"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

venerdì 4 febbraio 2011

Governo del Kosovo... "Mission Impossible"


Dalle dichiarazioni odierne sembra che il Premier uscente Hashim Thaqi confidi nell'avere buone possibilità di formare una maggioranza in grado di governare. 

Beato lui.... è oramai chiaro per tutti i paesi europei che, come riferito nel rapporto della missione europea di monitoraggio elettorale, le elezioni del Kosovo sono state falsate da grosse irregolarità riscontrate principalmente nel bacino elettorale di Thaqi.

Nonostante i brogli, la maggioranza ottenuta dal PDK non è sufficiente da sola per governare. Un'alleanza di governo a due, in base alle percentuali, sarebbe possibile solo con l'LDK di Isa Mustafa, possibilità molto remota visto che questi stessi partiti hanno governato per i precedenti due anni e hanno creato la crisi politica che ha portato al voto del 2010. 

Un'alleanza a tre o piu' di tre partiti sembra l'unica via percorribile ma quali sarebbero questi tre partiti? AAK di Haradinaj, AKR di Pacolli, Vetevendosje di Kurti o addirittura i partiti delle minoranze?

Tutti questi leader di partiti sono portatori di loro idee e di programmi che non facilmente si conciliano con quelli del PDK di Thaqi (soprattutto le minoranze per ovvi motivi etnici e Vetevendosje che porta avanti la causa della "Grande Albania"). Inoltre i leader dei principali partiti non accetterebbero di buon grado una posizione di subordine nei confronti di Thaqi, con un limitato margine decisionale. 

Va inoltre considerato l'aspetto del controllo istituzionale. I due partiti di governo della legislatura precedente (PDK e LDK) si erano spartiti i ministeri tra loro, nominando Ministro e Sotto Segretario appartenenti allo stesso partito, eludendo qualsiasi controllo politico, mediazione e moderazione sulle decisione prese. 

Solo i Ministeri considerati minori (o che gestiscono meno soldi), erano stati lasciati ad altri partiti, oltre al Ministero per l'integrazione delle minoranze che spetta di diritto ai rappresenti delle minoranze etniche.

Nonostante tutto Thaqi sembra essere fiducioso... oltre all'aspetto politico, ammesso quindi che Thaqi riesca a trovare una coalizione di governo..... vanno tenute in considerazione le accuse rivolte allo stesso leader kosovaro in relazione alle responsabilità per il traffico illegale di organi espiantati a prigionieri di guerra nel 1999 e 2000 e destinati ad un mercato illegale.

Questo fatto non è piu'  una voce isolata. Carla Del Ponte, ex Procuratore del Tribunale Internazionale per i Crimini commessi nella ex Yugoslavia, già nel 2008, faceva menzione del caso nel suo libro "La Caccia", denunciando l'impossibilità di indagare su tali crimini.

Quando il libro fu pubblicato, fu accolto da una polemica incredibile e non solo in Kosovo. Anche gli organi istituzionali ONU cercarono di screditare l'autrice, soprattutto gli alti funzionari del Tribunale dell'Aja. A livello mediatico si era cercato di far passare Carla Del Ponte per pazza o per bugiarda. 

Oggi, Carla del Ponte non è più la sola a fare menzione del traffico illegale di organi umani operato dall'UCK. I primi dati sull'esistenza della così detta "casa gialla" in Albania erano già noti all'UNMIK che ha trascorso oltre 10 anni ad amministrare il Kosovo. Giornalisti russi si sono recati in Albania successivamente alla pubblicazione del libro della Del Ponte, tornando con nuovi indizi e nuove informazioni che mettono in luce particolari rivelatori e forti indizi. 

Adesso il Senatore svizzero Dick Marty, ha finalmente portato all'attenzione dell'Europa l'oramai famoso "rapporto Marty" sul traffico di organi dove si evidenziano, tra l'altro, le responsabilità di Thaqi, al tempo comandante dell'UCK. 

Fortunatamente in questo specifico momento politico europeo, c'è volontà di approfondire  e non di insabbiare o screditare a priori come è stato fatto in passato. La volontà dell'Europa di voler fare luce su questo caso agghiacciante, se corroborato da riscontri oggettivi e  confermato dalle indagini, potrebbe portare ad una incriminazione di Thaqi e chi sa quanti altri kosovari albanesi. 

L'indagine è comunque destinata a gettare ulteriore discredito verso una leadership politica (quella di Thaqi appunto) già molto criticata oltre che per i brogli elettorali anche per l'operato di alcuni dei suoi ministri e deputati.

Vale la pena citare i casi di corruzione sugli appalti pubblici che coinvolgono Fatmir Limaj (Ministro dei Trasporti) e la condanna per crimini di guerra a carico di Rrustem Mustafa (attualmente deputato del PDK). 

Il dubbio piu' grosso che rimane alla fine di questa valutazione, riguarda l'effettivo svolgimento delle indagini affidate alla missione internazionale EULEX, istituzione sul cui funzionamento operativo e organizzativo nutriamo dei dubbi poiché fortemente limitata dal proprio mandato e ostacolata dalla controparte kosovara, che non ha interesse a fare luce sulla questione del traffico di organi.... Ma questa è un'altra questione... 

Cerchiamo di avere fiducia.... aspettando sviluppi.

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