Ancora una volta mi sembra incredibile come tutto avvenga con la solita indifferenza da parte dei nostri telegiornali e giornali.
Ci sono stati oltre 20 morti (di cui 15 civili) e un numero ancora maggiore di feriti, negli scontri avvenuti a Mogadiscio negli ultimi due giorni, tra le forze dell'AMISOM (Missione di Pace dell'ONU) ed i Jihadisti di Al Shabaab.
Tra l'altro, sembra che buona parte dei combattenti islamici legati ad Al-Qaeda provenga da paesi islamici come Yemen e Pakistan, rilanciando la tesi che i jihadisti somali non siano solo un movimento armato isolato, ma siano realmente legati ad un ben piu' organizzato network di ispirazione islamica fondamentalista.
Oltre ai descritti problemi nella capitale Mogadiscio e nei distretti vicini, l'organizazione dei pirati somali, sembra oramai seminare il panico nelle acque dell'Oceano Indiano, sia tra le navi civili che solcano i mari in quell'area, sia tra le navi delle varie missioni internazionali che si occupano di "contrastare la pirateria".
Una delle ultime vittime dei pirati è uno yacht battente bandiera americana con 4 persone a bordo. Quindi i pirati non si limitano piu' a navi commerciali o trasporti marittimi, adesso prendono di mira anche barche di privati e turisti. Praticamente qualsiasi imbarcazione gli capiti a "tiro".
L'aspetto che fa... per così dire.. "sorridere" in questo tragico quadro, è una notizia dei giorni scorsi che riferiva di dissidi tra le organizazioni criminali di pirati ed i militanti di Al Shabaab, per il macato pagamento di una... diciamo "commissione" ... del 20% sugli introiti della pirateria.
E' evidente che in Somalia.... "il crimine paga".... e paga pure bene.....
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