AFRICA/LIBIA - “Gli appelli per una tregua non sono stati ascoltati, nemmeno quelli del Santo Padre” afferma il Vicario apostolico di Tripoli
Tripoli (Agenzia Fides) - “Avevo chiesto una tregua, ma nessuno ha ascoltato l’appello. È vero, non abbiamo sentito bombe, ma gli aerei hanno sorvolato Tripoli tutta la notte impedendoci di dormire. Anche se non bombardano, gli aerei creano il panico tra la popolazione, i bambini non dormono più. Si capisce che quando un aereo passa sopra la testa all’una di notte, si ha paura che una bomba possa scoppiare da un momento all’altro” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli.
“Ieri sono stato ai funerali di Saif al-Arab (uno dei figli di Gheddafi, ucciso nel bombardamento della sua casa insieme a 3 suoi nipoti) – prosegue il Vescovo -. Non c’era Gheddafi ma c’erano i maggiori rappresentati del potere libico, tra cui alcuni dei suoi figli, anche se non tutti. C’era anche Abdessalam Jalloud”. Abdessalam Jalloud, è stato uno dei più stretti collaboratori di Gheddafi ed è stato a lungo considerato il “numero 2 libico” fino a qualche tempo fa, prima di ritirarsi dalla scena pubblica. “Ho visitato la casa bombardata e sono stato accolto con grande rispetto, ho colto pure grande attenzione nei confronti di quello che il Santo Padre dice. Mi spiace constatarlo, ma ho l’impressione che i cristiani non siano sempre così attenti nei confronti delle parole del Papa. Il Santo Padre ha chiesto una tregua, ma non è stato ascoltato” dice il Vicario Apostoco di Tripoli, che conclude: “rinnovo il mio appello per una tregua, per rispettare il lutto della famiglia del leader”. (L.M.) (Agenzia Fides 3/5/2011)
English version: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=28906&lan=eng
From: www.fides.org
Nessun commento:
Posta un commento