"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

giovedì 27 gennaio 2011

Kosovo, ancora sorprese....


L'amministrazione del Kosovo indipendente, voluta fortemente dalla Comunità Europea con la precedente "gestione Solana", sorprende ogni giorno di piu'.

Il Premier uscente Hashim Thaqi, già noto in precedenza per i suoi trascorsi da leader dell'UCK con il soprannome di "il serpente", ed oggi ancora più noto per il possibile coinvolgimento nel traffico di organi tra Kosovo e Albania nel 1999, avrebbe deciso, in qualità di capo del governo, di aumentare i salari dei dipendenti pubblici del 50%.

A parte che, come fa notare l'ICO (International Civil Office) della Comunità Europea, organo deputato a seguire i leader politici del Kosovo nelle loro decisioni, il provvedimento arriva in un momento poco adatto, visto che il governo attuale è dimissionario e sfiduciato dal Parlamento e ancora non si conoscono i risultati definitivi delle nuove elezioni (non dimentichiamo... ripetute ben tre volte in alcuni comuni).

Chi governerà il Kosovo da qui a poco? Non si sa. Sicuramente non sarà Thaqi da solo, per raggiungere la maggioranza in parlamento il PDK di Thaqi avrà bisogno di allearsi con piu' di uno degli altri partiti.

In ogni modo, aumentare i salari dei dipendenti pubblici è sicuramente una mossa per mantenersi degli amici nelle posizioni strategiche della Pubblica Amministrazione.

Il problema principale è..... "CHI PAGA?" 

L'aumento costerebbe al budget del Kosovo circa 100 milioni di euro l'anno. Una spesa di oltre il 30% del budget annuale di tutto lo Stato, la piu' alta dei Balcani !!!

Consideriamo che in Kosovo la maggior parte della popolazione non paga né energia elettrica, né acqua, né altre tasse. Addirittura c'è una campagna pubblicitaria con grandi poster affissi ovunque, per invogliare la gente a pagare la tassa sulla raccolta dei rifiuti. 

Aggiungiamo che le dogane del nord non sono ancora funzionanti per le note questioni legate alla minoranza serba che non riconosce il Kosovo indipendente, provocando un considerevole ammanco nel gettito fiscale doganale.

In piu' l'inflazione è al 6.6%. La produzione industriale virtualmente pari a "0", quasi lo stesso vale per l'agricoltura. Il tasso di disoccupazione superiore al 60%, con decine di persone che riescono a lavorare qualche giornata sfruttando quello che da noi è detto "il caporalato" a 10 Euro al giorno.

Con tutte queste premesse, Thaqi vorrebbe aumentare i salari dei dipendenti pubblici.... perchè? Visto che, rispetto ai pochi lavoratori del settore privato, i lavoratori pubblici già guadagnano abbastanza. 

E poi, per tornare alla più importante questione iniziale sul CHI PAGA....? Non ci dimentichiamo che il Kosovo è una tassa "sul groppone" di noi contribuenti della Comunità Europea. 

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