Crisi o non crisi, noi siamo sicuramente tra i fortunati del mondo.
Ci sono aree della terra dove la crisi economica non è mai iniziata e non se ne vede la fine, semplicemente c'è sempre stata.
Sarà un caso ma si parla di ex colonie francesi, paesi verso i quali la Francia avrebbe dei doveri morali. L'Africa non è solo la Libya dove c'è il petrolio e dove il colonialisno francese è approdato solo di recente, le ex colonie francesi arrivano ben più a Sud... e li c'è gente che vive in condizioni molto più precarie dei libici.
Max
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AFRICA/BENIN - 800 mila bambini di strada fuggiti dalle famiglie, abbandonati per la povertà, vittime di conflitti e abusiCotonou (Agenzia Fides) - Il Benin è un paese dove oltre 3 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà. La metà della popolazione del paese, circa quattro milioni, hanno meno di 18 anni e, tra questi, il 33% vive con meno di un dollaro al giorno. Inoltre la malnutrizione nei bambini con meno di cinque anni supera il 20%. A causa della povertà, la maggior parte dei minori fugge dalle famiglie, viene abbandonata o stuprata. Un bambino su tre lavora in condizioni disumane e senza garanzie nei grandi mercati di Cotonou o Porto Novo, e circa 800 mila vivono per le strade. A questa emergenza cercano di far fronte, tra gli altri, i missionari Salesiani che hanno alcuni centri di accoglienza nei mercati di Cotonou, Porto Novo e Semé. In questi centri i bambini e i giovani si avvicinano a persone con cui condividono i loro problemi e ricevono le prime lezioni scolastiche. Inoltre a Porto Novo e a Kandi i Salesiani hanno altri due centri di accoglienza di breve permanenza, dove ricevono orientamenti e possono partecipare a workshop e corsi. Il Centro Magone è invece un centro di accoglienza di lunga permanenza dove i bambini ricevono una istruzione formale oltre alla formazione professionale che li prepara a confrontarsi con la realtà esterna. L'impegno dei missionari Salesiani coinvolge oltre 2 mila bambini e giovani con l'obiettivo di farli reinserire nella società e tornare con le rispettive famiglie. (AP) (18/11/2011 Agenzia Fides)
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Source: www.fides.org
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