...dove si combatte c'è qualcuno che muore... Per un po' abbiamo tralasciato la situazione post referendum del Sudan, con la scissione ancora non ufficializzata tra il Nord Islamico e il Sud Cristiano.
Bene... in Sudan si combatte ancora e anche in Sudan al momento si combatte per il petrolio della zona di Abyei, la più ricca di giacimenti di tutto il Sudan che si trova al confine tra i due nuovi stati.
La collocazione di Abyei, abitata per parte dell'anno da varie tribù nomadi, doveva essere decisa da un referendum da tenersi immediatamente dopo il primo referendum per la secessione del Sud e ad oggi non ancora indetto.
L'articolo seguente è stato pubblicato da www.fides.org e qui ripubblicato.
Juba (Agenzia Fides) - Si rialza la tensione ad Abyei, l'area ricca di petrolio contesa tra nord e sud Sudan, dopo gli scontri che hanno opposto le truppe dei due contendenti ed hanno coinvolto pure gli uomini della UNMIS (la missione ONU in Sudan). Secondo fonti ONU, ignoti hanno assalito una colonna dell'esercito del nord Sudan mentre, scortata dalle truppe UNMIS, stava evacuando Abyei.
Un portavoce della autorità di Khartoum ha accusato l'esercito del sud Sudan (South People Liberation Army,SPLA) di essere responsabile dell'imboscato che ha provocato diverse vittime
Il colonnello Phillip Aguer, portavoce dell'SPLA, in un'intervista alla South Catholic Radio News (SCR) ha ritorto le accuse contro i militari di Khartoum, affermando che i primi colpi sono partiti dal convoglio e che l'SPLA ha risposto all'aggressione. In una nota inviata agli organi di informazione, il colonnello Aguer ha inoltre accusato l'esercito nordista di aver bombardato quattro villaggi dell'area. Un rappresentante dell'UNMIS contattato dalla South Catholic Radio News ha affermato che l'identità degli assalitori non è stata accertata.
In base all'Accordo Comprensivo di Pace (CPA), firmato a Nairobi nel 2005 dal governo centrale di Khartoum e dagli allora guerriglieri dell'SPLA, il destino dell'area di Abyei sarebbe stato deciso da un referendum da tenersi contestualmente a quello sull'indipendenza del sud Sudan, che si è svolto nel gennaio scorso e che ha visto le netta prevalenza dei fautori dell'indipendenza. Il referendum relativo ad Abyei è però saltato per le divergenze sul diritto al voto dei numerosi nomadi che risiedono nell'area in determinati periodi dell'anno. A luglio il sud Sudan proclamerà ufficialmente l'indipendenza, ma le tensioni legate ad Abyei e le tensioni interne pongono una grave ipoteca sul futuro del nuovo Stato. (L.M.) (Agenzia Fides 21/5/2011)
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