L'UNICEF ultimamente sta promuovendo l'attenzione mediatica sulla così detta "emergenza istruzione" dei bambini somali. Secondo l'UNICEF, appunto, sarebbero 200.000 i bambini che non vanno a scuola.
Certo che detto fuori dal contesto generale della Somalia questo fatto potrebbe rappresentare un'emergenza.
Mi sembra estremamente fuori luogo in questo momento parlare di "emergenza" in merito all'istruzione in Somalia.

Conoscendo quello che succede in Somalia non è altro che uno dei tanti problemi e neppure di primaria importanza.
In Somalia negli ultimi 90 giorni sono morti oltre 29.000 bambini (fonti USA), se questi andavano a scuola, cosa di cui dubito, adesso ci sono 29.000 assenti in più e secondo l'UNHCR sarebbero circa 640.000 i bambini affetti da malnutrizione acuta.
Si potrebbe provare a mandarli tutti a scuola in queste condizioni ma non credo che sarebbero predisposti ad imparare molto.
Inoltre ci sono 1.300 famiglie somale alla settimana che tentano di raggiungere il campo profughi in a Dadaab in Kenya. Viaggi stremanti di settimane. Famiglie in fuga con i loro figli al seguito in condizioni penose.
Cosa vorrebbe l'UNICEF per far fronte all'emergenza istruzione? Far trovare ai profughi delle scuole a metà strada tra Mogadiscio e il Kenya per ripassare un po' di matematica?

Quando i bambini muoiono... e 29.000 sono un numero orribilmente enorme che fa venire i brividi.. parliamo pure di problema istruzione tra gli altri problemi secondari, ma non distogliamo l'attenzione dalle emergenze vere...
L'emergenza da fronteggiare è che la gente muore e come al solito le contromisure prese non sono efficaci come dovrebbero.
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