"Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, senz'amor, senza vita; ed aspro a forza tra lo stuol de' malevoli divengo: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini divengo..." (G. Leopardi)

mercoledì 15 giugno 2011

Libia in secondo piano

In realtà ci stiamo abituando al fatto di sapere che in Libya c'è una guerra. La cosa non fa più notizia come all'inizio dei bombardamenti, il pubblico è abituato alla notizia e anche l'interesse dei mass media è fortemente ridimensionato rispetto a qualche settimana fa.

Qualunque sia il motivo, in Libya si combatte ancora, la NATO continua lanciare missili e bombe e recentemente a sparare da Elicotteri d'assalto.

Gheddafi è ancora al potere nonostante le previsioni facilone che lo vedevano sconfitto in pochi giorni. Ciò lascia intravedere l'ennesima valutazione tattica sbagliata da parte della NATO e la mancanza di valutazioni strategiche a più lungo termine. 

Inoltre sembra che piano piano ci sia una presa di coscienza di due aspetti fondamentali:

- bombardare la Libya ci costa "un mare di soldi" e siamo ancora in forte crisi economica;

- bombardare un paese sovrano per cacciare arbitrariamente chi lo governa e impossessarsi delle sue risorse potrebbe essere un crimine o quantomeno una pratica poco ortodossa, che potrebbe essere presa ad esempio da altri in futuro. 

Max
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AFRICA/LIBIA - "Mi sembra che la guerra in Libia sia passata in secondo piano" dice Mons. Martinelli

Tripoli (Agenzia Fides) - "Parlando con alcuni giornalisti si ha l'impressione che della guerra in Libia non se ne parli granché in Italia, e che sia diventata un evento poco interessante. In tante altre occasioni vengono organizzate manifestazioni, per la guerra in Libia invece no" dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, in Libia. "Mi sembra quindi che la guerra in Libia sia passato in secondo piano nei Paesi della NATO, che pure continuano i bombardamenti". A questo proposito Mons. Martinelli aggiunge: "a Tripoli, mi sembra che i raid aerei siano diminuiti di intensità, anche se si hanno notizie di bombardamenti in altre aree.
La Chiesa vive con la forza dello Spirito Santo, e abbiamo appena celebrato la Pentecoste: venerdì abbiamo celebrato la Messa in inglese, sabato in francese, domenica in diverse lingue" conclude il Vicario Apostolico di Tripoli. (L.M.) (Agenzia Fides 14/6/2011)


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