemente dichiarato che l'America Latina è il "cortile degli Stati Uniti".
L'ultimo atto in ordine di tempo è l'espulsione dell'organizzazione USAID.
Sarà interessante da ora in poi seguire la campagna di discredito dei media nei confronti del Presidente boliviano Evo Morales e cercare di capire in che modo l'America porterà avanti la sua politica di ingerenza nell'area di influenza boliviana.
Fonti:
sabato 11 maggio 2013
venerdì 10 maggio 2013
martedì 30 aprile 2013
Quote of the day - Frase del Giorno
Nuovo Governo, nuove promesse, stesse speranze, vecchi problemi...
"L'onestà è la miglior politica".
Miguel De Cervantes
sabato 20 aprile 2013
La Battaglia di Takrouna 20 Aprile 1943 - FOLGORE !!!
Ultimo baluardo delle difese italo-tedesche in terra d'Africa è stato un piccolo villaggio berbero costruito su una rupe a Takrouna in Tunisia.
Qui il piano di accerchiamento del generale Montgomery non fu fermato per la immensa differenza di forze schierate, ma fu ritardato di qualche giorno dalla strenua resistenza dei Paracadutisti del 285° Battaglione Folgore.
Il 285° fu formato in Lybia durante la ritirata delle truppe dell'Asse e composto inizialmente da 5 Compagnie di Paracadutisti della FOLGORE, superstiti delle battaglie di El-Alamein.
Delle 5 Compagnie solo due arrivarono in Tunisia e il 20 Aprile 1943, i circa 180 uomini della FOLGORE, riconquistarono eroicamente la vetta di Takrouna, in mano alle truppe neozelandesi; rallentando se pur solo di qualche giorno, l'avanzata delle superiori truppe anglo-americane, prima di essere trucidati il 21 Aprile,
in quell'ultima missione che ha messo in evidenza, ancora una volta, il valore dei militari della FOLGORE in terra d'Africa.
venerdì 12 aprile 2013
Srebrenica: La menzogna infinita... La verità nascosta
Un libro verità. Documenti la cui esistenza era nota ma mai considerati dai tribunali, un mare di foto e argomentazioni chiare. Cos'altro può servire?
Molti, preferiscono credere a ciò che viene detto in televisione o sui giornali, anziché aprire gli occhi ad una verità così limpida quanto tragica.
Per i più, è molto più semplice guardare la TV seduti in poltrona e credere passivamente a ciò che viene detto, anziché porsi domande e aprire gli occhi alle nostre vergogne e alle nostre colpe.
Se c'è un libro che consiglio a tutti è proprio questo.
Però attenzione... una volta sbirciata la verità con i vostri occhi... potreste non dimenticarla mai...
venerdì 29 marzo 2013
Ma quanto è bella la Costituzione italiana !!!
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La Costituzione italiana è un documento nato da un miracolo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e gli sconvolgimenti da essa creati, deve essere stato proprio un miracolo ad ispirare i costituenti nella redazione di un documento quasi perfetto come la Costituzione italiana.
In effetti leggendo la Costituzione si potrebbe pensare che l'Italia sia il paese perfetto dove tutti vogliono vivere. La Costituzione garantisce al popolo, ai lavoratori, ai cittadini, tutti i principi di uguaglianza, i diritti e i doveri in maniera estremamente chiara e assoluta.
Probabilmente in nessun altro Stato al mondo i diritti della comunità e dei singoli individui sono identificati così chiaramente come nella Costituzione Italiana.
Benissimo....
veniamo ora ai fatti... da qualche tempo in Italia ci sono classi sociali a cui i diritti sanciti dalla Costituzione, non vengono deliberatamente riconosciuti.
Da molto tempo si sente parlare di persone che usufruiscono dei pasti forniti dalla Caritas e da altre piccole associazioni di assistenza sociale. Questo avviene soprattutto a fine mese, quando i soldi dello stipendio sono finiti... prima che sia finito il mese.
Lo sentiamo dire ma non ci facciamo poi molto caso, in fin dei conti è una notizia che passa sui telegiornali in 30 secondi appena prima dello sport, appena prima di sapere chi vincerà il campionato.
Per conoscere meglio queste situazioni bisogna cercarle le notizie e alla fine perché fare tanta fatica su internet?
Ma c'è anche di più... quante volte abbiamo sentito parlare di EMERGENCY? Molte volte in tv in relazione ad aiuti medici in zone di guerra, in paesi del terzo mondo.
Non tutti sanno che EMERGENCY opera anche in Italia! EMERGENCY in Italia offre cure mediche a chi non se le può permettere. Eppure la sanità dovrebbe essere garantita, dovrebbe essere un diritto.
In Italia ci sono persone, molte persone, italiani e stranieri, che le cure mediche non se le possono permettere. C'è chi non si può permettere neanche di pagare il ticket!!
E pensare che EMERGENCY si finanzia solamente con donazioni private senza accedere a sovvenzioni pubbliche!!
Oltre a quanto detto, lo Stato fa mancare a molti, troppi suoi cittadini anche un tetto sopra la testa. Ci sono persone che non hanno talmente niente che sono costrette a vivere in macchina, Famiglie emarginate dalla società ma che avrebbero sia la voglia che la forza di perseguire lo "sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Eppure l'edilizia popolare pubblica in tutta Italia ha cementificato ettari a perdita d'occhio, creando case (e molti ghetti che solo un idiota poteva progettare e realizzare). Se amministrati onestamente e con criterio gli alloggi popolari potrebbero dare alloggio a tutti i senza tetto e addirittura portare un guadagno alle casse delle amministrazioni pubbliche. Invece ci sono famiglie che sono costrette ad occupare alloggi abusivamente per non dover dormire sotto un ponte o dentro ad una macchina.
Tutto questo a nostro modo di vedere è indicatore significativo di due fatti (non supposizioni ma fatti):
- L'Italia è un paese che grazie al mal governo pregiudica la vita di parte della propria popolazione, facendo si che molti vivano in condizioni da terzo mondo.
- Lo Stato, o meglio chi amministra lo Stato e gli amministratori pubblici, violano palesemente e deliberatamente i principi sanciti dalla Costituzione. Principi nati da un miracolo su cui ad oggi sputano sopra.
Coloro che fanno in modo che queste situazioni persistano altro non possono essere chiamati che criminali. Gente senza scrupoli che arraffa e si arricchisce alle spalle di cittadini che non arrivano a fine mese. Persone che non possono farsi curare in cliniche private ma non riescono neppure ad arrivare ad un pronto soccorso.
Gente a cui non viene garantito neanche il minimo per sopravvivere e per realizzarsi come esseri umani.
Terzo mondo. Grazie ai vari amministratori a cui le case vengono regalate, che di case ne hanno 45, gente che i soldi li nasconde sotto al divano, amministratori che si permettono case al mare e barche di proprietà, fine settimana in Sardegna al modico prezzo di 50.000 Euro a botta a scapito della sanità pubblica..
Partiti politici che per tenere in vita i propri giornali (che tra l'altro non legge nessuno), si fanno rimborsare milioni di Euro dallo Stato in virtù di qualche legge che nessun cittadino avrebbe mai approvato, altri che ricevono miliardi per rimborsi elettorali, quando quegli stessi soldi curerebbero tutte le persone che ora cura EMERGENCY, e anche di più.
La Costituzione italiana, nata da un miracolo e in poco più di 60 anni trasformata in un miraggio, una bella novella destinata ad essere dimenticata......
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