"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

lunedì 31 gennaio 2011

Fuoco amico.... 17 morti....


A Mogadisco le forze armate fedeli al Governo Federale Transitorio Somalo, vivono quotidianamente in una situazione precaria dovuta alla battaglia contro i terroristi del gruppo islamico legato ad Al-Qaeda, chiamato Al-Shabaab.

E' di oggi la notizia che per errore, un militare avrebbe aperto il fuoco su di un altro militare in borghese, credendolo un terrorista. L'evento ha provocato la reazione di un altro gruppo di militari che avrebbe a sua volta fatto fuoco. 

La battaglia scaturita per errore tra militari della stessa fazione, avrebbe provocato 12 morti sul campo di battaglia e altri 5 deceduti in ospedale, oltre a circa 60 feriti.

Inoltre l'Imam Ahmed Ali Hussein, 44 anni di Mogadisco, sarebbe stato giustiziato da un plotone di esecuzione di Al-Shabaab, dopo la sentenza di morte emessa dal giudice Sheikh Omar (anch'esso membro di Al-Shabaab), perchè riconosciuto colpevole di spionaggio per conto della CIA.

In particolare Ahmed Ali Hussein avrebbe fornito informazioni relative agli attentati di Nairobi in Kenia e Dar Els Salaam in Tanzania del 1998. Fatti per i quali gli USA, da anni sospettavano il coinvolgimento di Al-Shabaab.

L'Imam sarebbe stato giustiziato pubblicamente da un plotone di esecuzione, davanti ad una folla di spettatori.

L'esecuzione dell'Imam Ahmed Ali Hussein e le altre 17 vittime causate dal così detto "fuoco amico", vanno a colmare un già pesante bilancio di vittime del primo mese dell'anno in Somalia.......


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