"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 9 novembre 2011

Myanmar - Armi chimiche contro i ribelli | Agenzia FIDES

Ancora battaglie e ancora discriminazioni su base religiosa. Fa venire i brividi la notizia sull'uso di armi chimiche da parte di eserciti regolari. Armi chimiche che in teoria dovrebbero essere bandite, armi di sterminio di massa che non fanno differenza tra combattenti e civili. 
Perché si lascia che le armi chimiche vengano prodotte? Chi dovrebbe intervenire per far cessare tali pratiche belliche illegali? 
Sarebbe forse l'ONU l'organismo preposto a sindacare sulla produzione e sull'utilizzo di armi chimiche? Sarebbe forse il giustiziere Sarkozy o il Premio Nobel per la Pace Obama con il solito, fido alleato inglese? 
Oppure sono tutti troppo impegnati ad organizzare i "bombardamenti di pace" in Iran o altre zone del mondo?
La conclusione è sempre la stessa... in Myanmar, come in altre, troppe aree del mondo si continua a morire e nessuno muove un dito..
Max
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ASIA/MYANMAR - Armi chimiche contro i ribelli kachin, restrizioni sulle attività religiose per i cristiani

Miytkina (Agenzia Fides) - Nella guerra che infuria fra l'esercito birmano e i gruppi ribelli armati kachin, nel Nord del Myanmar, i militari stanno utilizzando armi chimiche, racconta una fonte locale di Fides nel popolo kachin. Intanto i rifugiati aumentano e trovano riparo nei boschi e, mentre si avvicina la stagione invernale, sono senza cibo, senza vestiti, senza ripari e molti muoiono di fame e malattie. Alla popolazione kachin, in maggioranza cristiana - riferiscono fonti di Fides - il governo sta negando anche la libertà religiosa, avendo imposto nuove restrizioni: incontri domenicali per lo studio della Bibbia "sono possibili solo previa autorizzazione".
"Il governo birmano non sta facendo nulla per aiutare i rifugiati kachin e la situazione peggiora. Chiediamo il sostegno della Chiesa universale perché le violenze e le ingiustizie verso popolo kachin siano conosciute in tutto il mondo", invoca la fonte di Fides.
Un'organizzazione di ispirazione cristiana come "Christian Solidarity Worldwide" (CSW), conferma in un nota inviata a Fides che "le autorità birmane hanno imposto nuove limitazioni sulle attività religiose nello stato Kachin, ordinando che gli incontri delle comunità cristiane si debbano comunicare con 15 giorni di anticipo, per essere autorizzati". CSW ricorda che "per molti anni i regimi birmani hanno soppresso la libertà di religione. Oggi sembra che, nonostante i cambiamenti a livello verbale, le autorità locali birmane non hanno cambiato in alcun modo atteggiamento. Imporre l'obbligo di autorizzazione per leggere la Bibbia o per pregare è una restrizione estrema della libertà di religione. Esortiamo le autorità birmane a ritirare questo requisito. Chiediamo l'intervento dell'Onu". (PA) (Agenzia Fides 4/11/2011)

English version: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=30255&lan=eng

Source: www.fides.org

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