Purtroppo il Kosovo, un posto così piccolo e così sconosciuto fino a qualche tempo fa, sta diventando sempre più importante in relazione ai problemi che crea, anche senza l'attenzione dei media.
Fino a ieri abbiamo parlato delle notizie trapelate su alcuni siti, relative all'addestramento di dissidenti siriani in Kosovo con qualche "losco" supporto internazionale;
Sono oramai vecchissime le notizie dei traffici di droga, e soprattutto di eroina di provenienza afghana, il cui transito coinvolge il Kosovo, prima di raggiungere i nostri paesi;
Sono purtroppo, altrettanto vecchie le polemiche su tutti i soldi che ci costa, finanziare un neo-stato nato in bancarotta come il Kosovo albanese;
Ancora validi sono i dubbi sull'affidabilità di una leadership politica come quella kosovara, composta da ex militanti UCK, pluri indagati per i più vari reati, tra cui spicca il "Traffico di Organi" che vede coinvolto addirittura il primo ministro del Kosovo.
Politici, quelli kosovari, che nel giro di qualche anno sono passati dall'essere considerati terroristi e nemici dell'America, al diventare i principali partners di tutta la comunità internazionale;
Adesso sembra riprendere vigore una vecchia piaga, mai completamente guarita, ovvero la discriminazione etnica e religiosa. Già noti sono gli scontri e le proteste nella città divisa di Mitrovica, adesso la rabbia albanese si rivolge nuovamente contro i monaci cristiani ortodossi dei monasteri kosovari, fatti oggetto di lancio di sassi e aggressioni da parte di facinorosi albanesi, come riferito dall'articolo che segue.
Ancora una volta non possiamo fare a meno di complimentarci con i nostri amici americani, con la NATO e con la Comunità Europea, per avere, con tanti sorrisi sulla bocca (come sempre), messo mano a situazioni private di un altro stato, la Serbia, per creare un accumulo di problemi e fattori destabilizzanti, come il Kosovo indipendente.
Complimenti per non aver azzeccato neanche una singola decisione relativa al Kosovo, fare di peggio sarebbe stato difficile, anche in previsione di un futuro ingresso della regione balcanica nell'Europa Unita.
- - - Kosovo, violenza anticristiana
MARCO TOSATTI
Article in Italian and English from: www.lastampa.it
Un gruppo di giovani albanesi ha picchiato e tirato pietre a un monaco in un monastero serbo Ortodosso in Kosovo, ha denunciato la Chiesa ortodossa russa. Il monastero dei santi Cosma e Daminao vicino alla città di Orahovac, luogo dell’attacco, è ufficialmente sotto la protezione della polizia del Kosovo. L’attacco al monaco, Dionisije, è l’ultimo di una serie di incidenti “che hanno segnato negativamente la vita del fedeli ortodossi nella provincia negli ultimi mesi”. La dichiarazione è del Dipartimento del patriarcato di Mosca per i rapporti esterni. “L’assalto è stato perpetrato tre ore dopo che il monastero è stato visitato dal comandante del contingente tedesco della Kosovo Forse, e questo rende questo atto estremista ancora più impudente”. Il giorno dell’incidente, un gruppo albanese musulmano ha diffuso volantini con minacce di violenza contro i serbi cristiani che si rifiutano di lasciare il Kosovo.
Article in Italian and English from: www.lastampa.it
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