"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

sabato 19 marzo 2011

Iniziata la guerra alla Libia


E' ufficiale, da poco è iniziata la guerra alla Libia. Ad attaccare è la Francia con i suoi aerei e finalmente si è visto anche un aereo in televisione. Un aereo francese!! Non è così difficile filmare un aereo a quanto pare, basta che ce ne siano in cielo.

Belli e veloci gli aerei francesi si stanno dedicando proprio in questo memento a seminare il panico in Libia.

Come al solito ci sono fatti che non ci tornano, cose che non sono chiare..... Ad esempio:

L'ONU dopo tanto attendere, parlare e discutere, ha deciso di autorizzare questa fantomatica "no fly zone" sui cieli della Libia, proprio adesso che Gheddafi stava riportando la pace nel suo paese contro il movimento ribelle appoggiato, non si sa sulla base di cosa, da tutti noi paesi sviluppati.

Francia, Regno Unito e USA non hanno nascosto la loro "felicità" per questa funesta decisione. In Italia, non importa chi ci sia al governo tra destra e sinistra, la linea è sempre la stessa. Noi andiamo dietro agli aggressori senza farci domande e allo stesso tempo continuiamo a fronteggiare l'immigrazione clandestina da soli. Infatti né Francia né Regno Unito e tanto meno gli "amici degli States" si sono proposti per darci una mano.

La Comunità Europea tanto meno, ma la Comunità Europea non merita neppure di essere menzionata tanta è la stupidità e l'inettitudine che vi regna.

L'ONU per contro, come al solito, ha preso la decisione sbagliata al momento sbagliato. Non è bastata la lezione avuta nei Balcani nel 1999 che viviamo tutt'ora, adesso si vuole fare lo stesso in Libia, se non peggio.

L'unica differenza tra le due situazioni è che la Risoluzione 1244 sul Kosovo fu approvata dopo l'intervento armato degli aerei USA, tanto per dare una parvenza di legalità al colpo di mano di Bill Clinton (troppo sotto ai riflettori dell'opinione pubblica per l'affare Monica Levinsky).

In questo caso la Risoluzione 1973 è stata approvata giusto in tempo perchè lo scalpitante Sarkozy sguinzagliasse gli aerei che adesso si vedono anche in TV. 

La consuetudine oramai avallata dal Diritto Internazionale sulla base dai precedenti della Jugoslavia e dei "fatti compiuti" in passato da singoli paesi, di intervenire arbitrariamente nei territori di altri Stati è e rimane un crimine, una violenza gratuita nei confronti di paese sovrani (ma deboli) ed un atto estremamente arbitrario. 

Un atto di violenza di noi paesi con le armi più potenti che ci sentiamo i "custodi della verità", i "detentori della ragione" e gli unici portatori dell'unico modello di democrazia che riteniamo giusto e applicabile a tutto il resto del mondo. 

Inoltre diventa doverosa una considerazione sull'ONU. Le Nazioni Unite sono una struttura che, in base alla dottrina del Diritto Internazionale, gode di personalità giuridica propria, nonostante sia composta da tutti gli stati del mondo ad eccezione di Città del Vaticano e Taiwan.

Nonostante goda di questa estrema indipendenza e distanza dai suoi singoli componenti, qualsiasi decisione dell'ONU è ciò che deriva dalla mediazione tra i punti di vista non di tutti i circa 200 paesi che la compongono, ma da un accordo tra i cinque "leoni mondiali", ovvero i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, con diritto di veto: Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Russia e Cina.

In pratica siamo in quasi 200 a pagare le spese dell'ONU (192 paesi per la precisione) ma sono solo in 5 a decidere di volta in volta chi va bombardato e chi non va bombardato. 

Inoltre quando non si trova un accordo tra i "5 grandi amministratori mondiali", essi prendono iniziative proprie come hanno fatto gli Stati Uniti in Jugoslavia, in Afghanistan e Iraq, solo per citarne alcune, come ha fatto la Russia in Georgia, la Cina in Tibet, ecc...

Alla luce di questi eventi possiamo fare alcune osservazioni:

1- La storia non ha mai insegnato niente a nessun governo e continua a non insegnare niente a nessuno, tanto meno all'ONU,  visto che tutti ripetono gli stessi sbagli di sempre. Facciamo la guerra a "chi ci pare e piace" purché ci possiamo impadronire delle risorse energetiche ed istituire un governo di pupazzi che la pensino come noi. Il tutto sventolando la bandiera dei diritti umani e della pace per attaccare un dittatore che abbiamo contribuito a creare e che ha contribuito ad arricchire le nostre economie per 40 anni.

2- Tutti i paesi del mondo continuano a pagare le spese delle Nazioni Unite senza avere la minima rappresentanza a livello decisionale. Molti di questi paesi, soprattutto i paesi detti "in via di sviluppo", si accontentano dell'assistenzialismo perenne garantito dalle agenzie dell'ONU (FAO, WHO, UNHCR, UNDP) pur non avendo garantito alcuno sviluppo effettivo in alcun settore. Altri paesi si accontentano di vivere all'ombra delle superpotenze che in cambio di un assenso indiscusso su "tutto", garantiscono una protezione totale garantita. Solo un'altra organizzazione nel mondo vive sulla protezione "offerta" a terzi: La Mafia.

3- Ed è la considerazione più triste.... Tutti condividiamo in misura diversa la responsabilità per le vittime provocate da questo sistema "farsa", dalle sue ingerenze arbitrarie e dalle guerre che si porta con se. 

Bene bene.... sempre con il dubbio che queste considerazioni potrebbero essere sbagliate, addirittura con la speranza che sbagliate lo siano.... il danno è fatto, abbiamo appena iniziato un'altra guerra che non finirà certo con qualche incursione aerea. Ci sarà la solita escalation che è facilmente prevedibile sulla base dei dati storici.

Nessuna guerra, da quando è stato inventato il primo aereo, si è limitata o è stata vinta con i soli bombardamenti e incursioni aeree. Hanno sempre seguito consistenti invii di truppe militari di invasione, "peace makers" e "peace keepers" con scopi più o meno chiari.

Solo Dio sa cosa bolle nel pentolone di "Sarkozy e soci" e soprattutto è difficile prevedere quante persone, tra libici e non, ci rimetteranno la vita.

Ancora più imprevedibili saranno gli esiti di questa ennesima guerra. 

La Libia potrebbe diventare un secondo Kosovo, ovvero un posto governato dal crimine organizzato e da sanguinari trafficanti di "ogni cosa illecita" . Governanti che appoggiano le politiche occidentali in cambio dei soldi della comunità internazionale che vanno a sparire nelle loro tasche senza produrre niente.

Potrebbe anche diventare una seconda Somalia, ovvero un luogo governato da un governo di "pupazzi" scelti accuratamente dall'ONU fra gli ex golpisti del passato e che pur di continuare ad usufruire dei fondi della comunità internazionale arricchendosi senza alcun controllo, non hanno remore a dire sempre di "si" alla nostra politica occidentale, pur devono combattere perennemente contro un fenomeno di estremismo islamico molto agguerrito, sanguinario e duro a morire.

Nella peggiore delle ipotesi la Libia potrebbe diventare un mix dei due fallimenti internazionali. 
Potrebbe facilmente diventare la nuova base operativa di Al Quaeda da dove far partire la Jihad in tutta Europa.

Comunque vada, per adesso è il turno di Gheddafi che avendo armi meno potenti si trova nella posizione di soccombere (per quanto duro a morire). Il ruolo della Francia al contrario, è quello del "pacifista di turno" (al posto di USA e Regno Unito), essendo dotato dell'arsenale più fornito e dell'autorizzazione implicita ad usarlo. 

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