"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 21 marzo 2011

"La guerra non risolve niente" | Agenzia FIDES

Le poche righe che seguono sono state pubblicate oggi dall'Agenzia Fides e riportano una breve dichiarazione del Vicario Apostolico di Tripoli in relazione a quanto sta avvenendo in Libya.

E' solo una  delle tante fonti informative aperte, diverse dal solito telegiornale e riporta parole di persone che si trovano in Libya e stanno vivendo la catastrofe. Nel caso specifico il Vicario Apostolico di Tripoli


"AFRICA/LIBIA - “La guerra non risolve niente” dice il Vicario Apostolico di Tripoli, dove la popolazione è in fuga
Tripoli (Agenzia Fides) - “Abbiamo sentito un pesante bombardamento in una zona periferica della città. Tripoli si sta svuotando, la popolazione fugge per paura dei bombardamenti” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, in Libia. Il Vicario Apostolico ribadisce la sua contrarietà alle azioni militari intraprese: “La guerra non risolve niente. Non so come andrà a finire questa nuova guerra che risveglia tristi ricordi nei libici sul loro recente passato. Continuo a ripetere che occorre fermare le armi e avviare subito una mediazione per risolvere la crisi in modo pacifico. Perché non si è data una possibilità alla via diplomatica?”. Mons. Martinelli ricorda infine il dramma dei rifugiati eritrei rimasti intrappolati in Libia: “Ci stiamo attivando per trasferire i rifugiati eritrei verso il confine con la Tunisia. Ho parlato con il Vescovo di Tunisi per vedere se è possibile accoglierli, visto che dalla parte tunisina del confine sono presenti le organizzazioni internazionali di assistenza umanitaria”. (L.M.) (Agenzia Fides 21/3/2011)"
Fonte/Source: Agenzia Fides. www.fides.org


Il fatto che non si sia dato sufficiente spazio alla "via diplomatica" è stato enfatizzato anche da esponenti dell'Unione Africana, di fatto esclusi da ogni decisione presa fino ad ora con una fretta sorprendente soprattutto da parte francese.

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