In Somalia ci sono 3,6 milioni di persone che muoiono di fame e di queste 1,2, milioni sono bambini.
1,2 milioni lo sapete quanti sono? 1.200.000... sono un numero incredibile. Sono così tante le vittime innocenti della fame, della carestia e da ora anche del colera!
Dove sono gli aiuti? Cosa è venuto fuori dalla famigerata "riunione in emergenza della FAO" tenuta alcune settimane fa? Chi si sta occupando di tutti questi bambini che muoiono e soprattutto perché i soldi stanziati, donati, elargiti, non arrivano ad essere spesi per il loro scopo? Dove vanno a finire?
Una parte sicuramente nelle cene con oltre 200 invitati tenute dal Presidente Transitorio somalo. I politici non muoiono di fame... neppure in Somalia.
Cerchiamo di capire anche come fa a fiorire un mercato parallelo di aiuti umanitari che anziché essere dispensati a chi ne ha bisogno, vengono venduti ai mercati neri?
Come si fa a perdere traccia di tonnellate di aiuti quando ci sono persone assunte e pagate per portare gli aiuti umanitari a destinazione ed organizzarne la distribuzione
Dove sono i paladini della giustizia come Sarkozy e Obama? Pronti a bombardare chiunque non la pensa come loro ma indifferenti davanti a milioni di vite innocenti che si spengono in silenzio?
Di tutte queste vite andate perdute un giorno Dio (qualunque sia il vostro Dio) ne chiederà conto a tutti e punirà tutti nella misura in cui siamo responsabili di aver fatto morire di fame dei nostri simili quando nella Comunità Europea, si limita la produzione di latte distruggendo gli esuberi, si distruggono con i bulldozer raccolti interi di agrumi, si danno contributi ai contadini per non coltivare la terra.
Ma come è possibile tutto questo? Possibile che si riesca ancora a fare finta di niente? Possibile che chi deve (o dovrebbe) aiutare queste persone riesca ancora a dormire tranquillo?
Max----
TMNews - Somalia/ I bambini muoiono in silenzio all'ospedale Banadir
L'ultimo, Mohamed, 2 anni, è arrivato troppo tardi
Mogadiscio, 18 ago. (TMNews) - Mulmilla ha dolcemente chiuso gli occhi di suo figlio di due anni, ha avvolto il suo corpo scheletrico in una coperta ed è uscita dall'ospedale per seppellirlo: come altri bambini vittime della carestia somala, anche il piccolo Mohamed è arrivato troppo tardi all'ospedale Banadir di Mogadiscio per essere salvato.
Mio figlio è morto", ha detto Mulmilla prima di lasciare il reparto pediatrico dell'ospedale, sotto lo sguardo distratto degli infermieri che devono prestare cure urgenti a un'altra decina di bambini che lottano tra la vita e la morte. Tutti affetti da malnutrizione grave.
Secondo stime Onu, sono circa 3,6 milioni i somali che oggi rischiano di morire di fame a causa della siccità e della carestia che hanno colpito il Paese; di questi 1,2 milione sono bambini.
All'ospedale Banadir arrivano tante mamme in fuga dalle campagne devastate dalla carestia, con i loro lattanti in braccio, esauste dopo giorni o settimane di marcia. L'ospedale, un edificio fatiscente senza acqua potabile né elettricità, rappresenta oggi l'ultima speranza per quanti vi arrivano: "Facciamo ciò possiamo", sospira Asli Ali, un'infermiera occupata a infilare sondini nel naso di bambini troppo deboli per alimentarsi da soli. "Arrivano tutti i giorni e tanti sono troppo malati", ha aggiunto.
Un'ora prima della morte di Mohamed, altri tre bambini sono deceduti nell'ospedale. Come Mulmilla, fuggita dalla carestia che ha colpito la sua regione, la Bassa Shabelle, per raggiungere Mogadiscio, più di 100.000 persone si sono riversate nella capitale negli ultimi due mesi. "Sono troppi per potercene occupare", denuncia l'infermiera, indicando le assi di legno trasformate in letti per accogliere i bambini, mentre altri giacciono semplicemente a terra.
L'ospedale è tanto affollato che manca anche lo spazio per separare i bambini colpiti dal morbillo da quelli risparmiati dall'infezione virale. Negli ultimi giorni sono stati registrati anche casi di colera o dissenteria acuta, ma nonostante il sovraffollamento, nell'ospedale regna il silenzio, rotto solo da qualche colpo di tosse.
(fonte Afp)
Article from: www.tmnews.it
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