"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

domenica 22 gennaio 2012

NIGERIA - Attacchi a Kano: anche una chiesa cattolica nel mirino

Ancora attentati in Nigeria e ancora un numero impressionante di morti.
Questa volta l'obbiettivo è stato la città di Kano nel Nord della Nigeria. 162 morti che vanno ad aggiungersi ai 37 morti della strage di Natale ad Abuja e i 24 morti dell'attentato alla sede delle Nazioni Unite di Agosto 2011. 
I colpevoli sono ancora i membri della setta Boko Haran, estremisti islamici che hanno rivendicato l'attentato e che non sembrano trovare ostacoli nel colpire chiunque non condivida il loro estremismo religioso.
La setta (così viene definita) Boko Haran è composta da fondamentalisti islamici e tenta di instaurare la Sharia, la legge islamica, in tutta la Nigeria.
La Nigeria, paese multietnico e multi religioso, è uno stato che sta cercando di uscire da una situazione di arretratezza molto diffusa. E' il primo produttore di petrolio dell'Africa ed è un paese che grazie all'attuale Governo, sta cercando di mettere in pratica riforme democratiche e sociali. 
Il problema del terrorismo integralista islamico è una piaga che affligge la Nigeria da anni ed è un freno a qualsiasi riforma in chiave democratica.
Max

AFRICA/NIGERIA - Attacchi a Kano: anche una chiesa cattolica nel mirino

Abuja (Agenzia Fides)-"Sto cercando di raggiungere per telefono Mons. John Namanza Niyiring, Vescovo di Kano ma le linee non funzionano" dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, Arcivescovo di Jos, nella Nigeria centrale. Nella sera di ieri, 20 gennaio, a Kano, la principale città della Nigeria settentrionale, una serie di attacchi esplosivi coordinati e di assalti armati ha colpito diversi obiettivi, tra quali alcuni posti di polizia. 
"Ieri sera, ho parlato con il parroco della chiesa di Nostra Signore degli Apostoli che, al cellulare, mi ha detto che era costretto a nascondersi perché era sotto attacco. Ma le informazioni che abbiamo sono ancora frammentarie e stiamo cercando conferme. Le linee telefoniche sono interrotte, non so se per un problema tecnico o per altra causa. La situazione è ancora confusa. Vedremo come il governo reagirà a questo nuovo attacco" dice l'Arcivescovo di Jos.
Mons. Kaigama conferma a Jos stanno arrivano cristiani in fuga dallo Stato di Yobe (nord), a causa dei recenti attacchi dei membri della Boko Haram. "Siccome Jos è un'area dove i cristiani sono predominanti, queste persone giungono qui per riunirsi con amici e familiari".
Mons. Kaigama, sottolinea, ancora una volta, che "occorre vedere oltre all'aspetto religioso di questa crisi. Ogni volta che cristiani e musulmani vengono uccisi occorre ricordare che vi sono forze malvagie che manipolano la religione per i loro scopi". 
"Dobbiamo capire chi sono queste forze. Vi sono molteplici interessi che alimentano la tensione e la violenza in Nigeria. È incredibile come Boko Haram riesca a condurre attacchi via via più sofisticati e coordinati non solo contro la popolazione civile ma anche contro gli agenti dello Stato. Sono attacchi condotti in maniera molto efficiente e con precisione". "Per questo dobbiamo guardare oltre le apparenze: esistente una rete sofisticata che recluta persone, le addestra e le arma per condurre questo tipo di attacchi" conclude l'Arcivescovo. (L.M.) (Agenzia Fides 21/1/2012)


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