"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

venerdì 23 febbraio 2018

Elezioni politiche 2018

Da febbraio 2013, data delle ultime elezioni politiche, finalmente il 4 marzo torneremo a votare.

Non è un tempo eccessivamente lungo. In effetti sarebbe il tempo di una legislatura se non fosse per il fatto che in questo periodo si sono avvicendati alla guida del paese, vari governi non scaturiti dalla volontà popolare a seguito di elezioni ma nominati mediante artifici burocratici. 

Tutti governi di sinistra, tutti governi che hanno reso la pressione fiscale insostenibile e hanno reso l'Italia lo zimbello d'Europa, facendo diventare il paese una specie di Cina in miniatura, dove il popolo non deve chiedere, non deve sapere e deve pagare, mentre una ristretta nomenclatura di sinistra, sguazza nell'oro ed egemonizza il potere.

Adesso, dopo aver raschiato il fondo del barile con il salvataggio di banche amministrate da amici e parenti dei politici in carica, dopo aver autorizzato l'invasione ad opera di immigranti provenienti da ogni dove e che l'Europa Unita non vuole, dopo che industrie che lavorano in Italia da anni emigrano verso l'est europeo, finalmente stiamo per andare a votare; ma il clima pre-elettorale qual è?

Stranieri clandestini che spacciano droga, violentano e uccidono ragazze facendole a pezzi. Clandestini a cui riconosciamo qualunque tipo di diritto quando sappiamo benissimo, appena giungono sulle nostre coste, che non hanno titolo a nessuna forma di asilo o protezione. Gente che non pagherà mai un euro di tasse, che non sarà mai una risorsa per il paese, contrariamente a quanto dice la propaganda di sinistra.

Terrorismo di piazza in molte città con manifestazioni che finiscono in aggressioni alle forze di Polizia. Centri sociali, estremisti di sinistra, anarchici, tutta gente contro il sistema ma ben protetti dal sistema stesso. Gente violenta che tenta di impedire la libertà di espressione, la campagna elettorale, a chi la pensa diversamente da loro.

Il signor Juncker, presidente della Commissione Europea, che tenta di pilotare le nostre elezioni con dichiarazioni pubbliche che non dovrebbe fare. Forse Junker non ha capito che nonostante l'Italia rinunci a parte della propria sovranità a favore della Comunità Europea,  le elezioni nazionali sono un affare esclusivamente nazionale e una cosa di cui la Comunità Europea deve solo prendere atto e non tentare di pilotare a piacimento. Al contrario Juncker si permette di esprimere opinioni su potenziali esisti delle nostre elezioni come se fosse un elettore italiano. E' probabile che una persona come Juncker si senta in diritto di sparlare dell'Italia per la bassa opinione che ha del nostro paese, opinione che non può aver maturato se non grazie a chi ci ha mal rappresentato in Europa negli ultimi anni.


In questo clima anti democratico ci apprestiamo ad andare a votare. Speriamo solo che tutti gli aventi diritto riescano a valutare e scegliere cosa è "meno peggio" per loro e per l'intera comunità. 

Nessun commento:

Posta un commento