Come avviene in Albania per diverse famiglie, anche in Kosovo ci sono persone che devono vivere in casa senza possibilità di uscire, per non subire la vendetta di un'altra famiglia.
Spieghiamo meglio: in Albania (e quindi anche nel Kosovo di etnia albanese) esiste una legge che non è la legge ufficiale ma rappresenta un codice d'onore che un uomo... un uomo vero... in quelle tradizioni deve rispettare.
Questo codice si chiama "KANUN" e nonostante 12 anni di presenza internazionale, in una parte della popolazione del Kosovo, il Kanun non ha perso il suo valore, mentre la legge che ONU e EU cercano di portare per farli somigliare a tutti noi, sembra non attecchire, anzi la legge stile "paese democratico" sembra essere subita dalla popolazione, non compresa a sufficienza e ovviamante in molti casi ignorata.
Il KANUN prevede che per un torto subito dalla famiglia, solitamente dopo l'uccisione di uno dei suoi membri per qualsiasi motivo, la famiglia della vittima possa vendicarsi nei confronti della famiglia che ha provocato il lutto.
La vendetta può colpire ogni membro della famiglia, non necessariamente l'uccisore che anzi, nella maggior parte dei casi è stato fatto allontanare da casa nel periodo di tregua concessogli dalla famiglia della vittima, prima della dichiarazione di vendetta.
La vendetta avviene secondo le regole del "KANUN", regole tra cui è previsto che la famiglia oggetto della vendetta, non possa essere attaccata all'interno della propria casa e delle pertinenze di essa.
Per "casa" si intende quindi l'abitazione della famiglia, il cortile e le altre costruzioni che ricadono all'interno del muro o della recinzione che delimita lo spazio del "clan" (della famiglia allargata a vari gradi di parentela).
Il vivere segregati, in un certo senso mette al sicuro dalla vendetta altrui ma vanno considerati alcuni aspetti: la vendetta può colpire tutti i membri della famiglia, incluse donne, bambini e parenti lontani.
Il fatto di uscire di casa, potrebbe costare la vita ad un bambino che all'epoca dei fatti non era neppure nato, inoltre al bambino va fatto capire che la dura legge del KANUN prevede che egli rimanga chiuso in casa a tempo indeterminato per un crimine commesso dal padre o dal nonno chi sa quanto tempo fa..
Attesa in casa a tempo indeterminato aspettando un gesto di clemenza da parte della famiglia che vuole vendetta, ed è solo un gesto di clemenza che potrebbe permettere a donne e bambini di poter finalmente tornare a vivere una vita normale.
In Kosovo c'è una famiglia (o almeno c'è notizia di una famiglia, ma chi sa quante sono) che vive segregata in casa da 17 mesi perchè sottoposta alla vendetta prevista dal KANUN. Nonostante le missioni UNMIK prima ed EULEX adesso e nonostante migliaia di soldati della NATO a partire dal 1999, tutto per portare la democrazia in Kosovo con i miliardi Euro che ci costa questo tentativo di democratizzazione, sembra che molta gente preferisca continuare a vivere all'era delle caverne ignorando il processo evolutivo che ha oramai coinvolto tutto il resto del mondo.
La certezza di tutta questa storia è che nonostante EULEX con le leggi che fa approvare e la polizia che le dovrebbe far rispettare, nonostante i miliardi spesi e che si spenderanno, nonostante i soldati armati fino ai denti, la famiglia che ha promesso vendetta prima o poi si vendicherà e la famiglia che deve subire la vendetta prima o poi la subirà, anche se fossero necessarie generazioni.
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