Bene.... si legge su diverse agenzie che sono in corso le consultazioni tra Thaqi e i leader degli altri "partiti forti", per formare il nuovo governo del Kosovo.
Da quello che traspare, sembra che Haradinaj e l'AAK sarebbero disposti a far parte della coalizione di maggioranza a patto che Thaqi rinunci alla carica di Primo Ministro.
AKR di Pacolli sarebbe disposto a far parte della coalizione di maggioranza in cambio della Presidenza della Repubblica.
Il partito delle minoranze SIS, Partito Liberale Indipendente sarebbe disposto a far parte della coalizione di magioranza senza condizioni.
Benissimo.... fino a qui nessuno parla di programma di governo e risoluzione programmatica della disastrosa situazione del Kosovo in tutti i settori, della vita sociale, all'economia, all'industria, alla disoccupazione, ai trasporti.... solo per portare alcuni esempi.
Si discutono solo spartizione dei poteri tra i "vari galletti" della politica kosovara e l'assegnazione delle poltrone con condizioni che non riguardano i programmi politici dei vari partiti ma solo i vantaggi personali dei singoli esponenti.
Valutiamo meglio le richieste avanzate:
Thaqi non rinuncerà facilmente alla poltrona di capo del governo a meno che non riesca ad insediare un suo pupillo facilmente controllabile. Di conseguenza l'accordo con AAK si allontana sensibilmente.
Il candidato migliore alla Presidenza della Repubblica sembrerebbe essere Edita Tahiri, esponente di spicco del PDK di Thaqi. La Tahiri come candidato femminile, contribuirebbe a migliorare la percezione delle istituzioni kosovare all'estero. Così facendo Pacolli e AKR si allontanerebbero da un potenziale accordo di governo, venendo a mancare l'ambita poltrona.
Per quanto riguarda il Partito Liberale Indipendente, rappresentante delle minoranze, non credo che sia nella posizione di ambire a posizioni di rilievo nel governo del Kosovo albanese e soprattutto in una alleanza con Thaqi ed Haradinaj, ovvero le persone ritenute i maggiori responsabili dei crimini dell'UCK proprio contro le minoranze.
E' pur vero che il tentativo di andare al governo da parte del SIS è legittimo nonostante tutto, avendo racimolato i pochi voti che ha ottenuto solo nelle enclavi oramai assediate e sempre più desiderose di cambiamenti, per ristabilire almeno la libertà di movimento della popolazione.
LDK di Isa Mustafa non è una opzione valutabile per creare una maggioranza visto che ha creato la precedente crisi di governo proprio nell'alleanza con il PDK.
Vetevendosje di Albin Kurti, nonostante si sia affermato come la terza forza politica, sembra essere distante dai programmi politici di PDK, AAK e AKR, propendendo per la creazione della "Grande Albania" in qualche forma di unione territoriale con l'Albania e portando avanti politiche isolazioniste dal resto dell'Europa a vantaggio di principi nazionalisti.
In conclusione sembra che per adesso, tutti i maggiori partiti preferiscano starsene all'opposizione, a meno di vedersi riconosciuti ufficialmente grossi vantaggi personali. Il problema fondamentale è che il PDK da solo, con il 38% dei voti, non può governare, di conseguenza Thaqi dovrà inventarsi qualche cosa per portare in maggioranza almeno due, se non tre dei suoi avversari.
L'alternativa sarebbe quella di tornare al voto anche tenendo conto del parere degli osservatori che hanno denunciato i brogli elettorali. Anche in questo caso cambierebbe poco, visto che i principali partiti si attestano sulle stesse percentuali praticamente garantite dai loro personali bacini elettorali (la Drenica per Thaqi, il Dukagjini per Haradinaj e buona parte di Pristina per Mustafa e LDK).
Attendiamo la fine delle consultazioni, anche se già da ora si può prevedere che qualsiasi coalizione di governo non permetterà di governare stabilmente e difficilmente arriverà a fine legislatura.
Inoltre se un Governo sarà fatto.... quale programma di governo attuerà?
A rimetterci alla fine sarà come sempre "il popolo". E' di oggi infatti la notizia che nella città divisa di Mitrovica, sono sempre più frequenti le provocazioni tra gruppi di giovani di etnie diverse e anche oggi ci sarebbero stati scontri e lanci di sassi in prossimità del fatidico ponte che separa Mitrovica Nord da Mitrovica Sud.
l'Agenzia parla di giovani albanesi aggrediti mentre andavano al Nord per fare una passeggiata. Chi è stato in Kosovo sa benissimo che gli albanesi del Sud piu' ricco e super-assistito dalla comunità internazionale, non hanno nessun motivo o bisogno di andare a passeggiare nella depressa Mitrovica Nord, tranne che per provocare ritorsioni nei loro confronti e portare discredito mediatico ai serbi del Nord.
Come abbiamo già detto in passato.... "ogni popolo ha il governo che si merita".... anche se questa massima inizia a non valere più per le minoranze del Kosovo che di governo ne vorrebbero un'altro.... quello della Serbia.