"Molti uomini, come i bambini,
vogliono una cosa ma non le sue conseguenze"
Josè Ortega Y Gasset
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La scusa americana delle armi
chimiche per attaccare nuovamente la Syria, come al solito è giustificata da
"intelligence" che paventerebbero prove sull'uso di armi chimiche.
Trattandosi sempre dello stesso copione oramai da decenni, già faceva sorridere
il fatto che tali intelligence venissero da fonti americane, le stesse fonti
che collocavano armi chimiche mai esistite nell'Iraq di Saddam Hussein. Insomma, uno spettacolo già visto che non fa più il tutto esaurito.
Sarebbe stata la solita truffa già vista e già
smascherata in passato, che diventa difficile propinare di nuovo all'opinione
pubblica mondiale, nonostante l'efficientissimo strumento della propaganda
occidentale.
Ed ecco la mossa a sorpresa!
Trump ha trovato un nuovo alleato che può mentire al mondo al posto suo ed
inventarsi "informazioni attendibili" sulle armi chimiche che avrebbe
usato Assad contro i ribelli e contro ogni logica bellica, politica e strategica.
Attenzione, attenzione! Entra in scena Macron signore e signori!
E' arrivato il presidente
francese che dopo aver messo una "barchetta" nello scacchiere del "Risiko
Mediterraneo", accanto a quelle di Trump e ai sommergibili della signora
May, si sta facendo carico delle prove a carico della leadership Syriana dando
il "la" alla guerra e finalmente trovando il mezzo per mettersi in
mostra a livello internazionale come a suo tempo il suo predecessore Sarkozy in
Lybia.
Ha finalmente trovato un
palcoscenico per farsi vedere da tutti e dal quale vuol farsi carico di una
importante incombenza internazionale: produrre le prove, al posto degli
americani, ed affermare che in Syria sono state usate armi chimiche, decretando
così l'apertura delle danze e scatenando l'ennesima guerra mediorientale ma di
portata mondiale, solo per avere il proprio momento di gloria, il proprio posto
al sole e nei libri di storia.
Bravo Macron! Dopo vari
fallimenti e figure imbarazzanti in politica internazionale, a causa del solito
complesso di inferiorità nei confronti della Germania, stessa sindrome di cui
soffriva Sarkozy (ricordiamo che il presidente francese Macron aveva recentemente
proposto di mediare una pace tra curdi e turchi, proposta rimandata al mittente
in malo modo; ha poi tentato di "invadere" Bardonecchia con le proprie
guardie di confine per identificare dei migranti e minacciare dei cooperanti),
Macron ha finalmente trovato la scusa per togliersi i panni del bambino e
diventare grande agli occhi dell'Europa e del mondo: aprire il sipario sui
bombardamenti della Syria.
Attenzione però. Diventare grande
con le mani sporche di sangue di solito porta con se delle conseguenze. Forse
sarebbe meglio aspettare che il tempo faccia il suo corso, per diventare grande
e saggio, senza pesi insormontabili sulla coscienza, come quello di aver
scatenato una nuova, inutile e imprevedibile guerra fondata su bugie.
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